27 novembre da La Repubblica
Germania, dura guerriglia e 1300 arresti per i treni delle scorie nucleari
Giornata di sanguinosi scontri, decine di feriti nella battaglia più violenta e lunga mai vista da anni sul territorio tedesco. I vagoni provenivano dalla Francia ed è l’ultimo convoglio previsto dopo la decisione di Berlino di chiudere le centrali atomiche
Il treno – che con undici contenitori Castor trasportava un totale di circa 150 tonnellate di scorie nucleari – era l’ultimo di quelli che per anni hanno portato il combustibile atomico usato delle centrali tedesche nelle officine di riprocessamento in Francia, e poi hanno riportato in patria le scorie stesse, ritrattate. A seguito della recente decisione di Berlino di andare a un addio accelerato al nucleare, infatti, questi trasporti non saranno più necessari. Ma il fatto che si trattasse dell’ultimo convoglio non ha calmato la rabbia e la protesta dei giovani ecologisti. Accorsi a migliaia nel nord da ogni angolo del paese, per protestare e bloccare ovunque possibile la linea ferroviaria con sit-in improvvisati sulle rotaie e altre azioni mordi-e-fuggi oppure incatenandosi ai binari.
Più volte, la polizia è intervenuta in forze, anche con metodi duri. Almeno ventimila agenti in assetto antisommossa, con pieno equipaggiamento, muniti anche di gas e appoggiati da unità cinofile ed elicotteri, hanno affrontato ovunque i manifestanti. Ogni volta, li hanno sgomberati a forza dalla linea ferroviaria. In almeno un caso, però, gli agenti e gli stessi reporter e cameramen se la sono vista brutta. Gruppi di estremisti, black bloc o radicali simili, infiltratisi tra i dimostranti, hanno lanciato a loro volta una carica. Hanno colto di sorpresa i poliziotti, ferendone non pochi e inducendoli alla ritirata. Si sono accaniti con fionde, bastoni e pugni anche contro i giornalisti. La maggioranza pacifica dei dimostranti non si è lasciata intimidire né dai 1300 e passa arresti, né da gas e idranti, né dalle violenze degli estremisti. Con organizzazione da guerriglia, i giovani sono riusciti spesso a costruire in tutta fretta piccole piramidi di cemento sui binari, o altre ostacoli. Come è accaduto ogni volta, il treno alla fine è arrivato a destinazione ma con grande ritardo. L’ampiezza del movimento di protesta conferma la forte ostilità all’uso civile dell’energia atomica in Germania, abbandonato dal governo.