Messaggero Veneto VENERDÌ, 29 OTTOBRE 2010 Pagina 14 – Udine
San Giorgio. Cresce il malcontento nella Bassa per le lettere che invitano a effettuare il collegamento per la depurazione
Tubone, ressa per gli allacciamenti
Cittadini infuriati allo sportello del Consorzio. E si è sfiorata anche la rissa
SAN GIORGIO. Cresce la protesta nella Bassa Friulana per l’arrivo delle lettere da parte del Consorzio Depurazione Laguna spa (Tubone) in cui si obbligano i cittadini a provvedere in breve tempo all’allacciamento alla doppia rete fognaria. Un problema questo che coinvolge soprattutto gli abitanti dei comuni di Cervignano, Torviscosa e San Giorgio di Nogaro, che si troveranno a sostenere consistenti spese per la realizzazione del doppio accesso fognario, anche laddove non c’è possibilità di avere la depurazione. A fronte di questa ennesima mossa del Tubone, i cittadini stanno letteralmente prendendo d’assalto, il martedì e giovedì, lo sportello del Consorzio Depurazione di San Giorgio di Nogaro, per avere chiarimenti, ma soprattutto dove manifestare il proprio dissenso «verso quella che è un’imposizione, che non dovrebbe compèterci». Ieri, all’Ufficio relazioni pubbliche del Tubone in Municipio, c’era una vera e propria ressa, e i toni delle voci rasentavano, in alcuni casi, la rissa, ma la risposta degli addetti è stata pressoché unanime: bisogno allacciarsi! Intanto, il Tubone è al centro dell’ennesima polemica riguardante il pagamento della depurazione, sulla quale è in atto una grande confusione: infatti, chi ha pagato solo lo scarico fognario negli anni 2007 e 2008 dovrà pagare anche la depurazione nonostante che il Consorzio abbia, in molti casi, richiesto per il 2009 il pagamento del solo scarico fognario. Per cui la ente si chiede: «se oggi non sono depurato, come mai lo era negli anni precedenti»?
In merito a ciò si terrà il 12 novembre all’Ato di Udine, una riunione tra il rappresentante dei comitati, Paolo De Toni, e i responsabili dell’Ambito territoriale ottimale, sulla questione delle bollette, dei rimborsi e degli allacciamenti. Conseguentemente, la sera del 12 novembre si terrà un’assemblea pubblica a San Giorgio di Nogaro per fare il punto della situazione. Come afferma De Toni, «in gioco ci sono vari problemi: il più eclatante è quello degli utenti ai quali è stata riconosciuta solo la quota di scarico per il 2009, mentre per le annualità del 2007 e del 2008, è stata richiesta anche la depurazione, determinando così una evidente contraddizione. Questo significa disconoscere gli eventuali rimborsi per tutto il periodo pregresso, quindi un problema molto pesante in termini economici tenendo ben presente che l’unica condizione per la richiesta del canone di depurazione si paga solo se il servizio è effettivamente reso!. L’altra questione è quella degli sfioratori delle fognature comunali miste con sistemi di grigliatura secondo l’art.14 del Pgra, dando in questo modo ragione alla posizione espressa in questi anni dai comitati».
Francesca Artico
Messaggero Veneto DOMENICA, 24 OTTOBRE 2010 Pagina 16 – Udine
Bollette del Tubone: incontro il 12 novembre
SAN GIORGIO. Tornano alla ribalta nella Bassa Friulana le bollette del Consorzio depurazione laguna (Tubone). In merito alla confusione generatasi, si terrà il 12 novembre, all’Ato di Udine, una riunione sulle questioni relative a bollette, rimborsi e allacciamenti tra il rappresentante dei comitati e i vertici dell’Ato stessa; di conseguenza, il portavoce dei comitati, Paolo De Toni, comunica che la sera stessa ci sarà un’assemblea pubblica a San Giorgio di Nogaro per fare il punto della situazione. «In gioco – afferma- ci sono vari problemi: il più eclatante è quello degli utenti ai quali è stata riconosciuta solo la quota di scarico per il 2009, mentre per le annualità del 2007 e del 2008, è stata richiesta anche la depurazione, determinando così una evidente contraddizione.L’utente infatti si chiede se non era depurato nel 2009 come facevo ad esserlo nel 2007 e nel 2008? Questo peraltro significa disconoscere gli eventuali rimborsi per tutto il periodo pregresso, quindi un problema molto pesante in termini economici tenendo ben presente che l’unica condizione per la richiesta del canone di depurazione è che la depurazione deve effettivamente esserci, cioè si paga solo un servizio effettivamente reso! L’altra questione- continua De Toni-, è quella degli sfioratori delle fognature comunali miste con sistemi di grigliatura secondo l’art.14 del Pgra, dando in questo modo ragione alla posizione espressa in questi anni dai comitati. Inoltre i comitati smentiscono nuovamente quanto espresso dal sindaco di Cervignano, Piero Paviotti, che insiste nel propagandare come obbligatoria la vasca condensa grassi per gli allacciamenti alla fognatura separata. Infatti- conclude- l’art. 20 del regolamento di fognatura parla di allacciamento diretto senza interposizione di vasche settiche e sistemi di pretrattamento
Il Piccolo GIOVEDÌ, 28 OTTOBRE 2010
Pagina 13 – Gorizia
CERVIGNANO. LA MINORANZA INSORGE: «PERCHÉ SOLO ORA LA COMUNICAZIONE?»
Allacciamenti al Tubone, il Comune minaccia multe
Sono 800 le famiglie che devono collegarsi al depuratore: la spesa varia da 500 a 5mila euro
CERVIGNANO Allacciamenti entro due anni, pena provvedimenti da parte del Comune, che interverrà con un’apposita ordinanza. In tutto sono 800 i cervignanesi che nel giro di 48 mesi dovranno mettere mano al portafoglio per allacciarsi al tubone collegato al depuratore di San Giorgio. Il Consorzio depurazione laguna e il sindaco di Cervignano Pietro Paviotti hanno inviato loro una lettera, per informarli che dovranno presentare domanda di allacciamento entro tre mesi.
«Già 25 anni fa – parla Paviotti -, abbiamo scelto di fare le fognature, separando le acque nere da quelle chiare e collegandole al depuratore. L’unica sostanziale novità consiste nel fatto che ora è arrivato il tubo collegato al depuratore. Chi abita lungo il tubo, deve fare l’allacciamento, presentando domanda al Consorzio». E scoppia la polemica. Se fino al 2009, infatti, il regolamento prevedeva che, per l’allacciamento, il cittadino non dovesse pagare più di 258euro, con il resto della spesa a carico del Consorzio, ora non è più così. La spesa sarà infatti a carico dei cittadini. Una cifra variabile, a seconda dei casi, che ieri lo stesso Paviotti l’ha fatta comprendere tra i 500 e i 5mila euro. Per la minoranza di Cervignano, il costo dell’allacciamento toccherà qualche migliaio di euro.
«Perché la comunicazione è arrivata adesso? – insorge il capogruppo Alberto Rigotto – Proprio ora che, con la crisi in atto, i cittadini sono già costretti da pesanti sacrifici? E perché proprio ora che, nel regolamento, è sparito l’articolo che fissava a 258 euro la spesa a loro carico?». Stesso parere per il Comitato difesa ambientale, con il portavoce Paolo De Toni che considera anche casi in cui le spese per l’allacciamento sfioreranno i 10mila euro.
«I sindaci e il Consorzio hanno imbrogliato i cittadini – replica Paolo de Toni -, perché per anni hanno fatto credere che, a parte i 258euro, il resto della spesa sarebbe stato a carico del Tubone. In questo modo li hanno convinti a pagare la depurazione nella bolletta anche se di fatto non veniva eseguita, dicendo loro che questi soldi sarebbero serviti a coprire il resto della spesa. E poi – continua De Toni – Paviotti mente quando afferma che c’è l’obbligo della condensa grassi. Piuttosto, farebbe bene a mettere al corrente i cittadini sulle modalità che esistono per ottenere le deroghe sull’allacciamento». Per i Comitati, l’appuntamento sarà il 12 novembre a San Giorgio, nell’assemblea pubblica organizzata alle 20.30, in seguito alla riunione sulla questione delle bollette, dei rimborsi e degli allacciamenti, che si terrà la mattina stessa negli uffici dell’Ato di Udine.
Elena Placitelli