NO TAV: la regione prende posizione?

Traffici in calo sulla rete di Autovie

TRIESTE Dal giugno 2012 al giugno 2013 nella rete autostradale di Autovie Venete si sono percorsi 143 milioni di chilometri in meno rispetto allo stesso periodo precedente. La causa è la crisi economica, con effetti più pesanti sul traffico leggero che su quello pesante. Il giorno dopo l’approvazione in cda del bilancio (15,3 milioni di utile netto, fatturato di 163,6 milioni, margine operativo lordo di 72,7 milioni), la concessionaria rende noto il movimento alla base di quei dati. Il traffico leggero, da un esercizio all’altro, passa da 1.815.321.641 a 1.705.398.533 chilometri percorsi, un calo del 6,1% rispetto al 2011-12. Il traffico pesante (che rappresenta il 29% del totale) scende invece da 730.994.908 a 697.901.693, una perdita del 4,5%. Il totale dei chilometri percorsi nell’ultimo anno è dunque di 2.403.300.226, il 5,6% in meno dei precedenti 2.546.316.549. Sul bilancio di Autovie, che ha segnato un calo dell’utile netto di circa 7 milioni (sono venuti meno i dividendi della partecipazione in Serenissima), interviene intanto Gianfranco Moretton. L’ex consigliere del Pd parla di utile «esiguo», ipotizza «maggiori costi gestionali» e denuncia «nodi fondamentali da sciogliere: i rapporti con Friulia e l’eventuale mancata distribuzione dei dividendi». Secondo Moretton la holding «rischia di vedersi privata di importanti risorse necessarie a fronteggiare la propria mission e la necessità di remunerare le banche che a suo tempo intervennero con 120 milioni nell’aumento di capitale della finanziaria». Tra l’altro, prosegue Moretton, «la concessionaria si è assunta l’impegno di distribuire il 25% degli utili nonostante sia tenuta ad accantonarli interamente per rispettare il piano finanziario». Sempre sul fronte infrastrutture, ieri in Consiglio regionale, Debora Serracchiani ha infine ribadito la contrarietà al tracciato della Tav disegnato nel 2010 da Rfi. Rispondendo a un’interrogazione di Cristian Sergo (M5S), la presidente della Regione, rilanciando l’urgenza di sciogliere i colli di bottiglia, ha spiegato che «la modernizzazione del collegamento ferroviario non passa attraverso un progetto che presenta criticità e incongruenze». (m.b.)