Notizie Flash/ Latisana
Messaggero Veneto SABATO, 13 FEBBRAIO 2010
Pagina 1 – Udine
Già scattati gli interrogatori
Ecco chi è coinvolto
Per i tredici indagati nell’inchiesta scattata in seguito al ritrovamento dei rifiuti ospedalieri a Latisana e quelli di amianto a Gorizia c’è una richiesta di incidente probatorio della procura. Con questa richiesta di perizia si analizzerà la natura dei rifiuti, come anticipo della prova processuale. Diversi degli indagati sono già stati interrogati dagli inquirenti. Nel mirino della magistratura quindi, oltre ai tre raggiunti ieri dalla misura cautelare, sono finiti Marcello Manias, 62 anni, di San Michele al Tagliamento, dipendente dell’Ass 5 Bassa friulana e responsabile del procedimento amministrativo; quindi il responsabile della Soc Tecnologie, investimenti e approvvigionamenti della stessa Ass, Fabio Spanghero, 48 anni, Gradisca d’Isonzo; la responsabile del servizio territoriale del dipartimento udinese dell’Arpa Fvg, Marta Plazzotta, 59 anni, di Udine; la collega dirigente biologa e responsabile del distretto Arpa della Bassa, Antonella Zanello, 47 anni, di Latisana. Gli altri indagati sono tutti veneti: Maria Marchesin, 51 anni, di Marcon, amministratore unico della Bruneco; Pietro Casarin, 64, di Zero Branco (Tv), presidente dell’omonima casa di spedizioni; Mario Finato, 50, Possagno, presidente della Finato a Cavaso del Tomba; Valerio Brino, 47, Mareno di Piave (Tv), amministratore della Biodue srl a Conegliano; Claudio Cadamuro, 51, Torre di Mosto (Ve), responsabile tecnico della discarica gestita dalla Biodue a Paderno del Grappa; infine Tiziano Conte, 59 anni, residente a Resana (Tv), manager della Chelab srl incaricata di analizzare i campioni dei rifiuti.
Messaggero Veneto 13 febbraio
Rifiuti ospedalieri sotterrati
tre arresti e tredici indagati
Traffico illecito: nel terriccio anche cateteri, flebo e siringhe. L’indagine era scattata in ottobre a Latisana (nella foto la discarica abusiva) e seguita dai carabinieri del Noe e dal pm Viviana Del Tedesco. Eseguite le misure cautelari: in cella un imprenditore veneto, ai domiciliari due friulani di una ditta di Palmanova
Messaggero Veneto 12 febbraio 2010
Farmaci smaltiti nel terreno
indagati 2 funzionari dell’Arpa
I medicinali interrati insieme a rifiuti ospedalieri. Scoperta una discarica illegale nel Trevigiano. L’indagine è iniziata dal rinvenimento di una discarica abusiva in un’area dell’ospedale civile di Latisana (nella foto). Il blitz dei carabinieri del comando tutela Nucleo Ecologico di Udine che stanno eseguendo arresti e perquisioni tra Friuli Venezia Giulia e Veneto
UDINE Una organizzazione per delinquere che disperdeva medicinali scaduti di ospedali in terreni è stata sgominata dai carabinieri del comando tutela Nucleo Ecologico di Udine, che sta eseguendo dalle prime ore di oggi provvedimenti restrittivi e perquisizioni tra Veneto e Friuli.
I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip di Udine Alessio Verni su richiesta del Pm Viviana Del Tedesco nell’ambito di una inchiesta su un traffico illecito di rifiuti, falsità documentale e truffa ai danni della pubblica amministrazione. Tra gli indagati figurano due funzionari dell’Arpa di Udine. L’operazione vede impegnati i carabinieri del gruppo tutela dell’ambiente di Treviso (Noe di Udine, Treviso e Venezia), con il supporto dei militari dell’arma dei comandi provinciali di Udine, Venezia e Treviso, che stanno sequestrando varie società e una decine di mezzi per il trasporto dei rifiuti.
L’indagine, denominata ‘Parking Wastè, è iniziata dal rinvenimento di una discarica abusiva di rifiuti speciali ospedalieri in un’area da adibire a parcheggio di pertinenza dell’ospedale civile di Latisana (Udine). Gli accertamenti dei militari del Noe di Udine, che si sono serviti di intercettazioni telefoniche e strumentazione tecnica, hanno permesso di scoprire l’esistenza di un sodalizio criminoso che aveva smaltito circa 600 mila chili di rifiuti speciali costituiti da terreno frammisto a rifiuti ospedalieri, sotterrati in una discarica di inerti della provincia di Treviso.
Contemporaneamente i carabinieri hanno accertato anche una illecita gestione di rifiuti provenienti dalla bonifica di un deposito di carburante di Gorizia. Rifiuti di amianto frammisto a terreno sono stati scaricati illecitamente presso un centro di stoccaggio nella provincia di Trento, per essere poi inviati per il definitivo smaltimento presso impianti tedeschi. Gli indagati sono accusati di avere costituito una associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti.