UDINE/ Il Comitato Zardin Grant dovrebbe quanto meno smentire

Note.

1. Il numero delle persone che ha partecipato alla manifestazione indetta da Ioan, M5S, Lega e centrodestra, stava fra 160 e 170, non di più. Quindi poca roba.

2. Per quanto riguarda il Comitato Zardin Grant, anche se al suo interno vi giravano alcuni grillini, non può aver partecipato alla manifestazione come Comitato e quindi dovrebbe quanto meno smentire.

3. Il leaderucolo dei fascio-forconi, Alessandro Gallo, invece era presente alla manifestazione, dimostrando così, oltretutto, che il loro “tutti a casa” è fasullo e demagogico.

 

 


Udine, l’urlo della piazza: l’Amga non si tocca

Circa 200 persone hanno partecipato alla manifestazione di protesta del M5S e del centrodestra contro la fusione tra la Spa ed Hera

 

UDINE.

«L’Amga è nostra, non si tocca». Questo è solo uno degli slogan urlati da circa 200 persone, politici compresi, nel corso della manifestazione organizzata dal Movimento5Stelle e dal centrodestra per contrastare il progetto di fusione tra Amga ed Hera. Partito da piazza Primo maggio, il corteo ha attraversato via Portanuova e via Mercatovecchio incredibilmente deserta nell’antivigilia di Natale, ed è arrivato sotto la loggia del Lionello dove gli accenti sono stati tutti indirizzati contro il sindaco Furio Honsell, accusato di aver firmato la lettera d’intenti con la multiutility emiliana senza prima informare il consiglio comunale e il Consiglio di amministrazione di Amga, tant’è che i rappresentanti del Comune si sono dimessi.

Considerato che gli organizzatori si erano impegnati a portare in piazza 200 persone, la manifestazione è riuscita. Accanto a quasi tutti i consiglieri comunali grillini e del centrodestra si è unito il Comitato Zardin grant, il movimento 9 dicembre e diversi candidati alle ultime amministrative nelle liste civiche che fanno capo ad Adriano Ioan. Con loro pure alcuni sindaci del Friuli, tra questi quelli di Talmassons, Piero Mauro Zanin, e di Reana, Edi Colaoni, i consiglieri regionali e provinciali Riccardo Riccardi, Alessandro Colautti, Paride Cargnelutti e Franco Mattiussi. Rumore ne hanno fatto parecchio: al suono dei tamburi hanno urlato più volte «Honsell dimettiti». Da qui la presentazione della mozione di sfiducia al primo cittadino sostenuta, ieri sera, anche da alcuni udinesi che hanno firmato la petizione del M5S.

«Il caso Amga non è una questione di partito o dell’opposizione, bensì di tutti i cittadini» ha sottolineato Paolo Perozzo (M5S) imputando al sindaco di aver dimostrato «insofferenza» nei confronti dell’assemblea di palazzo D’Aronco. Altrettanto arrabbiato Zanin: «Noi – ha scandito con particolare enfasi – per comprare 5 matite dobbiamo fare gara pubblica, dovete spiegarmi perché Honsell nello scuro di una stanza ha firmato la lettera d’intenti con Hera». Sempre Zanin, ieri mattina, nel corso dell’assemblea dei soci di Amga indetta su richiesta del Comune di Udine, ha votato contro la distribuzione di un milione di dividendi: «Questa scelta – ha fatto verbalizzare il sindaco di Talmassons – va contro le linee strategiche previste dalla delibera licenziata, nel 2010, dal consiglio comunale di Udine. A questo punto trovano conferma le voci che lo stesso Comune stia indebolendo la società, togliendole risorse, per poi affermare di essere costretto a venderla». Sempre Zanin ha fatto notare che prima di Udine anche Padova e Trieste hanno scelto di aggregarsi a Hera e «guarda caso l’allora sindaco di Padova è diventato ministro».

«Non possiamo mollare» ha avvertito Ioan assicurando che, nei prossimi giorni, il centrodestra continuerà a far sentire la sua voce contro l’aggregazione Amga-Hera. «Così – ha concluso il già candidato sindaco – si distruggono 160 anni di storia perché tanti ne ha l’Amga». Anche a detta di Riccardi l’opposizione e i cittadini hanno diritto di conoscere i termini dell’accordo soprattutto dopo le dimissioni dal Cda di Amga degli uomini nominati da Honsell.

Immediata la replica del capogruppo del Pd in consiglio comunale, Pierenrico Scalettaris, secondo il quale «tolti i politici di professione, alla manifestazione hanno partecipato poche persone. Se questo – ha concluso -, è il risultato del M5S e del centrodestra messi assieme il sindaco può stare tranquillo».