ACQUA ED ELETTRODOTTI/ Riprende la lotta in Carnia

Il Gazzettino

 

Domenica 14 Marzo 2010

 

Elettrodotto, riparte la lotta

 

«Speravano che ci addormentassimo, invece siamo ancora qui, e venderemo cara la pelle». Renato Garibaldi di Carniainmovimento lo promette in apertura di serata, con lui oltre 400 persone politicamente trasversali che hanno preso d’assedio, molte delle quali imbufalite, soprattutto per gli aumenti delle bollette dell’acqua, la Sala della Comunità montana a Tolmezzo, di nuovo in campo come cinque anni fa, in difesa del futuro della Carnia, alle prese “tra scippi d’acqua ed ecomostri aerei”. Moderata dal giornalista Alberto Terasso ed introdotta dall’analisi “profetica” di Don Pierluigi Di Piazza, per il quale il movimento dovrà «sapersi tradurre ineludibilmente in politiche ed in politici nuovi per la Carnia», l’incontro ha visto lo sviscerarsi delle diverse questioni care ai cittadini montani.
«Ci troviamo qui per confermare la nostra resistenza – ha proseguito Garibaldi -; spacciano la Carnia nemica del Friuli e dell’occupazione, invece noi dimostreremo che vogliamo la difesa dei diritti naturali dei popoli, acqua, cibo, salute, libertà ed anche l’Austria per secoli ostile, oggi è in prima fila con noi grazie agli amici del Tirolo e della Carinzia». Adelvis Tibaldi, del Comitato Friuli Rurale che si sta opponendo all’elettrodotto aereo tra Redipuglia e Udine Ovest ha ripercorso la battaglia di questi mesi per far ragionare la Regione e le amministrazioni locali «non con bastonate ma con forti convincimenti» in merito all’interramento della linea, denunciando poi il rischio di un «progetto monopolistico che vuole costruire macrolinee in tutto il nordest» da contrastare con «un federalismo delle decisioni». A seguire Enore Picco, consigliere regionale della Lega Nord, che non curandosi dei colleghi di maggioranza che non vedono di buon grado le sue posizioni, ha annunciato che venerdì «è stata protocollata in Consiglio regionale una richiesta affinché l’elettrodotto carnico venga trattato come quello della Bassa friulana», segnalando poi «l’essersi vergognato di risiedere in Alto Friuli visto come sta venendo trattata la questione delle compensazioni sia per le infrastrutture energetiche sia per il progetto della centrale di Somplago».
Hannes Guggenberg del comitato carinziano Pro Gailtal ha confermato la vicinanza alla lotta carnica «per evitare che anche queste terre vengano riempite di tralicci come le nostre». Franceschino Barazzutti del Comitato per la difesa del bacino del Tagliamento si è scagliato ancora una volta contro «i foresti che stanno conquistando tutte le acque della montagna, tra concessioni di centraline, acque minerali e acquedotti» invitando i comuni a «ritornare ad una gestione in economia, l’unica via d’uscita per non finire sul mercato dei pescicani».