Da Il Piccolo del 19/06/10
La Trieste-Divaccia raddoppia Due tunnel di 12 chilometri correranno sotto il Carso
di GIULIO GARAU TRIESTE Non più solo una tratta ferroviaria. Dopo l’accordo tra Italia e Slovenia sulla linea ad alta velocità/alta capacità Ronchi-Trieste-Divaccia, le tratte diventano due in territorio italiano, e molto impegnative. Hanno più di 12 chilometri ciascuna e sono quasi interamente in galleria sotto il Carso. La prima corre da Aurisina a Trieste, dentro il costone carsico, la seconda sull’Altipiano. Un’opera imponente che richiederà anni per l’approvazione e la realizzazione, ma soprattutto assai delicata per tutti gli aspetti ambientali. È stata scelta la via «alta», evitando come ha ricordato l’assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, ma anche il vice-ministro ai Trasporti Roberto Castelli, un’altra val di Susa (l’ipotesi era il passaggio sotto la Val Rosandra). Ma questo cambiamento imporrà delle nuove valutazioni: per l’allungamento del percorso, per l’utilizzo dei fondi Ue e per i tempi di realizzazione. Quello che è certo è che è un’infrastruttura non più rinviabile: l’attuale tratta Ronchi-Trieste infatti è quasi alla saturazione con 160 treni al giorno (merci e passeggeri) quando il limite massimo è di 190-200. I margini di manovra sono pochissimi, si possono allungare i convogli, fare delle migliorie tecniche, usare locomotori migliori. Ma non si possono spostare i treni regionali alla notte e prima o poi ci sarà un limite invalicabile. Ciò significa che se il Porto di Trieste dovesse aumentare i traffici non potrà essere sfruttata la ferrovia. Lo sa bene anche Unicredit che, illustrando il progetto logistico, ha fatto capire che punterà su Monfalcone (la Ronchi-Monfalcone sarà pronta prima) e solo in un secondo momento su Trieste. Ci sarebbe una via d’uscita, ma per ora è impossibile: il collegamento tra i porti di Trieste e Capodistria. Soltanto 6 km di ferrovia che però, a detta di Castelli ma anche del segretario di stato ai trasporti sloveno, Igor Jakomin, appaiono insuperabili. Gli sloveni non vogliono questo collegamento perchè diventerebbe una linea internazionale e sarebbero obbligati a far passare tutti per congiungersi alla linea con Divaccia.Lubiana sta correndo per realizzare la Capodistria-Divaccia, 39 km, 25-30 in galleria. Grazie a questo nuovo tracciato la potenzialità di trasporto dallo scalo sarà quadruplicata. La Slovenia ha coscienza della strategicità della linea e per evitare contestazioni ha addirittura varato una legge in Parlamento per realizzare l’infrastruttura. Cosa farà l’Italia? Dalla cartina si comprende la delicatezza del problema. La prima linea da Aurisina dovrebbe scendere a Trieste quasi tutta in galleria (12 km su 13). Il treno dovrebbe entrare in galleria ad Aurisina, farà una curva ampia a nord dell’autostrada passandoci sotto e superando al largo Santa Croce. La linea allora si dirigerà verso il costone per scendere (pendenza massima 12,5%) verso Trieste. Tutta dentro la roccia. La galleria proseguirà sopra Barcola e poi scenderà più o meno all’altezza (in linea d’aria) della stazione ferroviaria di Trieste biforcandosi per collegarsi con la galleria di cintura. Tempi e costi? Dipenderà quanto si potrà giocare con i fondi Ue: prima c’era solo un tratto (Ronchi-Trieste-Divaccia) che ora si sdoppia. Per i tratti internazionali transfrontalieri la Ue finanzia il 30%, quello italiano avrà il 20%. Ma se il tratto è solo nazionale i contributi si fermano al 10%. Per l’intera Ronchi-Trieste sono ipotizzati 1.930 milioni di euro. Per la Aurisina-Trieste bisogna fare la metà: 900 milioni. La progettazione preliminare è in corso e dovrebbe terminare a fine anno. Passiamo alla linea Aurisina-Confine: 12 km e mezzo tutti in galleria. Un percorso delicatissimo dal punto di vista ambientale, tutto sotto il Carso. Si passa a Sud di Sgonico, poco sotto Rupinpiccolo, a poca distanza da Rupingrande e un pelo sopra Borgo Grotta Gigante. Territori naturali di rara bellezza anche nelle cavità. Non sono ancora ipotizzabili costi, ma è certo è che il governo deve mettere in preventivo una spesa di oltre 300 milioni l’anno fino all’ultimazione dell’opera. E i tempi non sono brevi: se tutto andasse liscio servirebbero almeno 3 anni per il progetto e l’approvazione. Solo dopo possono essere aperti i cantieri: con le frese moderne si avanza circa 50 metri al giorno, per realizzare la galleria serviranno almeno 3 anni e mezzo. Ultimata la galleria bisognerà mettere binari e attrezzature: un altro anno e mezzo. Totale 8 anni, ma solo se non ci sono intoppi