MASSIMA SOLIDARIETA’ AGLI INQUISITI
Denunce agli occupanti dell’Oberdan. La repressione non passerà!
Oggi, 13 gennaio 2013, sono giunte denunce a quattro ragazzi per l’occupazione del Liceo scientifico G.Oberdan svoltasi l’anno scorso.
Gli studenti, già al tempo maggiorenni, sono imputati per concorso in occupazione di suolo pubblico, interruzione del pubblico servizio e danneggiamento.
Le prove sarebbero il verbale della digos e le dichiarazioni della preside del 3 Gennaio. La condanna potrebbe arrivare a 3 mesi di reclusione.
Ricordiamo che l’anno scorso nei mesi successivi all’occupazione la scuola era intervenuta per punire gli studenti in maniera repressiva. Infatti, su spinta della preside, ogni studente fermato all’interno della scuola dovette presentare una propria difesa di fronte a tutti i propri professori per poi, in seguito alle votazioni degli insegnanti della classe, vedersi il proprio voto in condotta abbassato a 7 o a 6.
L’occupazione fu attuata dagli studenti, dopo aver deciso questa risoluzione alla quasi unanimità in assemblea, per manifestare per un’edilizia scolastica migliore, maggiori spazi di discussione e partecipazione e protestare contro la legge di stabilità.
La preside spinse per l’uscita degli studenti dall’edificio occupato e la digos, senza chiari permessi, ruppe un vetro per aprire una porta e quindi entrare, mettendo a rischio gli occupanti che in quel momento si trovavano vicino all’entrata in questione.
La vicenda si riapre oggi, con l’arrivo delle denunce. Ora come un anno fa, ora come sempre, siamo contrari a questa repressione illeggittima, questa repressione portata avanti con il solo scopo di disincentivare le mobilitazioni degli studenti.
Siamo vicini ai denunciati, non resteremo fermi davanti ad un gesto simile.
LA REPRESSIONE NON PASSERÀ!
Unione degli studenti del FVG
Martedì 21 gennaio ore 17 in p.borsa assemblea studentesca.
dal Piccolo online del 15/01/14
Occupazione del liceo Oberdan: quattro studenti indagati
Dopo oltre un anno arriva il conto: il pm notifica un decreto penale che prevede l’applicazione di una condanna pari a 95 giorni di reclusione. Ma possono oblare
Concorso in occupazione arbitraria di suolo pubblico e interruzione di pubblico servizio. Sono questi i capi di imputazione che pendono su quattro 19enni triestini: Niccolò Fragasso, Bruno Improta, Giovanni Taccari e un quarto il cui nome non è ancora emerso, ex studenti del Liceo scientifico Oberdan, identificati dalla Digos il 4 dicembre 2012 durante la breve occupazione pacifica della sede centrale dell’istituto scolastico di via Paolo Veronese.
Gli studenti, in tutto una cinquantina, si erano chiusi dentro la scuola con l’intento di effettuare alcuni piccoli lavori di tinteggiatura, gesto inserito all’interno della protesta nazionale per denunciare lo stato di incuria degli edifici scolastici. Poco prima delle 8 di mattina c’era stato un blitz degli agenti della Digos che per entrare nella scuola sfondarono il vetro di una porta antincendio; l’occupazione si concluse con l’identificazione di 32 studenti. Quattro dei quali maggiorenni. Per loro ora il pm deve notificare un decreto penale che prevede l’applicazione di una pena pari a 95 giorni di reclusione. Ma possono oblare. «Dopo oltre un anno di silenzio non me lo sarei mai aspettato – racconta Giovanni Taccari, ora studente di Medicina a Bologna -. E sono stupito perché abbiamo effettuato una occupazione di pochissime ore, assolutamente pacifica e senza danni». Bruno Improta, iscritto a Scienze politiche a Trieste, è altrettanto basito: «Parlando con la preside Rocco ci era stato detto che tutto si sarebbe concluso senza denunce, ma solo con l’abbassamento del voto in condotta nel primo quadrimestre e i “famosi” processi agli studenti. Invece…». Tra gli imputati c’è anche Niccolò Fragasso, oggi studente al primo anno di Statistica: «Ci accusano di interruzione di pubblico servizio ma le lezioni si sarebbero potute effettuare regolarmente, visto che noi siamo stati sgomberati di mattina presto». Contattata in sede Maria Cristina Rocco, tuttora preside dell’”Oberdan”, rimane quasi stupita di fronte a tale notizia: «Non ne ero al corrente. Posso dire di essere stata sentita dagli organi competenti nel gennaio del 2013 in quanto persona informata dei fatti, ma io non ho mai denunciato i miei studenti alle autorità». Probabilmente la Digos ha proceduto d’ufficio. Netta la presa di posizione sulla vicenda da parte dell’Unione degli Studenti: «Ora come un anno fa, siamo contrari a questa repressione illegittima, questa repressione portata avanti con il solo scopo di disincentivare le mobilitazioni degli studenti. Siamo vicini ai denunciati, non resteremo fermi davanti ad un gesto simile». Ora gli imputati avranno 20 giorni dalla data della notifica per presentaree memorie e documenti e per chiedere al pm di essere sentiti.