Carnia/ Ancora contro l’elettrodotto

Dal Messaggero Veneto 15 marzo 2012 —   pagina 29   sezione: Nazionale

 

Elettrodotto, un ricorso contro il nuovo piano

di Domenico Pecile UDINE Un errore formale: un indirizzo sbagliato. A individuarlo, nell’avviso pubblico di Alpe Adria Energia spa relativo alle integrazioni sul progetto dell’elettrodotto aereo Somplago-Würmlach, è stato Aldevis Tibaldi, presidente del Comitato per la vita del Friuli rurale (alcune centinaia di aderenti) nato nel 2007 per contrastare il progetto dell’elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest. E ha pensato che in questo, come in molti altri casi, la forma è sostanza. Da qui la decisione: ha scritto ai Ministeri dell’Ambiente, dei Beni e attività culturali, a quello per lo Sviluppo, alla Regione Friuli Venezia Giulia e ai Comuni interessati all’avviso pubblico, chiedendo «la nullità della procedura»: in breve, l’annullamento del bando in questione. I fatti. Lo scorso 8 marzo sulle pagine del nostro giornale e su quelle de La Repubblica è comparso un avviso pubblico con il quale Alpe Adria Energia spa richiedeva al ministero dell’Ambiente di pronunciarsi su un’ulteriore compatibilità ambientale del progetto dell’elettrodotto aereo in questione, invitando nel contempo a presentare entro 60 giorni le osservazioni. Il parere in questione riguardava soltanto un tratto del Comune di Paluzza, uno degli locali (assieme a Sutrio, Cercivento, Zuglio) contrario alla infrastruttura che costerà 35 milioni di euro e che sarà lunga 44 chilometri (previsti ottanta nuovi tralicci). Deciso, dunque, a consultare gli elaborati «in nome e per conto del Comitato per la vita del Friuli Rurale», Aldevis Tibaldi si è recato, lo scorso 12 marzo, all’indirizzo indicato nell’avviso pubblico a Udine, «ovvero al civico 16 di via Piave, dove ha dovuto prendere atto che trattavasi della sede della Prefettura del capoluogo friulano e che, su dichiarazione del piantone di pubblica sicurezza, quell’edificio nulla aveva a che vedere con la Provincia di Udine e tanto meno con alcuna osservazione» (come erroneamente indicato nell’avviso medesimo). Da qui la decisione del presidente del Comitato di chiedere l’annullamento di quell’avviso. Scrive infatti Tibaldi a Ministeri, Regione e Comuni per motivare la sua richiesta: «Impedita la consultazione ai sensi di legge e, conseguentemente, la possibilità di emettere ogni possibile osservazione entro 60 giorni dalla presentazione delle suddette integrazioni, lo scrivente diffida tutti i Ministeri in epigrafe a dichiarare pubblicamente la nullità della procedura, quale è stata annunciata dalla Società proponente (Alpe Adria Energia spa, ndr), per violazione al diritto al contraddittorio e al contempo chiede a codesti spettabili Ministeri di assumere ogni iniziativa necessaria a far sanzionare l’eventuale falso ideologico qui esposto e, con esso, ogni eventuale riconosciuta complicità».
dal Messaggero Veneto del 09 marzo 2012 —   sezione: UDINE

Elettrodotto, nuovo piano
Ma la protesta va avanti

Paluzza, Alpe Adria Energia chiede al Ministero di vagliare un’altra integrazione. Il sindaco Elia Viezzi: ci chiedono un parere, ma la nostra contrarietà non cambia

di Domenico Pecile

PALUZZA. Alpe Adria Energie spa ha richiesto al Ministero dell’ambiente di pronunciarsi su una ulteriore compatibilità ambientale del progetto di elettrodotto aereo Somplago-Würmlach in Austria sul tratto di 4.5 km della zona di protezione speciale (Zps) Alpi Carniche. Il parere in questione riguarda soltanto un tratto del Comune di Paluzza, uno degli enti locali (assieme a Sutrio, Cercivento, Zuglio; favorevoli Tolmezzo e Cavazzo) contrario alla realizzazione dell’infrastruttura da 35 milioni.

La nuova integrazione al progetto (60 i giorni a disposizione per chiunque voglia fornire le proprie osservazioni) non pare destinata a spostare di un millimetro la contrarietà dei Comuni che già, con diverse delibere, hanno bocciato il progetto. Anche perché – dicono i sindaci interessati – il progetto è stato rimaneggiato più e più volte con diversi cambiamenti del tracciato con integrazioni volontarie trasmesse dalla società proponente. «Sinceramente – dichiara il sindaco di Paluzza, Elia Viezzi – con tutte queste integrazioni risulta molto difficile capire quali sia il tracciato definitivo. Ma pare che ci si stia muovendo su un tracciato tutto aereo, mentre era spuntata l’ipotesi di un possibile interramento dell’ultimo tratto: quello che da Cleulis di Paluzza arriva fino alla zona di Zps».

Le nuovi integrazioni contengono lo “studio della presenza di fauna di interesse comunitario. Aggiornamento dei dati rilevati nel 2010 per il tratto ricompreso nella Zps Alpi Carniche interessato dal progetto dell’elettrodotto aereo e relativa integrazione delle vinca (valutazione di incidenza”, a firma del dr Stefano Filacorda del Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università degli studi di Udine. Lo studio conclude come segue: «In considerazione di quanto descritto e rilevato e di alcuni specifici parametri indicati…, il progetto di elettrodotto, sulla base dei dati rilevati e qui presentati, non esercita un’incidenza negativa sullo stato di conservazione delle popolazioni di specie di uccelli presenti all’interno della Zps Alpi Carniche. In relazione alla presenza di mammiferi di interesse comunitario, queste specie non sono state segnalate e comunque la natura dell’impianto non comporta incidenze negative».

«Questo parere – è la replica del sindaco di Paluzza – non modifica il nostro giudizio assolutamente negativo sull’opera. Anche perché si continua a prendere decisioni unilaterali senza mai concertare le scelte con il territorio e i suoi rappresentanti istituzionali. Noi continuiamo a ritenere che l’impatto ambientale dell’elettrodotto sarebbe davvero molto negativo».