da Il Piccolo del 6 febbraio 2015
Mainardi, ex commissario della Tav Venezia-Trieste, smonta le certezze regionali sul piano di Rfi
«Non c’è un solo euro per l’alta velocità»
TRIESTE «Nel piano industriale Rfi 2014-17 non c’è un euro per l’alta velocità in Friuli Venezia Giulia, ma nemmeno per il Nord Est. Né ci sono fondi nello Sblocca Italia e nella legge di Stabilità». Bortolo Mainardi, commissario della Tav Trieste-Venezia dall’agosto 2011 al marzo dell’anno scorso, smonta le certezze della Regione sull’avvio della progettazione preliminare della velocizzazione della linea ferroviaria (un investimento da 1,8 miliardi condiviso anche dal Veneto) rese note al termine dell’incontro della scorsa settimana tra Debora Serracchiani, l’assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro e l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Michele Mario Elia. «Dopo 13 anni non c’è ancora un tracciato definito, condiviso, progettato, approvato», rileva l’architetto bellunese ricordando che, prima che la politica decidesse la sua mancata riconferma, «fu lo stesso ministro Lupi, muovendo dalla mia proposta di modernizzazione/potenziamento per fasi del tracciato esistente, ad affermare l’opportunità di abbandonare il progetto del dicembre 2010 di Rfi e di avviare gli studi per velocizzare la linea in modo da portarla a 200 km all’ora». Mainardi dice però di essere perplesso sui numeri che Ferrovie aveva trasmesso rispetto a quel ridimensionamento (dai 7,4 miliardi iniziali a 1,8 miliardi): «Quest’ultima cifra a oggi non si sa su quale documentazione tecnica di fattibilità è stata definita. Nelle oltre trenta relazioni mandate al ministero ho sempre sostenuto che, per la prima fase di modernizzazione, con interventi mirati appunto alla velocità di crociera di 200 km/h da Mestre a Trieste, i costi complessivi, compresa la Linea dei Bivi in Veneto e la variante in galleria a Latisana, si aggirano attorno agli 800 milioni». Fatto sta che, prosegue l’ex commissario, «al febbraio 2015 nemmeno l’iter procedurale/autorizzativo si può dire concluso. Il progetto preliminare Rfi del 2010 previsto nelle quattro tratte da Venezia a Trieste è ancora in fase istruttoria in commissione speciale Via e rimane quindi in attesa di un parere. Nessuna richiesta ufficiale di sospensione è stata depositata mentre Rfi ha già versato al ministero dell’ambiente più di 3 milioni di euro e per la progettazione a Italferr altri 11,3 milioni». Detto che, «per quanto di mia conoscenza nessun “lotto costruttivo” è immaginabile cantierabile entro il giugno 2015, e dunque non sono previsti fondi neppure nello Sblocca Italia», Mainardi conclude: «In Italia si continua a non capire che anche per le linee ad alta velocità dei Corridoi europei bastano e avanzano interventi di tipo upgrading. E si continua a non obbligare gli attori che progettano e realizzano le opere al rispetto dei contratti e dei tempi, in assenza pure di una “responsabilità terza” che controlli la qualità tecnica delle scelte dei tracciati di progetto e verifichi costantemente i costi».