da Il Piccolo del 6 gennaio 2012
Rigassificatore, anche la Slovenia va al Tar
Il governo ha depositato un ricorso in adesione ai quattro già pendenti al tribunale del Lazio
La battaglia di chi non vuole il rigassificatore nella baia di Muggia trova un appoggio concreto nell’alleato forte: la Slovenia. Il governo (precedente) del vicino Stato, fiero oppositore dei progetti di Gas natural, ha depositato al Tar del Lazio un ricorso di adesione a quelli già inoltrati dai Comuni di Muggia e di San Dorligo, da Wwf con Legambiente, da Greenaction e Comune di Capodistria. Con quello di Lubiana i ricorsi salgono a 5. Benché i primi incartamenti siano datati 2009, non è stata ancora fissata la data del dibattimento.
«Per cose come l’impatto ambientale non ci sono limiti all’esercizio della giurisdizione da parte di soggetti che lamentino un pregiudizio derivante da iniziative assunte oltre i confini – afferma l’avvocato Francesco Longo di Pordenone che assiste Muggia e San Dorligo -, c’è una vasta giurisprudenza in Europa».
Il governo di Lubiana si è affidato all’avvocato triestino Peter Mocnik, segretario dell’Unione slovena. «Ho avuto l’incarico di depositare al Tar del Lazio un intervento di adesione ai ricorsi già pendenti dal direttore generale del governo sloveno – afferma Mocnik -, cosa avvenuta a ottobre ma che non si voleva fosse divulgata». Il ricorso specifica che i pareri contrari spediti a Roma da Lubiana non sono stati tenuti in considerazione. Si citano pericoli per l’ambiente, errata documentazione per l’ottenimento della Valutazione d’impatto ambientale, incompatibilità di un rigassificatore in zone portuali.
«È la penultima carta – avverte Mocnick -, poi la Slovenia potrebbe rivolgersi a Bruxelles e alla Corte del Lussemburgo, in questo caso per violazione di norme comunitarie».