Capodistria e Pirano: «No al rigassificatore nel golfo di Trieste»

da Il Piccolo

 

Capodistria e Pirano: «No al rigassificatore nel golfo di Trieste»

E i Verdi chiedono al governo sloveno di impedire che la Barcolana, sponsorizzata da Gas Natural, sconfini

di Franco Babich

CAPODISTRIA

«Il rigassificatore off-shore a Trieste non s’ha da fare». I sindaci di Capodistria e Pirano hanno reagito duramente alla notizia del via libera definitivo dell’Italia al progetto del terminal nel golfo e a quello del gasdotto Trieste–Grado–Villesse. In attesa che Lubiana decida le contromosse ufficiali – il ministro dell’Ambiente Roko Zarnic non ha escluso la possibilità di citare l’Italia a giudizio di fronte alla Corte europea – i primi cittadini delle due città costiere hanno fatto capire molto chiaramente che continueranno con la loro battaglia per impedire la costruzione del rigassificatore.

«Il Comune di Capodistria è stato molto chiaro: non ci devono essere rigassificatori né nel golfo di Capodistria né in quello di Trieste. Non abbiamo nessuna intenzione di cedere e faremo anche in futuro tutto quello che sarà possibile per bloccare la costruzione dei terminal, sia in mare sia sulla terraferma» ha dichiarato il sindaco di Capodistria Boris Popovic, secondo cui il parere positivo ai rigassificatori è la conferma che le cose vengono decise da Roma senza tener conto del parere delle autorità locali e della contrarietà espressa dalla stessa regione Friuli-Venezia Giulia. «Il turismo è la nostra principale risorsa, per cui non possiamo in alcun modo accettare la costruzione di una bomba ecologica davanti alla nostra costa», si legge invece nel comunicato sottoscritto dal sindaco di Pirano Peter Bossman.

Per Bossman, il via libera del Ministero dell’ambiente italiano è assolutamente incomprensibile, considerata la posizione dei comuni che si affacciano sul Golfo di Trieste e tutto quello che è stato detto sui rischi ambientali legati al terminal. Per Popovic, la cosa che ora deve essere fatta è coinvolgere anche altri soggetti, compreso il comune di Trieste, nella causa contro il Ministero dell’ambiente italiano che ha dato parere positivo ai due progetti, terminal off shore e gasdotto. Sugli sviluppi della vicenda si è pronunciata pure l’organizzazione ambientalista Alpe Adria Green. Il suo presidente Vojko Bernard ha annunciato che inviterà il governo sloveno a impedire che la Barcolana – sponsorizzata da Gas Natural, la società spagnola interessata a investire nel rigassificatore – sconfini nelle acque territoriali slovene. «Se l’esecutivo non raccoglierà questo invito, ha aggiunto Bernard – invieremo lo stesso appello agli abitanti dei comuni circostanti e fermeremo la Barcolana da soli». Gli attivisti di Alpe Adria Green invieranno inoltre alla Commissione europea un nuovo ricorso contro la costruzione di un rigassificatore nel golfo di Trieste.