ACQUA/ Finita l’era del Tubone ma i problemi restano

MV MARTEDÌ, 07 DICEMBRE 2010

Pagina 14 – Udine San Giorgio di Nogaro. Chiesti chiarimenti per lo “sfiatatore” all’ecopiazzola e sulla mappatura degli scarichi

I comitati al Cafc: anomalie da risolvere

SAN GIORGIO DI NOGARO. Paolo De Toni, portavoce dei Comitati della Bassa Friulana, ha inviato al direttore generale del Cafc spa, Massimo Battiston, un invito/diffida in merito alle vertenze rimaste ancora aperte dell’ex Consorzio depurazione laguna, società fusasi per incorporazione con il Cafc di Udine.
L’invito è «a porre immediatamente rimedio alla nutrita serie di anomalie messe in atto in passato dal Cdl spa, sia in merito ai canoni di depurazione, che in merito alla questione tecnica ed impiantistica», facendo anche riferimento al recente incontro avuto con il direttore dell’Aato, ingegner Canali. In tale occasione, infatti, sono state discusse varie tematiche che «costituivano o costituiscono materia di contenzioso fra l’utenza e l’ormai ex gestore del servizio idrico integrato. In particolare – sottolinea De Toni – si invita, ma nello stesso tempo si diffida, la nuova Società Cafc, a porre immediatamente fine all’attività di diluizione delle acque reflue convogliate verso l’impianto di depurazione centralizzato di San Giorgio di Nogaro, attraverso un presunto “sfioratore” posizionato nella Ecopiazzola comunale di via dell’Istria».
«Con questo atto di diffida, si intende dare continuità e coerente applicazione a quanto accennato nell’incontro con il dirigente Aato – continua il portavoce dei comitati – Vorrei inoltre rilevare che la Provincia di Udine ha intimato l’ex Cdl spa di realizzare la grigliatura degli scarichi della fognatura comunale mista con oltre 100 Ae entro 18 mesi dalla notifica (agosto 2010), della quale non mi risulta a tutt’oggi, sia neanche iniziata l’attività di progettazione delle opere imposte».
Dunque, i Comitati, attraverso il loro portavoce, non si fermano e intendono chiarire subito con la nuova società, che nla “battaglia” prosegue sia per i rimborsi, sia e soprattutto per i canoni di depurazione, per gli allacciamenti alla doppia rete fognaria, per le opere previste dalla Provincia e ancora non realizzate.
Francesca Artico

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il Piccolo — 03 dicembre 2010   pagina 12   sezione: GORIZIA

Comitato ambiente: «È superato il regolamento sulle fognature»

CERVIGNANO Primo giorno dalla fusione Cafc-Tubone. L’operazione aziendale è avvenuta l’altro ieri, e Paolo De Toni, portavoce del Comitato difesa ambientale, ha reagito con una lettera-diffida, inviata ieri a Massimo Battiston, direttore generale del Cafc, il Consorzio che ha assorbito il Tubone. De Toni invita Battison a «porre immediatamente rimedio alla nutrita serie di anomalie messe in atto in passato dal Tubone, in merito ai canoni di depurazione e alla gestione tecnica ed impiantistica. Si esorta la società a smettere di diluire le acque reflue convogliate verso l’impianto di depurazione di San Giorgio attraverso il presunto sfioratore dell’ecopiazzola di via dell’Istria. Con questo atto – continua la lettera – vogliamo dare continuità a quanto protocollato dall’Aato nella riunione del 12 novembre. La Provincia ha intimato all’ex Tubone di realizzare la grigliatura degli scarichi della fognature comunali miste entro 18 mesi dalla notifica, avvenuta lo scorso agosto. Eppure ad oggi la progettazione delle opere non pare neanche iniziata». Intanto nell’assemblea del Comitato, tenutasi martedì a Cervignano, è emerso il problema di come verrà trattata la questione degli allacciamenti dopo la fusione. «L’assorbimento tra i Consorzi – insorge De Toni – implica che il regolamento fognatura esistente debba decadere. Quali procedure verranno applicate per gli allacciamenti? Attendiamo delucidazioni, in vista delle assemblee del Cafc e dell’Aato, il 14 e il 21 dicembre. Per la salvaguardia degli utenti, serve chiarezza sia sui rimborsi che sugli allacciamenti». «Faremo in modo che non ci siano aumenti sostanziali – replica Paviotti –. Eviteremo ripercussioni negative, valutando eventuali modifiche da apportare in base al piano di investimenti. Per il nuovo regolamento, è probabile che verrà aggiornato e riproposto quello del Tubone. Vedremo anche di chiarire la questione degli allacci e i tempi di emissione dell’ordinanza comunale. In linea di principio l’allacciamento sarà obbligatorio, concedendo deroghe nei casi di reale impossibilità». (el. pl.)