Aggiornamento del 28/12
Anche durante il periodo festivo
Occupytrieste non va in vacanza e fra assemblee e cene di finanziamento è nato anche il nuovo sito internet che va
ad affiancare gli altri strumenti di comunicazione del movimento.
Aggiornamento del 21/12
Nonostante la totale censura dei media rispetto alla giornata di sabato Occupytrieste non demorde ma anzi rilancia dando un nuovo appuntamento per Venerdì 23 alle 17.00 per un nuovo Cacerolazo itinerante per le vie della città. Appuntamento al B.u.so. in via del Sale in Cavana.
Un blitz che ha innervosito molto i questurini. Ieri invece per tutta la giornata la polizia ha bloccato qualsiasi tentativo di occupazione a Trieste, blindando di fatto l’intera città. Alla sera 300 persone incazzate ma anche con la voglia di far festa, si sono ritrovate in Piazza Unità per urlare che la città è nostra e ci appartiene, e non sarà qualche decina di sbirri a impedirci di viverla. Con una cassa montata su un carrello da supermercato e un microfono si è dato vita a un concerto che ha visto alternarsi un artista locale e gli Assalti Frontali. Dopo un paio d’ore, per movimentare un po’ la situazione, tutti si sono diretti verso la Questura, in una street parade spontanea e festante. Risultato: traffico bloccato e sbirri in completa confusione. dopo un po’ di giretti in centro e dopo essersi fermato di fronte alla ex banca dove l’11 novembre scorso la polizia aveva caricato impedendone l’occupazione e mandando due persone all’ospedale, il corteo è tornato in Piazza Unità per concludere in bellezza il concerto. Nel pomeriggio si è svolto anche il corteo per ricordare Samb e Diop. |
Aggiornamento del 16/12
Dopo lo sgombero di ieri (leggi qui la rassegna stampa) Occupytrieste ha diffuso un comunicato, e dopo un’assemblea il movimento ha deciso di scendere in piazza. Appuntamento oggi alle 17.00 in v.Del Sale (p.Cavana) davanti al Buso per un Cacerolazo itinerante. La lotta continua.
Leggi qui il comunicato di solidarietà di Iniziativa Libertaria di Pordenone
Aggiornamento del 15/12
All’alba di oggi varie decine fra poliziotti, carabinieri e digos hanno sgomberato lo stabile occupato sabato dal movimento di Occupytrieste.
La 20ina di compagni/e che era all’interno è stata identificata.
Ai vari solidali accorsi non è stato permesso di aiutare gli occupanti a portare via i vari attrezzi ed effetti personali.
Non si sgomberano le idee! Seguiranno info. Occupytrieste.
Aggiornamento del 14/12
In mattinata di ieri è stato srotolato un lungo drappo nero sulla facciata del palazzo in segno di lutto per il ragazzo morto lunedì. Anche per oggi è prevista un’assemblea in cui si parlerà anche di questa tragedia. Per venerdì è prevista un’assemblea cittadina e una festa di finanziamento. I lavori e l’occupazione continuano. Occupytrieste.
Aggiornamento del 13/12
Anche ieri i lavori sono proseguiti nonostante la forte pioggia e il vento. Ogni tanto la Digos fa capolino fuori dall’entrata identificando persone a caso che entrano o escono tentando di intimidirli dicendo che entrare nell’occupazione costituisce reato (cosa falsa e lo sanno); in ogni caso al momento non è stato ordinato lo sgombero. Ieri mattina una piccola delegazione degli occupanti è intervenuta al presidio della Fiom in p.Unità, mentre la sera si è tenuta un’affollata assemblea per decidere il da farsi nei prossimi giorni. Si parlato molto anche del ragazzo morto ieri al Palatrieste mentre montava il palco per un concerto. E si avvicina la data del 17 in cui suoneranno gli Assalti Frontali. L’occupazione continua, segui le news su Occupytrieste
Aggiornamento dell’ 11/12
I lavori proseguono senza sosta…
La situazione è molto tranquilla, i solidali continuano ad entrare ed uscire e portare ciò che serve per i lavori e beni di prima necessità.
Stasera aperitivo dentro lo stabile, in via Ottaviano Augusto 20/C
E’ stata issata una bandiera NO TAV alla facciata dell’edificio
10/12/2011
Oggi nel primo pomeriggio Occupytrieste ha liberato un intero edificio ancora in costruzione e abbandonato in zona Rive. In questo momento decine di persone stanno lavorando per renderlo agibile e abitabile. La Digos sta controllando i documenti a chiunque si avvicina, nel vano tentativo di intimidire i ragazzi più giovani.L’edificio, di ben tre piani, è in stato di abbandono da 6 anni.
Tornano gli Indignati: occupata la sede di Era
Blitz in Campo Marzio di un centinaio di giovani dimostranti guidati da Tornatore «È il palazzo simbolo della mala gestione. Da qui non ce ne andiamo»
di Corrado Barbacini
Blitz di Occupy ieri pomeriggio. Un centinaio di dimostranti ha preso possesso dell’ex Meccanografico di Campo Marzio. Sulle facciate sono stati stesi numerosi striscioni.
«Questo palazzo è un esempio concreto di come una ricchezza si sia persa tra i rivoli del malagestione e dello sperpero», ha detto Luca Tornatore, uno dei portavoce del movimento. Un altro giovane ha aggiunto: «Ci sistemeremo qui. Costruiremo muretti e chiuderemo i varchi delle finestre. Perché questa struttura è di tutti. Il concetto è di uno spazio raggiungibile da tutti».
Annuncia Tornatore: «Per sabato 17 abbiamo organizzato un concerto degli Assalti frontali». Si tratta di un gruppo underground nato nel 1991 dalle ceneri del collettivo musicale romano Onda Rossa Posse, sorto, sul finire degli anni 80 in seno all’emittente radiofonica romana Radio Onda Rossa.
«Siamo li stessi che hanno già cercato un posto chiuso in cui ritrovarsi nell’abbandonato ex banco di Napoli. – si legge in una nota – Siamo entrati in questa struttura, vuota da anni e abbandonata non ancora finita, cercando un luogo da rendere vivo con le nostre assemblee ed iniziative, perché crediamo che ogni cittadino abbia il diritto di riappropriarsi del suo ruolo attivo». E poi continua: «Siamo stanchi di vedere questo, come altri edifici, abbandonati e vuoti, inutili alla città che li ospita. Tutto ciò è figlio della crisi che stiamo attraversando e risultato della speculazione edilizia, che negli ultimi decenni ha portato a investimenti falliti e ad illusori posti di lavoro. Siamo stanchi di sentir proporre, anno dopo anno, gli stessi investimenti plurimilionari in progetti non prioritari per la città, slegati dai suoi reali bisogni – quando addirittura proprio inesistenti, come in questo caso. Quindi agiamo noi, che rappresentiamo veramente quella città che si prende cura di se stessa e vuole migliorarsi, al contrario di chi continua a perpetrare promesse che ci trattengono in questo sistema finanziario fallimentare».
A presidiare discretamente la struttura occupata è stato per tutto il pomeriggio un gruppo di poliziotti della Digos. Gli agenti hanno osservato i movimenti dei manifestanti . «Ciò che stiamo facendo – hanno scritto i manifestanti – è forse illegale, ma legittimo: regaliamo un posto alla città, mettendoci energie, entusiasmo. Siamo sicuramente migliori nelle pratiche e nelle intenzioni di coloro che per anni hanno sprecato milioni, o coloro che staccano luce, gas, acqua e dignità a centinaia di persone ogni mese, accumulando intanto milioni di debito con i soldi di tutti».
Qui le prime foto dell’occupazione: