Dal Piccolo
12/02/13
Secco no al rigassificatore dalle sei società nautiche
MUGGIA Limitazioni sulla libera circolazione dei natanti, forte impatto ambientale e ricaduta negativa sulla qualità della vita dei cittadini. Con queste tre motivazioni le sei società nautiche di Muggia si sono riunite per esprimere unanimemente “parere assolutamente contrario” al progetto di realizzazione del rigassificatore di Zaule. I sodalizi che raccolgono ben oltre 1000 soci hanno dunque stilato un documento per accodarsi all’ampio partito del no all’impianto di rigassificazione. Il documento è stato firmato da Ladi Cociani (Circolo della Vela), Fabio Vascotto (Pullino), Roberto Sponza (Yacht Club Ps Rocco), Bruno Steffè (Marinaresca), Sergio Burlin (San Bartolomeo) e Gianni Macovez (Diportisti Muggia). Le società esprimono preoccupazioni legate in particolar modo agli aspetti ambientali tra cui si segnalano su tutti “i problemi legati alla circolazione delle acque marine utilizzate per il riscaldamento del gas liquefatto”. Inoltre “il prelievo e le modifiche sia chimiche che fisiche dell’acqua marina in un bacino ristretto dai limitati fondali e dalle modeste correnti, quale il Vallone di Muggia, si aggiungerebbero in forma massiccia agli inquinanti già esistenti: presenza di altri scarichi di acque industriali, civili, polveri di carbone e impianti di raffreddamento che utilizzano acqua di mare dalla Ferriera di Servola, scariche dei troppo pieni degli impianti di depurazione e trattamento acque reflue”. Le società poi hanno espresso preoccupazione poiché “l’impianto andrebbe a inserirsi tra altri impianti industriali a rischio di incidente rilevante e possibile effetto domino, con aree attigue di altissima densità abitativa”. Infine hanno evidenziato come “destinare la quasi totalità del Vallone di Muggia e più in generale del Golfo di Trieste a polo energetico farebbe decadere l’interesse da parte dei cittadini delle associazioni e anche degli imprenditori a investire sul settore sociale, turistico e dello sviluppo sostenibile del territorio, con una gravissima ricaduta sulla qualità della vita di tutta la cittadinanza”. (ri.to.)
05/02/13
Il sindaco Maricchio: no al rigassificatore
«Grado è contraria al rigassificatore». A seguito dell’interrogazione del pidiessino Giorgio Marin, il sindaco, Edoardo Maricchio (foto), ha confermato la contrarietà di questa amministrazione ad una qualsiasi ipotesi di realizzazione di rigassificatore sia nel golfo che a terra. È una delle notizie emerse in avvio della riunione consigliare di ieri, messe in luce dallo stesso Marin che ha voluto pure sapere quando verranno sistemate le lastre di marmo della passeggiata a mare divelte lo scorso anno da una forte mareggiata. La risposta è stata che il Comune attende l’arrivo, da parte della Protezione civile, del contributo di poco meno di 500mila euro, che servirà per questa operazione, ma anche per il ripascimento della spiaggia. Altro argomento di forte preoccupazione proposto da Marin è stato quello relativo alla chiusura delle piscine delle Terme marine che porta a notevoli danni agli utenti, ai pazienti dell’ex Ospizio Marino e ai lavoratori (ne ha parlato anche Tirelli, che ha evidenziato i danni all’immagine). Il primo cittadino ha spiegato che si è in attesa della perizia del professionista incaricato dalla Git per poi procedere immediatamente alla richiesta di nuova agibilità. «Ciò conferma – ha detto Maricchio – quanto sia necessario il Polo Termale». Della verifica della situazione dei cipressi in cimitero ne ha parlato, invece, Mauro Tognon di Liber@. Lo stesso, in considerazione del fatto che Dario Raugna si trova all’estero, ha annunciato che il ruolo di capogruppo di Liber@ passa a Fiorenzo Facchinetti.