CORRIDOIO 5: rassegna stampa del Piccolo

Da Il Piccolo

MARTEDÌ, 29 GIUGNO 2010

MA SULLA TRATTA TRANSFRONTALIERA IL TRACCIATO E’ ANCORA TUTTO DA DECIDERE

Riccardi: Corridoio 5 progettato entro dicembre altrimenti addio ai finanziamenti europei

 

TRIESTE Entro fine anno la progettazione preliminare del Corridoio 5 deve essere completata, pena la perdita dei finanziamenti europei. Lo ha ricordato ieri l’assessore alle infrastrutture, Riccardo Riccardi, nel corso del dibattito tenutosi nella sala Tessitori di piazza Oberdan a Trieste, in occasione della presentazione del libro ”Corridoio 5 – Storia, problemi e prospettive” curato da Romano Vecchiet. Nel corso del dibattito, moderato dal direttore de ”Il Piccolo” Paolo Possamai, Riccardi ha sottolineato come ci siano ancora dei nodi da sciogliere, primo su tutti l’allacciamento della tratta del Friuli Venezia Giulia con quella del Veneto.

«Esiste un problema sul punto di intersezione fra i due tracciati – ha affermato l’assessore – visto che il Veneto porta avanti il tracciato lungo la costa mentre noi abbiamo preferito l’affiancamento all’autostrada». Riccardi non ha nascosto le perplessità sulla scelta veneta «ma non posso entrare nelle lo decisioni. Di sicuro c’è che entro il 31 dicembre di quest’anno Italfer deve presentare al Governo un progetto preliminare, altrimenti il rischio è di perdere i finanziamenti comunitari». Tra oggi e domani Riccardi incontrerà i sindaci della Basa Friulana per definire alcuni dettagli della tratta regionale del Corridoio ferroviario. «C’è una sostanziale condivisione del territorio» ha assicurato l’assessore che non ha mancato di riconoscere il lavoro svolto dal predecessore, Lodovico Sonego.

Situazione diversa per la tratta transfrontaliera dove il forte dissenso creato dal tracciato che attraversava la Val Rosandra. Da qui la scelta di optare per il tracciato ”alto” che però ancora deve essere puntualmente definito sul piano tecnico così come va ancora valutata la connessione con il porto di Trieste. «Un tracciato definitivo ancora non c’è” ha sottolineato anche l’eurodeputata del Pd, Debora Serracchiani che a sua volta ha ricordato come anche per il coordinatore del progetto, l’olandese Brinkhorst, il nodo vero è quello dell’allacciamento con il Veneto. Secondo Serracchiani «l’Italia rischia di essere tagliata fuori sul piano infrastrutturale per problemi interni, e la questione Friuli Venezia Giulia – Veneto ne è un esempio, e per difficoltà a influire sulle scelte comunitarie».

Oltre ai nodi politici e tecnici, rimane ancora insoluta la questione delle risorse visto che lo stesso Riccardi ha ammesso che al momento «non si sa chi pagherà l’investimento la cui strategicità, comunque, è sotto gli occhi di tutti». Gli ambientalisti, rappresentati nel dibattito da Dario Predonzan (Wwf), ritengono che non siano necessari grossi interventi ma basterebbe potenziare le linee esistenti realizzando nuovi binari solo per eliminare i ”colli di bottiglia” nella Cervignano – Udine e nella S. Polo – Bivio di Aurisina. Interventi che Riccardi ritiene necessari e che potrebbero essere concretizzati rispettivamente ”con qualche decina di milioni e con 200 milioni” ma solo per affrontare il periodo in cui le infrastrutture de Corridoio 5 saranno realizzate. «Con questi interventi – ha assicurato l’assessore – si potrebbe aumentare di 5-7 volte la movimentazione di container dal porto di Trieste».

 

SGONICO. CONSIGLIO COMUNALE

«La giunta vigili sul progetto per il Corridoio 5»

SGONICO «Vigilare attentamente sulla progettazione del Corridoio 5». E’ questa la raccomandazione fatta alla giunta Sardoc, durante l’ultima seduta del consiglio comunale di Sgonico, da parte del capogruppo della Slovenska skupnost Dimitri Žbogar. L’esponente dell’opposizione ha ricordato le ultime evoluzioni del progetto della Tav. il cui percorso potrebbe interessare anche il territorio di Sgonico: «Auspico che la giunta faccia attenzione e vigili su tutti i progetti con grandi infrastrutture che potrebbero interessare i siti posti nel nostro comune, in particolare per quanto riguarda la Tav».

Preoccupazione aL riguardo è stata espressa anche dal vicesindaco Rado Milic: «E’ da anni che si parla di questo progetto ma i comuni interessati come il nostro continuano a non essere interpellati e informati». Milic ha evidenziato come «le ultime notizie apprese dalla stampa sul possibile tunnel non rassicurano di certo, anche perché ci chiediamo come si può pensare di perforare il Carso in prossimità della Grotta Gigante».

Il vicesindaco di Sgonico ha annunciato che a breve la giunta chiederà un incontro all’assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, per avere delucidazioni in merito agli ultimi progetti sull’Alta velocità.

Sulla stessa lunghezza d’onda, ma con riserva, il capogruppo del Pdl-Udc, Denis Zigante: «Sono sicuramente d’accordo con il consigliere Žbogar affinché il sindaco Sardoc vigili come chiesto pubblicamente in consiglio comunale, perché ritengo che l’amministrazione debba farsi coinvolgere su un tema così importante senza che questo arrivi sopra le nostre teste senza un controllo».

Allo stesso tempo però Zigante ha esplicitamente messo in chiaro di «non auspicare la creazione dei presupposti di una nuova Val di Susa, ossia di evitare uno scontro frontale senza avere prima spiegazioni e cautele sull’impatto controllato del progetto della Tav, perché il progresso deve avere la precedenza e non può essere ostacolato senza un valida ragione». (r.t.)