CARNIA/ Da Amaro in Cadore: primo ok all’autostrada

da il Messagero Veneto del 28 febbraio 2012

 

Da Amaro in Cadore: primo ok all’autostrada

QUELLI DEL NO

«Una strada inutile e dai costi esorbitanti»

«Il progetto approvato prevede un nastro d’asfalto largo 25 metri da Pian di Vedoia, in comune di Ponte nelle Alpi, che prosegue lungo il corso del Piave fino a Longarone e poi sino a Macchietto, alle porte di Pieve di Cadore, una ventina di chilometri più a nord». Il comitato Per altre strade (Pas) di Cadore e Carnia critica l’opera aggiungendo che, con la scusa di bypassare Longarone, renderebbe a pagamento gli ultimi tre chilometri dell’attuale autostrada A27. Un’opera che diverrebbe soprattutto un testa di ponte verso l’Europa richiesto dall’imprenditoria della pianura veneta che però potrebbe trovare difficoltà a sfondare verso nord per la reticenza e l’opposizione all’opera che viene dal Trentino e da Dobbiaco. I lavori inoltre, considerata l’estensione ridotta della valle del Piave, renderebbero impercorribile la vallata per tutta la durata, diversi lustri, dei lavori. L’alternativa sarebbe quella già paventata di un tunnel sulla Mauria per raccordarsi con la A23 ad Amaro dopo aver percorso l’alta Valle del Tagliamento. Impresa improponibile, per Altre strade, sia per i costi esorbitanti dell’opera rispetto ai flussi di traffico previsti. In una nota emessa il comitato Pas puntualizza «l’atteggiamento sprezzante di queste decisioni che gli abitanti delle terre alte non dimenticheranno quando, archiviato il governo tecnico verranno chiamati ad esprimere nelle urne le loro scelte». «Non abbiamo notizie ufficiali – affermano gli industriali carnici con Federico Golino – se confermato il progetto, non diciamo “No” per preconcetto. In una situazione critica, di recessione italiana, questa potrebbe essere una grande opportunità da valutare con lungimiranza». (g.g.)

 

 

Il governo dà il via libera alla Valutazione d’Impatto ambientale per l’opera
Il Veneto ottiene da Monti il primo passo per collegare l’A23 con l’A27

TOLMEZZO Ok del governo al Via (Valutazione di impatto ambientale) per il prolungamento dell’autostrada A27 dell’Alemagna che si collegherà infine con la friulana A23 lungo la val Tagliamento, che da Tolmezzo porta al passo della Mauria. La notizia viene data da esponenti della Lega Nord della vicina regione Veneto che avevano sollecitato, nei giorni scorsi, il governo Monti con una interrogazione a risposta immediata per ottenere una celere approvazione del progetto preliminare del primo tronco del prolungamento della A27. La zona interessata in questa fase è quella che da Longarone collegherà la autostrada A27 con il Cadore. Si tratta di un’opera importantissima sollecitata da anni da politici ed industriali del Veneto e del Cadore con l’intento di trovare una via più spedita delle attuali arterie di comunicazione per raggiungere l’Europa e i Paesi dell’Est europeo in particolare. Gli esponenti leghisti – Gianpaolo Dozzo, Guido Dussin e Franco Gidoni – hanno rilasciato una dichiarazione nella quale considerano la realizzazione del prolungamento dell’autostrada sino al Cadore un fatto di grandissima rilevanza per tutto il Veneto e del bellunese in particolare, verso l’Europa. L’opera permetterà un collegamento diretto verso l’Austria attraverso le strade convenzionali e normali, già in essere, come pure un collegamento autostradale verso il Norico grazie a un collegamento con la A23 che da Udine collega con Tarvisio e l’Austria, transitando per Amaro dove le due infrastrutture dovrebbero collegarsi. Una bretella, questa, ancora da definire sul piano progettuale, non così su quello della possibilità e dell’opportunità, che diventa funzionale anche per le industrie del Cadore che assieme a quelle venete si sono dichiarate già da tempo interessate a intervenire anche direttamente con finanziamenti attraverso il cosiddetto project financing. Dopo l’approvazione data dalla commissione valutazione impatto ambientale del ministero dell’Ambiente che si è detta favorevole all’infrastruttura, i rappresentanti della Lega Nord veneta si augurano che il ministero delle infrastrutture proceda nel più breve tempo possibile alla conclusione dell’istruttoria in modo che il Cipe possa approvare il progetto, dando così la possibilità alla Regione Veneto di indire la gara europea per la concessione dell’infrastruttura, i cui oneri, grazie al project financing, saranno a totale carico dei privati e non dei cittadini. Il prolungamento dell’autostrada A27 viene visto come un supporto indispensabile per «l’industria bellunese e veneta; una soluzione improcrastinabile per porre fine alle lunghe code che si formano sulla strada statale 51 sita nel Veneto, in certi periodi dell’anno, a causa dell’attuale troncatura dell’autostrada».

Gino Grillo