Draquila morde sul collo l’inchiesta contro la Protezione Civile per omicidio colposo
Repubblica 8 giugno
Annuncio-choc su inchieste L’Aquila
“La Protezione civile non andrà più” –
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IL CASO
Berlusconi: “Protezione civile
in Abruzzo rischia spari in testa”
Il premier sull’inchiesta sul mancato allarme: “Finché esisterà l’accusa di omicidio colposo gli operatori non andranno più in zone terremotate”. Il procuratore: “Lavoriamo rapidamente e nel rispetto della legge”
ROMA – “La Protezione Civile non si recherà più in Abruzzo finché esisterà l’accusa di omicidio colposo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervenendo all’Assemblea di Federalberghi, a Roma. E il premier rivela di aver dato disposizione agli uomini della Protezione civile di non recarsi nelle zone terremotate in Abruzzo o, quanto meno, di farlo senza rendersi riconoscibili perché “qualcuno con la mente fragile rischia che gli spari in testa”. Il presidente del Consiglio fa riferimento alle recenti vicende giudiziarie sul mancato allarme 1 per il terremoto e rivela appunto di aver “detto agli uomini della Protezione civile di non andare in Abruzzo o almeno di farlo senza insegne o almeno senza rendersi riconoscibili” proprio perché dopo l’apertura di quel fascicolo “rischi che qualcuno che magari ha avuto dei familiari morti sotto le macerie e con una mente fragile, gli spari in testa”.
La replica dei giudici è arrivata per bocca del procuratore della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini: “Non entro in polemica. Continuiamo a lavorare come al solito bene, velocemente e rispettando le leggi vigenti”. L’inchiesta ha portato all’emissione di sette avvisi di garanzia alle persone, tra cui i vertici della Protezione Civile, che hanno partecipato alla riunione della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009 a soli cinque giorni dalla tragica scossa. Per la Procura che ha indagato sull’ipotesi di reato di omicidio colposo, la Commissione Grandi Rischi non ha adottato provvedimenti preventivi.
(08 giugno 2010)
Aquila: mancato allarme indagata la Protezione Civile per omicidio colposo
Repubblica 3 giugno
“L’Aquila, ci fu mancato allarme”
Indagata la Protezione Civile
L’accusa, sulla base di una indagine della Polizia, è di omicidio colposo per la sottovalutazione degli allarmi prima del terremoto. Gli indagati sarebbero nove. Tra loro i vertici della Protezione civile, autorevoli sismologi e tecnici del dipartimento della Commissione grandi rischi. I rilievi degli inquirenti in un dossier anticipato da Repubblica di GIUSEPPE CAPORALE
L’INDAGINE SUL MANCATO ALLARME
Corriere 3 giugno
IL TERREMOTO
Mancato allarme a L’Aquila:
indagata la “Grandi Rischi”
13:53 CRONACHE L’accusa rivolta ai membri della Commissione che si riunì 6 giorni prima del terremoto che sconvolse L’Aquila è omicidio colposo. Già notificati nove avvisi di garanzia: tra loro alcuni vertici della Protezione Civile, dell’Ingv, sismologi e tecnici del settore