Tocca a noi! Dopo 20 anni di serate informative, di cortei, di manganelli e cantieri liberati, di trivelle e lampeggianti blu nella notte, di Valle militarizzata e di informazione manipolata, ora è forse arrivato il momento decisivo. Probabilmente già questa notte ci sarà il tentativo di entrare nella libera repubblica della Maddalena da parte dei burattini mandati da uno stato privo di scrupoli e capace di fare solo gli interessi dei mafiosi e delle lobby a loro connesse.
Adesso tocca a noi! a noi con la forza della nostra ragione, con la forza dei nostri numeri e con la forza di voler difendere un territorio e il futuro delle generazioni a venire.
Oggi, questa notte, domani notte…e fino a quando non ritireranno questo progetto non si può delegare più nulla. serve esserci. serve essere alla Maddalena con il proprio corpo, con la propria determinazione e con quella consapevolezza di poter scrivere una pagina fondamentale della Storia.
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Valsusa. Alla faccia del federalismo, dell’autonomia e della retorica sui valligiani, la Lega si è assunta la responsabilità ufficiale della repressione, a tutti i livelli. Che si tratti anche di “prove tecniche” per future alleanze con il PD? Sulla TAV si intendono così bene!
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A giorni, forse tra poche ore arriveranno le truppe dell’Impero per attaccare la nostra Repubblica accorriamo, accorriamo tutti e tutte a viverla e a difenderla.
No Tav. Viva la Libera Repubblica della Maddalena.
Secondo appello libertario. Appello dalla Libera Repubblica della Maddalena NoTav
Da circa un mese, in Valsusa, è nata e vive la Libera Repubblica della Maddalena. Molto più di un presidio allestito per impedire la realizzazione del cantiere per il cunicolo esplorativo funzionale al TAV Torino-Lione. Un territorio liberato, che non figura su alcuna mappa del consentito. Un territorio in cui polizia e carabinieri non entrano. In cui si condividono cibo, discussioni, musica e la costruzione delle barricate. Uno spazio sottratto alla sovranità dello Stato. Uno spazio in cui si vive meglio che nelle cellette metropolitane, nella reclusione domestica davanti al televisore, nelle strade vuote di incontri e brulicanti di merce. Il Progresso lo abbiamo già assaggiato, e non c’è piaciuto.
In questa Libera Repubblica, che si allarga da una barricata all’altra, si rinnova la fradelenza, la vicinìa, la comunaglia delle Alpi ribelli.
La lotta contro il TAV è, di fatto, lotta contro tutta la classe dominante che lo vuole, lo difende, lo impone. Sta diventato la lotta della condivisione contro lo Stato.
Invitiamo gli amanti della libertà a venire.
Contro il TAV. Per difendere un territorio liberato, a rischio di sgombero da domenica 26 giugno.
Il tempo è adesso. Alcuni compagni dalla Libera Repubblica della Maddalena
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Commenti e analisi a cura del CSA in esilio
Pubblichiamo le news e questi appelli appena arrivatici e restiamo nell’attesa degli eventi, oramai imminenti.
Non potremo andare in Valsusa, ma non stiamo neanche a far finta di niente, come tanti, troppi, stanno facendo e torneremo in Piazza a solidarizzare con la Valsusa anche sabato prossimo.
Ma la sinistra dov’è? I referendari dove sono?
Foto Udine sabato 25 giugno
NO TAV, NO VAT: lo striscione femminista delle Dumbles feminis furlanis libertaris
All’iniziativa è stata trattata anche la situazione in Giappone dopo Fukusima con una testimonianza diretta. In realtà si tratta di un “dopo” che è tutt’ora in corso, con la fusione dei noccioli di 3 centrali e una contaminazione radioattiva incontrollata e gravissima.
Intervento dei Comitati No Tav della Bassa Friulana