Copenhagen/ In nome della Natura

IL VERTICE SUL CLIMA

Copenaghen, sale la tensione
È il giorno dei no-global


Summit super-blindato per il corteo. Attesi 80 mila manifestanti
Primi arresti tra gli attivisti

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COPENAGHEN – La capitale danese si è svegliata super-blindata in attesa delle manifestazioni della galassia ecologista e no-global che prepara il contro-vertice. Le proteste contro il summit dell’Onu sul cambiamento climatico caratterizzeranno il weekend. Già venerdì si sono avuti alcuni anticipi di contestazione, e non solo a Copenaghen. Decine di migliaia di persone sono già scese in piazza in molti Paesi asiatici (ad Hong Kong, in Indonesia di fronte all’ambasciata Usa, nelle Filippine, in Australia), per chiedere ai leader che partecipano al summit di siglare un accordo che freni davvero il surriscaldamento del pianeta. E oggi organizzazioni non governative, movimenti pacifisti, gruppi ambientalisti scenderanno nelle strade della capitale danese, presidiata da una straordinaria presenza di polizia.

IL CORTEO – Gli organizzatori prevedono la partecipazione tra le 60.000 e le 80.000 persone. La marcia partirà dal Parlamento, davanti al Christiansborg Castle, alle 14, attraverserà la città e arriverà alcune ore dopo al Bella Center, teatro del summit, davanti a cui si terranno discorsi e eventi musicali: circa sei chilometri di percorso, organizzato da 515 organizzazioni di 67 Paesi diversi. E alla fine del corteo, ci sarà una veglia illuminata da candele presieduta dal Premio Nobel, Desmond Tutu. Uno dei principali gruppi organizzatori, Oxfam, ha preannunciato la presenza di vip, tra cui la modella danese-peruviana, Helena Christensen.

RISCHIO TAFFERUGLI – Ma il timore è che ci siano scontri e tafferugli, con l’infiltrazione dei «Black Bloc»; abitanti e negozianti sono stati avvertiti del rischio di eventuali violenze. Già venerdì, come detto, c’è stato un primo «assaggio», con l’arresto di una settantina di persone, tra cui alcuni italiani. I manifestanti arrivavano ancora venerdì notte, su autobus, treni, aerei e traghetti, provenienti da Berlino, Brema, Londra, Leeds, Amsterdam, Milano e decine di altre città europee. Il vertice si fermerà domani, domenica, mentre cominciano ad arrivare le delegazioni guidate dai ministri degli ambienti (per l’Italia, sarà presente Stefania Prestigiacomo); ma non si fermeranno le proteste. Tra l’altro è prevista un’azione per bloccare il porto di Copenaghen.

L’INCONTRO TRA I MINISTRI – Sempre al Bella Center, tra le 15 e le 18, si svolgerà un incontro informale tra la presidenza della Conferenza Onu, i ministri e i capo delegazione. L’obiettivo è quello di illustrare i risultati della prima settimana di colloqui, lo stato dei negoziati e la strada da percorrere nei prossimi giorni. Strette le regole della convocazione: masssimo due persone per ogni delegazione (ministro e una persona designata). Tre o quattro minuti il tempo di intervento.