ACQUA/ Cervignano contro la truffa dell’acquedotto di quartiere

mv online 23 febbraio 2014

 

A difesa dei pozzi artesiani ora nasce “Acquanostra”

A difesa dei pozzi artesiani
ora nasce “Acquanostra”

di Elisa Michellut

Cervignano, il comitato istituito al termine di un incontro sul caro bollette. «Intendiamo rappresentare gli oltre 450 utenti che hanno ricevuto conti salati»
 
 
 
 

CERVIGNANO. Residenti, segreterie unitarie dei pensionati di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil del Cervignanese, rappresentanti dell’opposizione (Petenel per Svolta di sinistra) ed esponenti del “Comitato di difesa ambientale Bassa friulana”. Alla riunione pubblica, decisamente affollata, organizzata, venerdì sera, in via Turisella, c’erano tutti. Obiettivo: fare chiarezza, una volta per tutte, dopo le polemiche sul “caro bollette”.

Intanto, sempre venerdì, al termine dell’incontro pubblico, è nato “Acquanostra”, comitato che riunisce i cittadini serviti dai pozzi artesiani in gestione al Cafc, che ieri è stato ricevuto dal sindaco, in municipio.

«Quello di venerdì – riferiscono i referenti del comitato – è stato un dibattito sereno. Abbiamo fatto il punto su quanto accaduto negli ultimi mesi e abbiamo ripercorso tutti i “passaggi di mano” dei nostri pozzi. Si è formata una task force di cittadini, una dozzina in tutto, che porterà avanti le istanze del comitato e che intende rappresentare tutti i cervignanesi serviti dai pozzi di quartiere, quegli oltre 450 utenti che si sono visti recapitare bollette, anche molto esose, e che intendono riappropriarsi di un bene prezioso come l’acqua.

Le aree interessate sono: via Turoldo, via Primo Carnera, zona Turisella, lottizzazione la Rotonda e la lottizzazione di Muscoli». Precisa Giampaolo Chendi, del Comitato fontane della Bassa, invitato come esperto: «Il riferimento normativo da cui partire è la legge 13 del ’95, grazie alla quale vi è la possibilità di togliere al Cafc la gestione dell’acqua. La gente non ha mai firmato atti di cessione e vuole tornare a una gestione privata dei pozzi».

Ieri, come detto, il gruppo di lavoro è stato ricevuto dal sindaco. «Sono state presentate – spiga il comitato – le richieste per rivedere la tariffazione per l’anno in corso, rapportandola non alla singola utenza ma al nucleo familiare. Con il sistema attuale, sono penalizzate le famiglie numerose. Intendiamo compiere tutti i passi necessari affinché la gestione venga affidata nuovamente ai cittadini associati sotto forma condominiale, così come avviene per la centralina idrica di via Demanio. Il sindaco si è reso disponibile a sostenerci fin da subito, fornendo tutto il supporto necessario nella ricerca di atti e nei rapporti con il Cafc».

Il primo cittadino conferma: «La gente, giustamente, vuole chiarezza. L’istituzione sarà al loro fianco. La prossima settimana chiederò al Cafc di mettersi a disposizione». Chiunque volesse contattare il comitato può scrivere all’indirizzo mail acquacervignano2014@gmail.com