Tolmezzo sabato 30 marzo 2013: un’ottima esperienza di auto-organizzazione
Intervista a Massimo Passamani sulle vicende del carcere di Tolmezzo
Nonostante la pioggia persistente, il presidio annunciato si è regolarmente svolto e vi hanno partecipato circa una trentina di compagne e compagni, dopo aver effettuato, nel pomeriggio, un ulteriore volantinaggio, in centro a Tolmezzo. Si è trattato di un’ottima esperienza di autorganizzazione poiché si è saputo mettere in opera in poco tempo tutte le strutture necessarie per garantire la copertura alle persone, il generatore, l’impianto, la musica, il bere e il mangiare ed infine i fuochi artificiali, per tenere oltre tre ore di compagnia e di sensibilizzazione per detenuti del super carcere di Tolmezzo. L’inizio musicale è stato dedicato allo schietto antifascista Enzo Jannacci, deceduto il giorno prima, con canzoni come “Faceva il palo nella banda dell’ortica”, “Ho visto un Re”, poi la scaletta musicale si è caratterizzata con canti anarchici, Manu Chao, brani Punk, il Ballo della Digos, De Andrè, 99 Posse ed infine, autoironicamente, “la pioggia cade su di noi …”. Molti interventi al microfono e slogans, per denunciare ancora la situazione carceraria, gli abusi e i pestaggi (ricordata anche l’incredibile e criminale vicenda dell’assassinio di Aldrovandi) ed in particolare sputtanare l’operazione elicotteROS e il PG del Tribunale di Tomezzo, Giancarlo Buonocore, la cui operazione giudiziaria è perfino stata praticamente demolita dal Tribunale del Riesame. Da notare questa volta la presenza anche di un fotografo del Messaggero Veneto, ma per ora ancora nessuna notizia di stampa sull’iniziativa a parte il GR1 del sabato, che aveva dato notizia dello svolgimento del presidio.
infoaction reporter Paolo De Toni
PS. Niente notizie sul presidio da parte del MV che invece ha dedicato un’articolo con foto alla visita del Vescovo che ha celebrato la messa di Pasqua al carcere di Tolmezzo, la cosa, sinceramente, non sembra del tutto casuale.
PS2. Niente da fare neanche Jannacci si salva. D’istinto quando ho saputo della sua morte ho cercato qualcosa su youtube per il presidio di sabato 30. Jannacci anifascista, Jannacci dalla parte dei deboli… mi sembrava di “andare sul sicuro” ed invece … Non avrei mai sospettato che non fosse più ateo, ed invece addirittura scopro che dal 2008/2009 si era avvicinato non solo a “dio”, ma anche a comunione e liberazione, e aveva preso posizione anche contro la libertà di Eluana Englaro. Mah … forse la vecchiaia, forse la malattia , chissà … In ogni caso quello che ha prodotto resta e come tale è patrimonio di chi continua a percepire le cose in un modo che fa emergere che esite il potere, chi lo esercita e chi lo subisce, che esistono i luoghi comuni e che si può anche con i paradossi e l’ironia dare un contributo alla lotta per la libertà.
Paolo De Toni 3 aprile 2013
………………….
Precedenti presidi a Tolmezzo | 8 settembre 2012 | 24 novembre 2012 | 31 dicembre 2012 |