Da Triesteallnews.it
Rigassificatore, Bevilacqua: «Chi dovrebbe chiedere i danni è la popolazione, non Gas Natural»
Tondo: sul rigassificatore ora ripartiamo da zero |
||||||||||||||||||||||||||
Il governatore in giunta non si schiera ma propone una giornata da dedicare all’ascolto del territorio. «Molti hanno cambiato idea…» | ||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||
di Silvio Maranzana «Tiriamo una riga sotto la questione rigassificatore e ripartiamo con il percorso ricognitivo». Lo ha detto il governatore Renzo Tondo nella comunicazione fatta ieri alla giunta regionale e lo ha ripetuto poco dopo, rispondendo alla domanda di un giornalista, alla conferenza stampa di fine anno nel palazzo di piazza Unità. «Promuoverò una giornata di ascolto e monitoraggio – ha annunciato – e inviterò tutti a esprimersi chiaramente per il sì oppure per il no.» Solo dieci giorni fa però, al convegno sul porto organizzato dal Piccolo, era stato molto più drastico affermando non di avervi tirato una riga sotto, ma di avervi messo «una pietra sopra». Tutto sembrerebbe esser tornato alla casella di partenza, ma per ripartire con le consultazioni. E potrebbe non essere nemmeno così vista la reazione stizzita di Gas Natural, che riportiamo nell’altra pagina, ma visto anche il timore di molti che ritengono puramente formale la riapertura del procedimento di Valutazione d’impatto ambientale annunciata dal competente ministero. Tanto che anche ieri un’autorevole voce all’interno della Regione affermava: «La giunta potrebbe a breve essere chiamata a votare la delibera per l’intesa con il governo per l’Autorizzazione unica». E il presidente della Regione da parte sua ancora una volta ha voluto prendere le distanze dalla Conferenza dei servizi in cui il dirigente regionale Pietro Giust che era affiancato dal collega Pierpaolo Gubertini ha dato il via libera all’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) sebbene sia il Comune che la Provincia (due dei tre soggetti chiamati a esprimersi, oltre alla Regione stessa) avessero espresso un parere negativo. Non solo, come del resto aveva già fatto, ha anche ribaltato la questione, chiamando in causa l’amministrazione precedente. «Questa giunta regionale – ha sottolineato Tondo – non ha fatto alcun atto amministrativo, né a favore né contro il rigassificatore, per una ragione molto semplice: la certificazione della strategicità dell’opera è venuta dalla giunta Illy e la delibera fu votata anche dall’attuale sindaco di Trieste ed ex assessore regionale Roberto Cosolini. Mi sono ritrovato con il percorso già iniziato sia dal punto di vista tecnico che delle “carte” – si è scusato il governatore – noi invece non abbiamo fatto alcun atto. A distanza di qualche anno vedo che il Comune ha cambiato idea, la Provincia è contraria, l’Autorità portuale si è pure schierata contro, ma soprattutto il ministro dell’Ambiente Clini ha richiesto una nuova Valutazione d’impatto ambientale». Così Tondo ha fatto il punto della situazione parlando “a braccio” ai colleghi assessori della giunta. Poi ne ha riferito anche nel corso della conferenza stampa. «Nella giunta di oggi – ha rivelato – mi sono impegnato a tirare una riga e a capire dove siamo, parlo nel senso del Governo. Siamo con il ministro Passera che è per il sì, oppure siamo con il ministro Clini che è per il no?» C’è la necessità dunque di rifare il punto della situazione con le amministrazioni locali anche se le posizioni sono piuttosto chiare. Formalmente per il no si sono espressi più di una volta sia il Comune di Trieste che la Provincia, che i Comuni minori a partire da quello di Muggia che è stato il primo a rivolgersi anche al Tar seguito dalla stessa amministrazione del capoluogo. Contrario anche il parere dell’Autorità portuale, vista soprattutto la crescita del traffico navale, la vicinanza con il terminale della Siot dove già l’anno prossimo dovrebbero arrivare ben cinquecento petroliere e le nuove infrastrutture portuali previste, in primis il terminal per i traghetti ro-ro all’ex Aquila. Il Comitato portuale dovrebbe esprimersi con un no che sembra piuttosto scontato nella seduta che dovrebbe essere convocata per il 3 gennaio. Alla fine dunque le promesse e le aperture che sono giunte dallo stesso Tondo anche se non è certo che possano realmente fermare l’iter autorizzativo. «Dopo la pausa natalizia – ha annunciato il governatore – promuoverò sul tema una giornata di ascolto e monitoraggio delle istituzioni. Inontrerò la città in tutte le sue ramificazioni e mi farò un’idea alla luce di di tutte queste consultazioni. Non si può imputare al presidente una scelta che viene “sballottata” di qua e di là. È per questo che chiamerò tutti a esprimersi chiaramente con un sì oppure con un no». La senatrice del Pd Tamara Blazina in una nota ha definito «ridicolo» il bisogno di Tondo di ascoltare il territorio. «Ha avuto cinque anni per raccogliere pareri e prendere decisioni – ha commentato – li ha impiegati per dire tutto e il contrario di tutto senza il coraggio di prendere una posizione chiara.»
SABATO, 22 DICEMBRE 2012
|