NORDEST/ Ferrovie allo sbando, Riccardi, Tondo e Zaia anche

Messaggero Veneto 17 marzo 2012

 

Patto Fvg-Veneto contro Trenitalia

di Beniamino Pagliaro

Zaia e Tondo d’accordo: i territori devono essere uniti nel pretendere servizi all’altezza

 

TRIESTE. Il Friuli Venezia Giulia arruola il Veneto per la «partita» del contratto con Trenitalia. Il giorno dopo lo stop al rinnovo del servizio da parte della giunta regionale, Renzo Tondo trova un alleato in Luca Zaia. A Trieste, al vertice dell’Euroregione, si parla del nuovo soggetto giuridico per cooperare meglio.

E il primo esempio di azione comune potrebbe arrivare proprio in materia ferroviaria. Il contesto in cui Friuli Venezia Giulia e Veneto operano non è così differente: entrambe le giunte regionali sono insoddisfatte del comportamento di Trenitalia, e giovedì in giunta l’assessore ai Trasporti, Riccardo Riccardi, ha ufficializzato il congelamento al rinnovo del contratto da 38,1 milioni.

Quali sono le prospettive? In Emilia Romagna, dove la situazione non è migliore, la giunta ha annunciato a fine febbraio una gara europea per i servizi regionali. L’obiettivo è quello di attrarre nuove imprese, anche straniere, interessate a occuparsi del trasporto pubblico locale in modo più efficiente. E tra Trieste e Udine? C’è chi aspira, con qualche idea di restaurazione austroungarica, al ritorno delle ferrovie austriache o tedesche. Ieri il consigliere regionale del Pdl, Maurizio Bucci garantiva che «se Trenitalia ci snobba sono interessate le ferrovie di Austria e Germania».

Il discorso è decisamente più complesso: la società del trasporto merci controllata dalle Ferrovie austriache ha iniziato, a gennaio, a collegare il porto di Trieste con il Centro Europa. Ma sul trasporto passeggeri, al momento, non si è registrato un particolare interesse. In Friuli Venezia Giulia, nei primi due mesi dell’anno, si sono registrate ben 537 soppressioni, ben oltre il limite di tolleranza previsto dal contratto.

E in Veneto? «Il servizio non cambia certo oltre il confine regionale», spiega Zaia. «Quella del trasporto pubblico locale è una partita irrisolta. Siamo sempre più convinti – ha continuato – che i territori debbano essere uniti anche nella partita con Trenitalia». «La massa critica vale per tutto – ha aggiunto Tondo – anche per Trenitalia». La soluzione è ancora lontana, ma una collaborazione tra le due regioni è un’ipotesi di lavoro. Ovviamente, la posizione di Zaia e dell’assessore Riccardi sulle liberalizzazioni nel mercato ferroviario è praticamente uguale.

Così perfino il governatore leghista riesce ad appoggiare il Governo sull’intenzione di liberalizzare il trasporto pubblico locale. «Fanno bene – ha detto ieri –, è un comparto in cui abbiamo qualche problema». Il fronte della protesta dei pendolari del Friuli Venezia Giulia si è intanto dato un nuovo appuntamento. I cittadini si troveranno oggi a Udine nella sede dela Regione, per illustrare i risultati dei sondaggi effettuati recentemente a bordo treno. A Trieste, ieri, si è parlato anche della tratta a Nord Est della Tav. Per il tracciato della Venezia-Trieste si è sempre in attesa della decisione del Veneto, ma Zaia ha rivendicato la necessità di valutare una terza ipotesi di percorso. Dopo il tracciato litoraneo, inizialmente sostenuto da Zaia, e quello parallelo alla A4, ora il presidente del Veneto ha citato «il progetto complanare alla ferrovia».