Dal Piccolo del 18/11/11
NELLA GIORNATA DELLO STUDENTE
Occupy Trieste in corteo a difesa dell’istruzione
Un altro corteo organizzato da Occupy Trieste ha attraversato ieri il centro. La manifestazione è stata indetta in occasione della Giornata internazionale dello studente, un’occasione scelta dai dimostranti per ribadire le loro posizioni in tema di istruzione. Ma anche per protestare contro l’attuale sistema finanziario, le cui logiche, secondo i dimostranti, minano alla base la possibilità di avere una scuola pubblica dignitosa. Il corteo è partito poco prima delle 17 da Cavana. Circa 250 persone hanno sfilato per le vie del centro dietro uno striscione con scritto “No violenza, sì conoscenza”. I dimostranti avevano disegnato sul viso il simbolo della pace e per tutto il corteo in molti hanno fatto bolle di sapone. Il corteo è stato controllato da numerosi agenti, ma non si sono registrati momenti di tensione. Pesanti, invece, i rallentamenti al traffico. Il corteo ha toccato tutti i luoghi-simbolo della protesta di Occupy Trieste. Piazza Unità, dove il movimento è nato. La sede dell’AcegasAps, alla quale i dimostranti hanno chiesto (e ottenuto) una moratoria dei tagli di luce e gas fino a marzo. E ancora la Questura e la sede abbandonata dell’ex Banco di Napoli, dove venerdì scorso ci sono stati incidenti durante un tentativo di occupazione. Il corteo ha quindi proseguito verso piazza Goldoni e ha raggiunto infine piazza Oberdan. Al megafono sono stati scanditi attacchi contro le banche e contro il neonato governo Monti, visto dai dimostranti come portatore degli interessi dei poteri forti. Ma hanno trovato spazio anche altri temi, come il diritto al lavoro, la richiesta di uno spazio autogestito e la solidarietà ai precari e alle famiglie che stanno pagando la crisi economica. La manifestazione si è conclusa sotto la sede del Consiglio regionale. «La Regione, che sta facendo il bilancio, dovrebbe essere il nostro interlocutore principale, e invece nessuno si è mai fatto vedere alle nostre assemblee», ha detto una dimostrante. Prima di andare via alcuni ragazzi hanno lasciato di fronte alla Regione un maxi pacco regalo, che celava una proposta per una nuova legge regionale sul diritto allo studio e uno striscione, realizzato insieme a dei bimbi, con su scritto “Il futuro siamo noi”. Giovanni Ortolani
Dal Piccolo del 17/11/11
OCCUPY TRIESTE
Gli studenti tornano a sfilare lungo il centro
Oggi alle 15 corteo da piazza Cavana. E sugli scontri ribadiscono: «Nessun lancio di lattine”
I dimostranti di Occupy Trieste sono ritornati ieri in piazza Unità. Lo scopo era presentare ai cittadini la loro versione sugli scontri con le forze dell’ordine accaduti venerdì scorso durante il tentativo di occupazione della sede abbandonata del Banco di Napoli in Corso Italia. Alle 18 è stato proiettato un breve video sugli incidenti realizzato con i filmati registrati dai manifestanti e con immagini prese dal Tgr. «Noi avevamo solo piccoli filmati fatti con cellulari e telecamere di bassa qualità, ma la Questura ha i filmati dell’intera manifestazione – ha detto Tommaso Gandini, esponente di Occupy, di fronte ad un centinaio di persone -. Tutti noi abbiamo visto gli agenti che filmavano. Dicono che abbiamo ferito quattro poliziotti – ha aggiunto- quindi abbiamo chiesto di vedere questi filmati, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta». «Non c’è mai stato un fitto lancio di lattine – ha proseguito Gandini – ma mentre un ragazzo con la testa aperta veniva trascinato via, qualcuno ha lanciato qualche lattina mezza vuota». Nel frattempo in via del Sale, in Cavana, continuano le attività dello sportello anti-crisi che i dimostranti hanno realizzato all’interno di un piccolo locale occupato e ribattezzato “Buso”, ovvero Buco Sociale Occupato. I dimostranti raccontano che molti cittadini stanno cominciando ad avvicinarsi a loro per avere chiarimenti sulle ragioni della protesta. E nel prossimo futuro in via del Sale verranno organizzati, oltre a riunioni e cene sociali, anche corsi di ripetizione pomeridiani. «Inoltre – spiega un ragazzo- siamo a disposizione del vicinato per aiutare gli anziani a fare la spesa o portare loro le borse». Per oggi, poi, è in programma un corteo in occasione della Giornata internazionale dello studente. E i dimostranti lanciano un appello: «Invitiamo tutti a portare i propri bambini in Cavana alle 15 perché vogliamo creare uno striscione collettivo che unisca grandi e piccini. Poi lo consegneremo simbolicamente alla Provincia, ricordando gli impegni presi per lo sviluppo, per il miglioramento dell’edilizia scolastica e per la tutela del futuro delle nuove generazioni». Alle 16 il corteo partirà da Piazza Cavana per poi sfilare per le vie del centro. Giovanni Ortolani