TAV: continua la farsa della Trieste-Divaccia

Da Il Piccolo del 04/07/12

Monito Ue sulla Tav: «Perso troppo tempo»

 

TRIESTE Sulla progettazione della Trieste-Divaccia, Roma e Lubiana hanno già perso anche troppo tempo. Serve quindi un deciso cambio di passo che consenta di accelerare l’iter e rispettare, questa volta in maniera rigorosa, la tabella di marcia fissata da Bruxelles. La stoccata, accompagnata da modi cordiali ma decisi, è arrivata dal commissario europeo e coordinatore del progetto prioritario Laurens Jan Brinkhorst. Nel giorno in cui il viceministro Mario Ciaccia e il sottosegretario sloveno alle Infrastrutture Igor Salamun annunciano la nascita del Geie, il Gruppo europeo di interesse economico per la realizzazione della tratta transfrontaliera dell’Alta velocità, e la ritrovata sintonia sulla strategicità dell’opera, Brinkhorst richiama tutti all’ordine: ulteriori ritardi e slittamenti, in futuro, non verranno più tollerati. «Ho constatato con soddisfazione l’impegno a portare avanti l’opera, espresso anche dall’esponente del governo sloveno – ha affermato il commissario -. Un impegno atteso da 4-5 anni. Un passo avanti indispensabile perchè la Commissione europea può agire solo per lubrificare i meccanismi, ma il funzionamento del motore dipendono dai due Stati». Meglio quindi rispettare i termini per non vedere andare in fumo i 28 milioni di euro già stanziati di Bruxelles per l’attività progettuale (cifra che corrisponde al 50% del costo complessivo) e l’atteso, seppur non ancora messo nero su bianco, cofinanziamento per la realizzazione vera e propria dell’opera: costo totale 1,3 miliardi di euro, di cui 283 milioni in carico alla Slovenia e la parte restante di competenza italiana. Stando ai buoni propositi annunciati ieri dai componenti dei due governi, tuttavia, il rischio di restare a secco non esiste più. «Andremo avanti con i tempi previsti – ha affermato il sottosegretario Igor Salamun -. I nostri Paesi hanno constatato che si tratta di un progetto di grande importanza». Quanto alla connessione con il porto di Capodistria e alla possibilità di veder realizzata anche la tratta Venezia-Trieste dell’Alta velocità, tanto Salamun quanto Ciaccia hanno tagliato corto. «Il progetto europeo – ha affermato il sottosegretario – va già nella direzione del collegamento tra gli scali di Trieste e Capodistria». «Più che in termini di singole tratte – ha chiarito il viceministro italiano – dobbiamo ragionare in termini di rete. L’Europa ci chiede di abbandonare il concetto di infrastruttura spot e di abbracciare una visione di sistema. In quest’ottica, il passaggio di un Corridoio porterà benefici a tutti i terminali intermodali presenti nelle aree limitrofe». Soddisfatto dell’intesa siglata a Trieste, città che ospiterà la sede operativa del Geie, anche l’assessore regionale Riccardo Riccardi. «La riunione di oggi (ieri ndr) ha compiuto passi avanti sulla strada delle realizzazione di un’opera strategica». Opera che prevede un tratto di 21 km – 12 in Italia, prevalentemente in galleria, 9 in Slovenia per lo più in superficie- . E il tracciato, rivisto un anno fa, ha voluto ricordare Riccardi, non attraverserà la Val Rosandra. (m.r.)