UDINE/ Antifascismo e repressione

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Udine. L’Antifascismo Legalitario, Istituzionale, (P)Democraticistico ha chiuso la sua fase.

Adesso riprendiamo ad organizzare l’Antifascismo Militante

Obtorto collo

09.10.2014 Ieri, 8 novembre 2014, il nuovo Kuestore di Udine ha autorizzato un corteo fascista, razzista e xenofobo di Fogna Nuova e MSI-Fiamma Tricolore contro le/i migranti nel quartiere della stazione. Dall’altrolato ha vietato qualsiasi manifestazione antifascista in stazione e in centro città. Alla fine la pace sociale ha trionfato con una (P)Democraticissima messa dell’ANPI in piazzale XXVI luglio, che chiedendo al Kuestore di non autorizzare il corteo fascista per non intralciare il traffico ha ottenuto dal tutore dell’ordine del privilegio, che ha preso la palla al balzo, il divieto per tutt* a manifestare da ora in avanti il sabato in centro a Udine. D’altra parte invece alcun* anarchiche/anarchici hanno attaccato uno striscione sopra il cavalcavia sotto cui passavo i fascisti e, mentre procedevano tappezzando le vie del quartiere della stazione, di adesivi antifascisti verso il corteo di Fogna Nuova, due di loro, notissimi ai servi in divisa, per essere “identificati”, sono stati fermati da un gruppo di digossini (che già li seguivano da tutto il pomeriggio per le strade della città) e celerini.

E’ stato nuovamente applicato “il metodo kabu”: cioè prima ti prendo per il collo e poi ti chiedo i documenti.

documenti-2

Infine, augurandoci che l’antifascismo di facciata venga messo in soffitta, è però evidente, dalle vicende di ieri, che nemmeno l’antifascismo militante si è dimostrato all’altezza della situazione. La constatazione, da parte nostra, di questo fatto è imprescindibile. Da qui si deve ripartire con la lotta perché i fascisti non possano mai più passare indisturati per le vie della nostra città!

Collettivo Makhno
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altre notiziuole

– la polizia ha sorvegliato e poi ha chiesto i documenti a dei compagni solo perché avventori in un bar vicino alla stazione
– la digos ha insistentemente ripreso un gruppo di contestazione formatosi spontaneamente in Piazza della Repubblica, poco prima della partenza del corteo degli schifosi. Le riprese della digos sono continuate anche quando una compagna s’è avvicinata allo sbirro operatore per invitarlo a girare la videocamera verso fn, finendola così di importunare chi dimostrava con spontaneità la propria opposizione ai razzisti lì radunati.
infoaction reporter

 

Un minimo di valutazione. L’origine dei guai della situazione a Udine e dintorni sta nella mentalità settaria con la quale alcune organizzazioni della “sinistra udinese” hanno tentato di monopolizzare l’antifascismo, imponendo la logica delle sigle,  arrivando poi a risultati patetici, sia in termini quantitativi che qualitativi. Quando da soli, ma in quasi un centinaio, siamo andati in piazza contro casapound, secondo gli strateghi nostrani eravamo in quattro gatti, ora, che con l’Anpi in testa e al seguito una decina di sigle si è realizzato il numero di 75-80 ( dei quali 25 erano della nostra area) cosa si dovrebbe dire?  Non vale la pena di entrare nei dettagli della questione perchè non è corretto fornire dati sensibili alle controparti, ai nemici di classe e agli sbrri, ma un minimo di valutazione politica va fatta. L’antifascismo militante va rifondato come entità a se stante, auto-organizzata, dentro la quale le/gli attivist* si prendono impegni precisi, a seconda delle proprie forze, e non come la sommatorie di partitini e sindacatini, che in fin dei conti poco sono in grado di realizzare e di fatto si sono adeguati ad una catena di comando che parte proprio dal PD attraverso l’Anpi, ma che nella fattispecie ha visto l’esibizione anche di personale politico direttamete legato al tale partito.

Già in gennaio avevamo proposto un corteo unitario, contro i forconi, che è stato boicottato. Anche in questa occasione avevamo proposto un corteo, in alternativa al presidio, in quanto di per sè insufficiente a bilanciare la manifestazione di fognanuova, ma dopo una iniziale apertura ci siamo trovati nuovamente di fronte ad un rifiuto. Anche qui non è il caso di entrare nei dettagli, ma i fatti sono questi.

Dal canto nostro già nel gennaio 2014 abbiamo fondato l’Osservatorio Regionale Antifascista che, senza molte pretese, ha già al sua attivo iniziative militanti e di denuncia di infiltrazioni a furbate fasciste varie. Il percorso sarà lungo e in salita, ma  “scarpe rotte eppur bisogna andar …”.

 

Osservatorio Antifascista – Udine

 

mv 09 11 14-a

 

 

 

amua antifa milit
friuli antifa udine antifa

 

borgo-foto-01

Striscione

appeso  

sabato 

8 novembre

alle ore

12.00

in Piazzale D’Annunzio

ad 

Udine

 

 

 

Il programma del nuovo kuestore

Limitiamoci al dato di fatto e facciamo finta che sia solo perchè il nuovo kuestore abbia particolari ambizioni repressive (cosa che sicuramente sarà vera); ma la morale della favola è che con un colpo di “furbizia”, facilmente prevedibile, ha imposto che il sabato in centro città ad Udine non ci debbano più essere manifestazioni.

 

Il  Presidio Antifascista ad Udine viene indetto dall’ANPI in Piazzale XXVI Luglio

presso il Monumento alla Resistenza sabato 8 novembre a partire dalla ore 15.00

Questa è la convocazione

http://us7.campaign-archive1.com/?u=cf03a314706cdf16f30a23897&id=30beb5628a&e=862cb0feef

 

cronaca dal mv online 8 novembre

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2014/11/08/news/bella-ciao-e-letture-per-contrastare-i-nazionalisti-in-piazza-1.10271802

 

Successivamente un’analisi più dettagliata della situazione

Per intanto è da indicare il Messaggero Veneto come organo di stampa completamente squalificato per lo spazio che continua a dare ai fascisti.

Dopo almeno due articoli che annunciano il corteo di fogna nuova per sabato 8 novembre sono bastati alcuni striscioni di cagapound appessi nella città per riempire due pagine  intere (7 novembre) della cronaca cittadina, e non ha dedicato una riga alla manifestazione per i Kurdi di sabato 1° novembre.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2014/11/07/news/striscioni-casapound-tappezzata-la-citta-1.10264606

Nota. il corteo di fogna nuova parte da Piazzale della Repubblica fa via Carducci, Via Piave, Via Aquileia e finisce in PIazzale D’Annunzio.