Ancora la boiata della TAV sott’acqua

Non meriterebbe neanche di essere presa in considerazione, ma visto che finisce sulle prime pagine dei giornali …

—————————

Messaggero Veneto 21 giugno 2011

Verso una Tav sottomarina
tra il Veneto e il Fvg?

di Renato D’Argenio

La proposta alternativa arriva dalla Norvegia. Dovrebbe essere lunga settanta chilometri che unirebbero Jesolo e Lignano con un tunnel da 5 miliardi di euro.

UDINE. Un tunnel sotto la laguna, dove far correre oltre ai treni ad alta velocità, anche le auto. Un’opera affascinante – da 5 miliardi in project financing –, proposta da una società norvegese alla Regione Veneto e, dicono gli interessati anche al Friuli Venezia Giulia e alle amministrazioni locali.

Al progetto della ferrovia Tav sul tratto Venezia-Trieste proposto da Italferr a fianco all’autostrada A4, se ne aggiunge uno alternativo che disegna il tracciato lungo la costa, sull’asse Jesolo-Lignano, grazie alla costruzione di 70 chilometri di tunnel sottomarino. La proposta, in project finacing, prevede una richiesta di concessione per 60 anni, ed è stata avanzata dai rappresentanti veneti del gruppo norvegese Tec Tunnel-Norconsult (gli stessi che avrebbero voluto portare sotto terra il “passante” di Mestre).

«Il 70 per cento dei lavori – spiega l’architetto padovano Fernando De Simone, rappresentante e co-progettista del gruppo norvegese – sarebbe affidato ad imprese e professionisti locali. Il progetto – sostiene De Simone – comporterebbe un investimento totale di 5 miliardi: i tratti sottomarini sarebbero di 10-15 chilometri massimi di lunghezza, per un totale di 70 chilometri di tunnel sui 138 complessivi della Venezia-Trieste. Una distanza inferiore – osserva De Simone – a quella dei tracciati proposti da Italferr. In base al progetto, i treni ad alta velocità (circa una decina al giorno) non avrebbero fermate intermedie da Mestre a Trieste. Le stazioni di Mestre, Aeroporto Marco Polo, Jesolo, Caorle, Lignano e Ronchi dei Legionari – spiega ancora De Simone – sarebbero dotate di un binario bypass, che permetterebbe sulla stessa linea, fra un treno ad Alta Velocità e l’altro, l’inserimento di vetture della metropolitana e quelle dell’Alta Capacità. E proprio l’attrazione del traffico merci sulla ferrovia rispetto all’autostrada – sottolinea De Simone – è uno dei punti di forza del tracciato. Secondo il progettista, il costo del passaggio di ogni Tir su rotaia potrebbe infatti essere compreso tra i 10 e i 20 euro massimi ad automezzo».

«Non ho visto il progetto, ma l’unica cosa che posso dire in questo momento è che l’indirizzo giusto dove inviarlo è quello del Ministero», si limita a dire l’assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi.

«Il progetto – sostiene ancora l’architetto, è stato presentato ufficialmente qualche mese fa al presidente del Veneto Luca Zaia che, a sua volta, l’ha inoltrato all’assessore alla Mobilità. La mail è datata 18 febbraio: «Ho appreso che è stato presentato il progetto, ma non l’ho ancora visto – sostiene tuttavia l’assessore veneto Renato Chisso –. Appena lo vedrò lo valuterò».

Un ultimo dato: il progetto di Italferr – anche in questo caso da realizzare grazie alla collaborazione dei privati, in project financing – costerebbe 7,5 miliardi.