No Tav News
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Ma di cosa parlano questi imbecilli?? Nello stesso giorno le stupidaggini sul TAV della Commissione Europea e la debacle di Riccardi sui pendolari.
Non è ora di aprire gli occhi?
E’ inutile e patetico perdere tempo dietro i politici, la commissione europea, la regione, i tavoli tecnici: bisogna organizzare la lotta!
Riccardi corre ai ripari!
MV MERCOLEDÌ, 21 MARZO 2012 Pagina 21 – Cronache
Regione: presto un accordo con Trenitalia
Positivo il primo contatto con l’Ad Moretti. Intanto le rappresentanze sindacali chiedono un incontro
«Ho sentito Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, al telefono e conto di risolvere con lui i problemi nell’incontro del 2 aprile». Lo ha detto ieri l’assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, a margine del consiglio regionale, commentando le polemiche su disservizi e ritardi sulla rete ferroviaria. L’intervento è giunto all’indomani del vertice fra Regione e Comitati pendolari cui Trenitalia non ha ritenuto di presentarsi. «Moretti, nel colloquio, – ha aggiunto Riccardi – mi è sembrato pronto a dare quelle risposte che ho chiesto da tempo. Risposte non legate agli interventi strutturali, legati al rinnovo del parco rotabile, ma piuttosto a quelli più puntuali legati alla condizione di crisi che è avvenuta negli ultimi mesi. Ora – ha aggiunto l’assessore – dobbiamo verificare quali iniziative Trenitalia è pronta a mettere in campo per garantire quella qualità del servizio che in questi mesi è mancata. In alternativa, bisognerebbe immaginare soluzioni diverse, ovvero gare europee. Ma preciso che non metteremmo in gara delle cose che si fanno ogni giorno, perchè, mettere a gara il servizio ferroviario non è così semplice. Perciò abbiamo attivato tutte le procedure per il rinnovo del contratto, e spero di arrivare al rinnovo del parco rotabile». A chiedere un incontro “urgentissimo” con Riccardi sulla situazione del trasporto ferroviario regionale sono state ieri le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporti. Sul tavolo ci sono i problemi e le criticità emersi nelle ultime settimane, «ma anche – sottolinea la segretaria della Fit Cisl Fvg, Lilli Bigoni – il crescente timore che una paventata scelta, da parte della Regione, di non prorogare il Contratto di servizio con il gruppo Ferrovie dello Stato, finirebbe per penalizzare gravemente sia l’utenza della regione, sia il personale del Comparto ferroviario». Un’istanza che Riccardi ha subito accolto facendo sapere di essere «pronto a vedere i sindacati» in merito alla situazione delle ferrovie in regione. Da parte sua il capogruppo del Pd in Regione, Gianfranco Moretton riferendosi alla vicenda Trenitalia afferma: «L’assessore Riccardi minaccia Trenitalia, senza avere neppure in mano un’arma efficace e, prontamente, viene sbeffeggiato dalla Società di trasporto nazionale. C’è da chiedersi per quale ragione Riccardi assuma tale comportamento». Qualunque sia, «ora tutti i nodi sono venuti al pettine, mettendo in luce che l’unico risultato prodotto da Riccardi è stato di prorogare a Trenitalia, perdendo prezioso tempo per attivare la gara d’appalto che consenta di dare ai cittadini un servizio di trasporto ferroviario adeguato alle attese» conclude Moretton.
Messaggero Veneto MARTEDÌ, 20 MARZO 2012 Pagina 13 – Regione
L’Ue: subito la Tav fino a Trieste e porto collegato con Capodistria
Il presidente della Commissione Trasporti del Parlamento europeo, Brian Simpson, in visita in Fvg «Alta velocità opera essenziale per il Paese. Il Governo decida subito per l’interesse nazionale»
Corazza (Idv): il commissario Tav non può essere anche nella Via
Alessandro Corazza, capogruppo dell’Idv in Consiglio regionale, in un’interrogazione, ha chiesto alla Giunta «se intenda rimanere immobile di fronte all’acclarata situazione di conflitto di interesse che riguarda Bortolo Mainardi», contemporaneamente commissario per la Tav Venezia-Trieste e componente della commissione Via (valutazione impatto ambientale). «La vicenda è quella che riguarda l’asse ferroviario Venezia-Trieste, un’opera i cui costi si stimano in circa 7,4 miliardi e il cui impatto ambientale preoccupa non poco le associazioni ambientaliste e la cittadinanza attiva. La sua progettazione e costruzione sono a cura di Rfi SpA. È previsto che la linea sarà lunga 155 chilometri». «Elementari criteri di ragionevolezza e di correttezza giuridico-amministrativa – ha dichiarato Corazza – impongono che i due ruoli di cui è investito Mainardi non debbano mai essere ricoperti dalla stessa persona, che altrimenti assumerebbe il ruolo di »giudice« sulla compatibilità ambientale delle opere che deve realizzare. Ci auspichiamo che la Regione prenda una chiara posizione prima che sia troppo tardi, non capendo il motivo del silenzio fin qui prodotto sulla vicenda», ha concluso. (b.p.)
TRIESTE Strasburgo spinge l’Italia ad accelerare sulla Tav e include senza mezze parole il Friuli Venezia Giulia tra gli assi prioritari per l’Europa. Il primo giorno della visita italiana della Commissione Trasporti dell’europarlamento va in archivio con un monito all’Italia sulle opere da realizzare e un segnale di apertura alla «piattaforma logistica Friuli Venezia Giulia». Il presidente della Commissione, l’inglese Brian Simpson ha definito «essenziale» la Tav, invitando il Governo a «decidere per l’interesse nazionale». Di fatto, le parole del numero uno della Commissione hanno riecheggiato quelle del primo ministro, Mario Monti. Il presidente del Consiglio aveva richiamato l’esigenza di «fare un passo in avanti ed eseguire l’opera». «Chiaramente – ha dichiarato Simpson – in democrazia si deve ascoltare il dissenso, ma alla fine il Governo deve decidere per quello che pensa sia l’interesse nazionale». Le parole di Simpson, diplomatiche ma decise, lasciano intravedere un avvertimento all’Italia. La Commissione Trasporti ha infatti un ruolo decisivo: può modificare i tracciati e incidere anche sui finanziamenti comunitari alle opere. Per la Tav l’Italia ha ricevuto risorse europee e deve essere in grado di spenderle. Simpson è stato accolto ieri a Trieste dalle autorità regionali e locali. «Rappresentate una “croce” nel sistema europeo dei trasporti», ha detto il presidente al numero uno della giunta regionale, Renzo Tondo. Dopo l’inserimento del Corridoio Baltico-Adriatico tra i progetti prioritari, la piattaforma-Friuli Venezia Giulia è di fatto al centro dell’Europa. Non è un caso che la prima questione posta a Simpson dall’assessore ai Trasporti, Riccardo Riccardi, sia stata proprio la necessità di confermare in sede parlamentare la centralità del corridoio. Ma Simpson si è spinto oltre. Partendo dal suo viaggio per arrivare in regione, via rotaia: «Il treno va veloce fino a Venezia, poi è più lento», ha notato. L’alta velocità – ha garantito – dovrà arrivare fino al confine più orientale d’Italia. «Trieste – ha detto Simspon – è un porto e una città principale e quindi deve essere parte della rete». Del resto, per Simpson, l’alta velocità non sarà «la risposta a tutto», ma è «un elemento importante per la rigenerazione economica e l’inclusione sociale. Tutte le città principali devono essere collegate dall’alta velocità, e poi ci deve essere un sistema locale ramificato, e non una rete locale- spazzatura». Sul fronte dei porti, l’esponente di Strasburgo è tornato a parlare del collegamento Trieste- Capodistria, rivelando che ora la parte slovena «è interessata a parlare con l’Italia per farlo, perché vedono il collegamento come un modo per far parte del Baltico-Adriatico». «Da Trieste parte un messaggio chiaro e condiviso di volontà politico-territoriale in favore delle infrastrutture strategiche di trasporto a servizio del Triveneto ma anche della Lombardia e dell’Emilia Romagna», ha commentato l’europarlamentare Debora Serracchiani (Pd). Beniamino Pagliaro
MARTEDÌ, 20 MARZO 2012 Pagina 13 – Regione
I «No Tav» consegnano un dossier
RONCHI DEI LEGIONARI Presidio dei «No Tav» friulani e isontini all’aeroporto di Ronchi dei Legionari, in occasione della visita della delegazione Ue Trasporti. Una ventina di militanti, assieme al consigliere regionale, Roberto Antonaz, al segretario di Rc, Cristian Franzil e all’ex senatore Spetic hanno consegnato agli europarlamentari un dossier fatto di articoli che descrivono «lo stato pietoso» in cui si trovano i servizi ferroviari della Regione Fvg. «Linee sottoutilizzate – attacca il portavoce, Giancarlo Pastorutti –, soppressioni continue di corse con rimpallo di responsabilità tra la dirigenza del servizio e il personale; treni sporchi e vecchi, servizi nelle stazioni chiusi. Per le merci la situazione non è migliore vista la quasi inattività dello scalo di Cervignano ed esclusi alcuni servizi verso il centro Europa che beneficiano di fondi regionali. Parlando dei collegamenti internazionali ricordiamo il taglio del collegamento per Budapest, un solo collegamento con Lubiana e l’ incresciosa situazione verso l’Austria che costringe i passeggeri a trasbordare a Villacco su pulman per andare a Venezia, non utilizzando la tratta di recente costruzione della Pontebbana. A tutto ciò – continua – si aggiungono le dichiarazioni dell’ad di Rfi Moretti: nella nostra Regione non c’è bacino di traffico sufficiente ad ammortizzare i costi di gestione e che le linee sono sottoutilizzate: lo studio di Golliani dimostra che solo con pochi accorgimenti si aumenterebbe significativamente l’offerta trasportistica. Hanno coraggio i nostri euro parlamentari e i amministratori regionali a parlare di Corridoi ferroviari Av/Ac, piattaforme logistiche, e chiedere finanziamenti Ue quando c’è l’incapacità di far funzionare l’esistente nascondendo lo smantellamento della rete ferroviaria tradizionale a favore della Tav – Tac». Francesca Artico
MV MARTEDÌ, 20 MARZO 2012 Pagina 23 – Cronache
Trenitalia diserta e Riccardi: garanzie o faremo la gara
Il gestore non si presenta al vertice con Regione e pendolari Il 2 aprile incontro con l’ad Moretti per cercare la soluzione
di Alessandra Ceschia Tutti intorno a un tavolo, Regione e Coordinamento pendolari, per cercare di risolvere i problemi legati al trasporto ferroviario. Tutti, eccetto Trenitalia, ovvero chi doveva dare risposte. È andata così ieri, nel corso di un incontro in cui la delusione ha prevalso fra gli otto rappresentanti dei pendolari e lo stesso assessore regionale ai trasporti Riccardo Riccardi che ha commentato: «Non ha senso arrivare a un inutile braccio di ferro. Il 2 aprile – ha aggiunto – incontrerò l’amministratore delegato Mauro Moretti e mi auguro che in quell’occasione si arrivi a un chiarimento, mi aspetto che mi vengano date garanzie per la qualità del servizio ponendo fine ai disagi che si sono manifestati negli ultimi tempi, altrimenti significa che bisognerà in qualche modo dare seguito alla gara per individuare nuovo partner. Lavoreremo per trovare soluzione – assicura Riccardi – lo si è fatto per trovare nuovi treni e lo si farà per individuare strumenti utili a dare garanzie servizio migliore». Quanto al coordinamento dei pendolari, nel corso dell’incontro è stato illustrato il documento congiunto stilato dai rappresentanti che proponevano il ricorso alla gara europea, la pianificazione e la riorganizzazione del servizio ferroviario, il bonus sconto per un milione di euro, oltre al coinvolgimento di Rfi e una serie di impegni, dalla riapertura dei bagni alla riqualificazione delle pensiline, dal ripristino delle panchine all’informazione a bordo treno. «Richieste – ha spiegato Giorgio Picco – cui solo Trenitalia poteva dare una risposta –. Abbiamo fatto presente la situazione che ha visto i disservizi crescere vertiginosamente. Agli inizi febbraio ci erano state date garanzie che il servizio sarebbe stato ripristinato, invece ritardi e cancellazioni si sono sommati e non si è tenuto fede agli impegni. A questo punto auspichiamo che Moretti prenda in mano la situazione auspicando che voglia intervenire in maniera decisa ed efficace» ha concluso Picco. «Il fatto che Trenitalia non sia presentata – ha commentato Simone Sesta del Coordinamento– è un’enorme scortesia sia verso l’istituzione Regione che non si è mai negata al confronto, sia nei nostri riguardi poichè non è venuta ad ascoltare le nostre istanze. Con la Regione c’è unità di intenti, l’assessore ha recepito le nostre istanze riservandosi di verificarne termini e margini di fattibilità». Trenitalia dal canto suo ha fatto pervenire una nota. «In merito alle recenti notizie sulla volontà della Regione di non procedere al rinnovo del contratto per la gestione del trasporto ferroviario regionale, la società di trasporto del Gruppo Fs italiane ricorda che tale contratto è già scaduto lo scorso 31 dicembre 2011 e che pertanto non può effettuare ulteriori investimenti sul servizio. Trenitalia sta quindi operando in regime di continuità. Le attuali disposizioni di legge impongono alle Regioni alla scadenza dei contratti con Trenitalia di procedere a gara pubblica per individuare la società alla quale affidare il servizio» si legge nel documento In realtà, ha fatto sapere Riccardi, «il contratto di servizio stabilisce che la durata contrattuale può avere una proroga di tre anni, purchè la richiesta venga attivata 12 mesi prima della scadenza. La nostra, risale al dicembre 2010 e ci consente una proroga fino al 2014. Posto che salvare il trasporto su rotaia è per noi un punto fermo – ha concluso Riccardi – è anche vero che conoscendo i problemi concreti vogliamo che Trenitalia ci dimostri di volerli risolvere». Per Andrea Palese del Coordinamento «la defezione dell’azienda all’incontro già dice tutto. Vogliamo continuare a tenere aperto questo tavolo – ha chiarito – a questo punto è Roma a doverci dire se Trenitalia è ancora interessata a fare servizio di trasporto regionale in Friuli Venezia Giulia».