Il Piccolo 7 maggio 2010
CERVIGNANO
Bollette del ”Tubone” ancora nella bufera.
Ieri il Comitato di difesa ambientale della Bassa friulana ha reso noto che gli abitanti di Cervignano e di San Giorgio di Nogaro non avrebbero ricevuto le bollette relative all’anno 2009. Bollette che, secondo il Comitato, non sarebbero proprio state spedite. Così, a pochi passi dalla sua fusione con il Cafc, il ”Tubone” ripiomba nel caos. E per ridiscutere delle bollette non pervenute, dei rimborsi e del regolamento di fognatura, il Comitato di difesa ambientale della Bassa friulana ha indetto un’assemblea che si terrà a venerdì 14 maggio a San Giorgio di Nogaro, nel salone di Villa Dora, con inizio alle 21. Lo ha reso noto ieri il portavoce del Comitato, Paolo De Toni, che ha rilevato come «le bollette del Consorzio Depurazione Laguna Spa (Tubone) relative all’anno 2009 siano già da tempo arrivate in vari comuni, fra cui Porpetto e Terzo di Aquileia, ma non sarebbero ancora state spedite in altri comuni, tra cui quelli di Cervignano e San Giorgio».
Secondo il Comitato, la mancata spedizione delle bollette sarebbe da imputarsi al contenzioso in corso sulla legittimità del concetto di ”allacciabile” e di quello di ”sfioratore”. «Gli ultimi mesi sono stati febbrili – continua De Toni – e hanno visto lo sviluppo dell’indagine della Procura di Udine sulle denunce da parte dei cittadini di San Giorgio e Cervignano. Le perizie condotte dall’Arpa, dai Noe e dalla Guardia Costiera avrebbero verificato l’assoluta illegittimità dello sfioratore di San Giorgio e la mancata effettuazione della grigliatura negli scarichi delle fognature comunali. Il 12 maggio, davanti al Tribunale di Udine, ci sarà l’udienza davanti al Gip Paolo Alessio Vernì per la nomina del perito per l’incidente probatorio, un altro filone dell’inchiesta relativo agli appalti».
Il portavoce del Comitato ha inoltre fatto sapere di aver incontrato, il 7 aprile scorso, il presidente dell’Ato, Andrea Zuliani: «Stiamo ancora aspettando – chiosa De Toni – che l’Ato risponda ai nostri quesiti relativi alla legittimità delle bollette e al problema dei rimborsi. Sono preoccupato, perché ho avuto l’impressione che l’Ato sia sottomesso al ”pensiero unico” imposto dai gestori. Se nel frattempo le bollette non arriveranno, probabilmente non sarà possibile dare avvio immediato alla seconda ondata di autoriduzioni, e l’assemblea del 14 maggio è molto importante per fare il punto della situazione che è giunta ad un punto di svolta». ( el.pl.)