da il Piccolo del 1° maggio «I No Tav hanno preso la palla al balzo annunciando la presenza al corteo: «Moretti – recita la nota del coordinamento regionale – si trova costretto a dire almeno una parte della verità. Non solo la Tav è morta, ma anche il sistema politico amministrativo regionale è fondato sulle bugie. Non si capisce come i cittadini possano fidarsi di sindaci succubi delle lobby delle grandi opere, assessori regionali che sapevano di raccontare fantomatiche invenzioni e un presidente della Regione incompetente, che non si comprende cosa aspetti per tornare a fare l’albergatore »
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Il Piccolo 1 maggio 2011
di Elena Placitelli
CERVIGNANO
Quest’anno la Coldiretti non
parteciperà alla festa dei Lavoratori.
È l’unica a non aver aderito
all’appello per il corteo del Primo
maggio di Cervignano, che
questa mattina si snoderà da via
Garibaldi alle 9.30. Ma la sua assenza,
ha spiegato la presidente
della Coldiretti Udine, Rosanna
Clocchiati, non è dettata damotivi
politici, ma da «problemi di
organizzazione interna». Una
delle cause potrebbe essere ricondotta
al recente passaggio di
consegne tra il neodirettore
Giancarlo Ramelli e l’ex Elsa Bigai.
Negli uffici della Coldiretti
pare tuttavia che l’appello, lanciato
come l’anno scorso dagli
organizzatori storici (Cgil, Cisl,
Uil, Cia e il Comunedi Cervignano),
sia stato recapitato. Qualcosa
allora non dev’essere funzionato.
Oildocumentononè stato
considerato, perché arrivato di
venerdì Santo.Oper un qualche
mancato coinvolgimento del settore
autonomo agricoltura. «La
Coldiretti ha già la sua festa del
lavoro – riprende la presidente –
che ogni anno cade l’11 novembre
alla fine dell’annata agraria.
E per quanto sia difficile per il lavoro
autonomo agricolo riconoscersi
nella festa del Primo maggio,
a livello individuale ognuno
sarà libero di decidere se partecipareomenoa
Cervignano».
A reclamare la loro presenza
sono stati invece i No Tav, presi
a cantar vittoria dopo le recenti
dichiarazioni di Mauro Moretti.
L’ad di Ferrovie dello Stato ha infatti
affermato che Trieste e Lubiana
non hanno passeggeri sufficienti
a proseguire sulla tratta
della Tav a Est di Venezia, salvo
poi aggiungere che «non ci sarà
alcun ripensamento al progetto
originario». I No Tav hanno preso
la palla al balzo annunciando
la presenza al corteo: «Moretti –
recita la nota del coordinamento
regionale – si trova costretto a
dire almeno una parte della verità.
Non solo la Tav è morta, ma
anche il sistema politico amministrativo
regionale è fondato
sulle bugie. Non si capisce come
i cittadini possano fidarsi di sindaci
succubi delle lobby delle
grandi opere, assessori regionali
che sapevano di raccontare fantomatiche
invenzioni e un presidente
della Regione incompetente,
che non si comprende cosa
aspetti per tornare a fare l’albergatore».
Ad aderire al corteo
poi Confagricoltura e Cna, con
la new entry delle cooperative.
L’ha confermato ieri Daniele Casotto,
neodirettore della Lega
Coop Fvg: «Ci saremo perché il
mondo delle cooperative è ben
rappresentato nella Bassa friulana
». Presenti i trattori della Cia e
i confederali, mentre tra i sindaci,
il primo cittadino Pietro Paviotti
ne ha contati fin’ora circa
la metà.