Comunicato stampa: Pordenone-Val Susa-Pordenone

resistentivalsusaTornati i solidali pordenonesi partiti con tre auto colme per manifestare contro la devastazione della TAV e dare man forte a chi resiste contro la violenza inaudita della polizia mandata dallo stato a intimidire le popolazioni delle vallate, in massa contrarie a questa gigantesca truffa. Nonostante le informazioni distorte che a tamburo battente hanno raccontato i media mainstream e cioè di una manifestazione di poche migliaia di cui metà stranieri cattivi e infiltrati e dando seguito alle notizie incredibili e ridicole dei quasi 200 infortunati tra le forze dell’ordine la verità si fa largo. E passa di bocca in bocca, di blog in social network, da Indymedia ad altri canali alternativi per farsi raccontare persino da una TV francese. Verità che ci confermano i nostri compagni di ritorno, sfiniti, da una manifestazione enorme fatta da decine di migliaia di persone, determinata da percorsi diversi e legittimi come i cortei di famiglie con bambini e anziani e altri di giovani e non che hanno scelto i boschi o altri sentieri per riprendersi la valle, i presidi (come quello della libera repubblica della Maddalena) ed ostacolare il “mostro” ovvero un cantiere in odore di mafia e speculazione.

Ci raccontano di candelotti con gas CS, bandito ovunque e considerato cancerogeno, ma utilizzato solo in Italia, candelotti sparati ad altezza d’uomo, da proiettili di gomma rivestiti d’acciaio, di aria satura ed irrespirabile che ha provocato crisi di respirazione diffusa ed ancora di una ragazzo gravemente ferito per essersi preso un lacrimogeno al fianco. Con la violenza lo stato ha tentato di terrorizzare tutti ma non c’è riuscito. A solo una settimana dall’inavsione dei 2000 “soldati” oggi c’è stata un’altra memorabile lotta dei resistenti valligiani che applaudivano dai cavalcavia i giovani che rischiavano rispondendo con il coraggio ai robocop senza cuore e smentendo chi ha tentato da subito di dividere in buoni e cattivi.

Questo è il “vento nuovo”, l’unico, che noi sentiamo e sosteniamo. Sarà il loro Vietnam, dalla Val Susa al Friuli li fermeremo.

 

Iniziativa Libertaria  – Pordenone