Dal Piccolo
GIOVEDÌ, 02 AGOSTO 2012
Tav, sì condizionato della Provincia «Servono altri studi»
di Gianpaolo Sarti «Trieste deve essere coinvolta nel Corridoio V», una linea ritenuta «strategica» e «fonte di sviluppo economico e sociale» per l’intero territorio regionale, a cominciare dal Porto. La delibera dalla Provincia, passata l’altra sera a maggioranza trasversale, di fatto promuove la Tav, ma non a occhi chiusi. Palazzo Galatti, che si è riunito per esprimere il proprio parere di Via per il progetto di Italferr sul’Alta velocità Venezia-Trieste, darà l’ultima parola dopo l’ottenimento di una serie di integrazioni. E’ necessario valutare a fondo i costi e i benefici dell’opera, gli studi di trasporto, energetici e di carattere tecnico-ambientale. Serve, in particolare, un’analisi accurata delle terra e delle rocce da scavo, delle cavità carsiche e delle vibrazioni. Hanno votato a favore della norma la presidente Poropat e la lista civica, il gruppo del Pd, l’Unione slovena, Giorgio Ret e Un’Altra Trieste (Francesco Cervesi). Contrari, invece, Sel e Fabio Longo (Idv), mentre si sono astenuti Lega Nord, Pdl, Lista Dipiazza e Majda Canziani dell’Idv. «E’ interesse della Provincia – sostiene in una nota congiunta il Pd – che l’opera venga fatta nel rispetto del territorio e quindi in accoglimento delle modifiche richieste dai Comuni». I democratici in Consiglio provinciale hanno anche ricordato che «la Provincia ha ribadito su più tavoli sia regionaliche nazionali, la carenza di infrastrutture ferroviarie idonee sia per quanto concerne i servizi di trasporto passeggeri, sia quelli relativi al trasporto delle merci. Ci sono alcune modifiche chieste dai Comuni– affermano i consiglieri Pd – che sebbene accolte per le vie brevi da Italferr e Rfi, non risultano ancora nel progetto. Siamo sicuri che se saranno inserite quelle variazioni a tutela del territorio – conclude il gruppo – il progetto potrà ottenere la luce verde che tutti noi auspichiamo per Trieste e per l’Europa». Il presidente del Consiglio provinciale Maurizio Vidali (Unione slovena) è soddisfatto: «Si deve tener conto del territorio carsico e della sua gente, già pesantemente colpita da altre opere in passato – è il commento – solo assieme ai Comuni si potrà trovare una soluzione alle criticità emerse». Pochi giorni fa il Consiglio comunale di Trieste aveva espresso parere favorevole al progetto Italferr per il tratto dell’alta velocità ferroviaria Venezia-Trieste, nell’ambito dell’iter sulla Valutazione di impatto ambientale. La maggioranza di centrosinistra comunale si era tuttavia divisa al momento del voto: i consiglieri di Sel e Federazione della Sinistra si erano opposti alla delibera dell’assessore all’Ambiente, Umberto Laureni. Il provvedimento era passato grazie ai 14 voti favorevoli della coalizione che sostiene il sindaco Cosolini, più il sì del consigliere del Fli Michele Lobianco e all’astensione del resto dell’opposizione, ad eccezione della Lista 5 Stelle che ha votato no