PORDENONE: continua la compagna per la casa

PER UN RILANCIO DELL’EDILIZIA POPOLARE

Non si fermano i blitz per inchiodare i fautori e gli approfittatori della “crisi” alle proprie responsabilità. Oggi lunedì 6 gennaio del nuovo anno la befana ha portato in dono all’ATER uno striscione che recitava “+ case popolari – spese militari”! In anni di sperpero di denaro pubblico in armamenti, spese di guerra e occupazioni militari di decine di paesi disgraziati ma ricchi di risorse da sfruttare, i governi italiani di varia casacca mai si sono preoccupati di investire sull’edilizia popolare, soprattutto recuperando le migliaia di edifici e strutture pubbliche e private lasciate al degrado e alla speculazione edilizia.
A Pordenone esistono diverse sedi di demanio pubblico che potrebbero essere riassegnate alle famiglie e alle persone sempre più in difficoltà ed esistono ettari di spazi e strutture del demanio militare completamente in disuso da decenni in tutta la provincia pordenonese e che i comuni potrebbero acquisire per ristrutturare a favore della popolazione più sofferente. Invece si preferisce la politica delle concessioni per la cementificazione di mega centri commerciali o per gli interassi privati delle solite imprese, spesso in odor di mafia (vedasi l’ecomostro di P.zza Costantini) lasciando migliaia di abitazioni sfitte (11.000 solo in città).
Il “Collettivo Case e Spazi per Tutti” con questo ennesimo blitz all’ATER e in Via Spilimbergo, ennesima palazzina completamente disabitata, vuole continuare il percorso cominciato la fine dell’anno appena trascorso per rilanciare una riappropriazione delle case e degli spazi da parte di chi ne ha bisogno, costruendo sul territorio vertenze di giustizia sociale e di equa redistribuzione delle ricchezze che tutti, senza discriminazione alcuna, creiamo e di cui in pochi, i soliti padroni della città, godono.

TROPPE CASE SENZA GENTE, TROPPA GENTE SENZA CASE!
“Collettivo Case e Spazi per Tutti”