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Messaggero Veneto MERCOLEDÌ, 21 LUGLIO 2010 Pagina 6 – Udine
I giovani del Centro sociale: vogliamo una sede
«Rivendichiamo con forza la riapertura di uno spazio autogestito contro la mercificazione e l’omologazione della cultura e contro una politica ridotta a bassa gestione di interessi personali e clientelari». I giovani del Centro autogestito, a oltre sette mesi dallo sgombero dello stabile di via Scalo nuovo, tornano a chiedere uno spazio dove potersi riunire. Lo fanno ricordando che in città ci sono almeno otto edifici in totale stato di abbandono: oltre al campeggio di Italia ’90 e l’ex Macello i ragazzi hanno fotografato anche edifici nelle vie Montegrappa, Urbanis, Europa unita, Caccia e Baldasseria. Le immagini sono state esposte nel corso dell’azione dimostrativa organizzata davanti all’ex sede del Centro sociale autogestito.
CSA Udine: azione dimostrativa su stabili in abbandono
Il 19 Luglio, ad oltre sette mesi dallo sgombero, il Centro Sociale Autogestito di Udine ha compiuto un’azione dimostrativa evidenziando con striscioni otto tra i numerosi edifici che si trovano da anni in stato di totale abbandono. Gli spazi vuoti non mancano ! Ma evidentemente si preferisce abbandonarli al degrado piuttosto che adibirli ad attività utili per la collettività. Così lo sgombero ha riconsegnato al degrado quell’edificio di via Scalo Nuovo che il CSA aveva sottratto all’abbandono, pulito (sei camion di detriti portati via) ed adibito a contenitore di una ampia attività musicale, culturale, sociale e politica autogestita. Le gelate invernali hanno prodotto la rottura dei tubi dell’acqua ed il cortile sta rapidamente tornando alla condizione di discarica abusiva in cui si trovava prima del 2 giugno 2006. Rivendichiamo con forza la riapertura di uno spazio autogestito contro la mercificazione e omologazione della cultura e contro una politica ridotta a bassa gestione di interessi personali e clientelari! Confronto assembleare, sensibilità libertaria, musica autoprodotta, lotta alle droghe pesanti e occhio critico a quelle leggere, antimilitarismo, ecofemminismo, valorizzazione della lingua e della cultura friulana, ecologia sociale, radicamento nelle lotte del territorio e nella difesa dell’ambiente sono stati in questi anni i cardini dell’azione del CSA e continueranno ad esserlo in futuro. |
Il 19 Luglio, ad oltre sette mesi dallo sgombero, il Centro Sociale Autogestito di Udine ha compiuto un’azione dimostrativa evidenziando con striscioni otto tra i numerosi edifici che si trovano da anni in stato di totale abbandono.
Gli spazi vuoti non mancano ! Ma evidentemente si preferisce abbandonarli al degrado piuttosto che adibirli ad attività utili per la collettività.
Così lo sgombero ha riconsegnato al degrado quell’edificio di via Scalo Nuovo che il CSA aveva sottratto all’abbandono, pulito (sei camion di detriti portati via) ed adibito a contenitore di una ampia attività musicale, culturale, sociale e politica autogestita. Le gelate invernali hanno prodotto la rottura dei tubi dell’acqua ed il cortile sta rapidamente tornando alla condizione di discarica abusiva in cui si trovava prima del 2 giugno 2006.
Rivendichiamo con forza la riapertura di uno spazio autogestito contro la mercificazione e omologazione della cultura e contro una politica ridotta a bassa gestione di interessi personali e clientelari!
Confronto assembleare, sensibilità libertaria, musica autoprodotta, lotta alle droghe pesanti e occhio critico a quelle leggere, antimilitarismo, ecofemminismo, valorizzazione della lingua e della cultura friulana, ecologia sociale, radicamento nelle lotte del territorio e nella difesa dell’ambiente sono stati in questi anni i cardini dell’azione del CSA e continueranno ad esserlo in futuro.