Dal Piccolo del 17/11/11
Vertice con Gas Natural «Invitato anche il Comune» L’assessore regionale Ciriani ribatte alle accuse di Umberto Laureni «Anzichè criticare, poteva partecipare l’incontro». Ma è giallo sulla convocazione il documento Attenzione puntata sul progetto definitivo
Il botta e risposta a distanza tra Regione e Comune esaurisce solo un aspetto dell’ultimo atto della vicenda Gas Natural. Battibecchi istituzionali a parte, infatti, l’attenzione resta puntata sul contenuto dell’incontro dell’altro giorno, vale a dire sul progetto definitivo del rigassificatore di Zaule (in foto). Un documento atteso sia dall’esecutivo Tondo – che avrà ora 200 giorni di tempo per esprimere un parere -, sia dagli enti locali. Tra loro, però, solo la Provincia ha potuto finora visionare il materiale. Anche le amministrazioni di Muggia e San Dorligo attendono ancora di ricevere tabelle e proiezioni. Amministrazioni che, a differenza di quella guidata da Roberto Cosolini, non sono state proprio invitate al vertice di martedì. Una scelta, spiegano dalla Regione, dettata da motivi tecnico-procedurali visto che, ai sensi di legge, devono essere coinvolti in questa fase solo alcuni rappresentanti del territorio in seno alla Conferenza dei servizi. Una motivazione che non piace, però, agli esponenti dei due Comuni minori. «Se non ci hanno convocato, evidentemente ritengono che non abbiamo voce in capitolo – osserva il primo cittadino di San Dorligo Fulvia Premolin -. Peccato, perchè un sindaco è un rappresentante del territorio e interpellarlo dovrebbe essere utile anche ai sostenitori del progetto. In questo caso – conclude Premolin – Gas Natural avrà avuto le sue buone ragioni, almeno spero siano buone». Meno comprensivo l’assessore all’Ambiente del Comune di Muggia Fabio Longo: «Quando si affrontano progetti di questo rilievo, convocare gli attori interessati dovrebbe essere un atto dovuto. Specie se, come nel nostro caso, questi attori hanno già presentato ricorsi al Tar contro i progetti in discussione».di Maddalena Rebecca Ma quale seduta carbonara convocata nelle segrete stanze del palazzo della Regione. L’incontro di martedì con i vertici di Gas Natural, chiamati ad illustrare l’atteso progetto definitivo del rigassificatore di Zaule, si è svolto alla luce del sole e ha seguito alla lettera il protocollo istituzionale. A 24 ore dalla “fuga di notizie” sul faccia a faccia con i vertici del colosso spagnolo, l’assessore all’Ambiente Luca Ciriani ha replicato così alla “talpa”, l’esponente della giunta Cosolini Umberto Laureni, che aveva invitato tutti a vigilare sulle mosse della multinazionale. Anzichè fare il cane da guardia però, secondo Ciriani, l’assessore comunale avrebbe fatto meglio a presenziare all’incontro in questione. Sì perchè, fa sapere il vice di Tondo, a quel vertice il Comune di Trieste era stato invitato ufficialmente e con una ventina di giorni di preavviso. «La visione data da Laureni della riunione svoltasi in Regione e dell’avvio dell’iter per il progetto Gas Natura risulta completamente distorta – attacca il vicepresidente della giunta -. Si è trattato di un incontro preliminare all’avvio di qualsiasi procedura tecnica connessa all’analisi del progetto. La documentazione pervenuta all’assessorato – che ha in questa fase il compito di istituire le conferenze dei servizi –, è talmente ampia da rendere necessario una momento di coordinamento di tutti i soggetti che saranno coinvolti nel lungo iter di analisi e valutazione del progetto stesso. Un momento che ha messo le amministrazioni nelle condizioni di avere una visione d’insieme del materiale da analizzare». Il riferimento, non a caso, è a più di un’amministrazione. Oltre al Municipio, infatti, era stata invitata al tavolo con Gas Natural anche la Provincia di Trieste, puntualmente intervenuta con il direttore dell’Area ambiente Fabio Cella. «Registro pertanto la posizione del Comune di Trieste – continua Ciriani –, che non si è nemmeno presentato alla riunione necessaria a verificare anche la corretta trasmissione dei materiali che ogni ente dovrà valutare per propria competenza. Ritengo invece che un assessore comunale abbia il dovere di analizzare i progetti con grande serietà e sobrietà. Del resto siamo di fronte ad una documentazione imponente e a un lungo lavoro tecnico ancora tutto da svolgere, da affrontare con grande rigore. L’incontro aveva questo preciso scopo – conclude l’assessore all’Ambiente -. Spiace quindi che il Comune di Trieste confonda un incontro tecnico preliminare con una presentazione di carattere pubblico». Una versione che, sulle prime, sembra non convincere del tutto l’interlocutore istituzionale. «La convocazione? Ho verificato sia con i miei uffici sia con la segreteria del sindaco e non ne ho trovato traccia – risponde a distanza Umberto Laureni -. Se l’avessi ricevuta, sarei andato di corsa all’incontro vista l’importanza della posta in gioco, ma non mi risulta sia mai arrivata. Evidentemente, però, se Ciriani dimostrerà di avere ragione, sarò pronto ad ammetterlo». Ammissione che potrebbe arrivare a breve visto che negli uffici regionali, fa sapere lo staff di Ciriani, è saltata fuori la ricevuta del fax spedito in Comune. La data? Ventisei ottobre.
Dal Piccolo del 16/11/11
Misterioso incontro Gas Natural-Regione “svelato” da Laureni
Negli auspici dei diretti interessati, evidentemente, doveva restare un appuntamento riservato. Vista la contrarietà all’operazione gnl manifestata da più parti, deve aver pensato Gas Natural, meglio tenere un basso profilo e restare il più possibile sotto traccia. Ecco allora che l’incontro organizzato ieri in Regione per presentare il progetto definitivo del rigassificatore di Zaule, volutamente non è stato pubblicizzato. Nessun invito per la stampa prima del faccia a faccia con gli interlocutori individuati, tra cui l’assessore all’Ambiente Luca Ciriani. E nessun comunicato diramato a confronto concluso. L’intenzione del colosso spagnolo, insomma, era di far passare sotto silenzio la riunione tecnica di ieri. Riunione, per la verità, tutt’altro che banale, anche perchè ha di fatto interrotto un silenzio in piedi ormai da tempo. A guastare i piani della multinazionale ci ha pensato però Umberto Laureni. L’assessore comunale all’Ambiente, come noto fortemente critico nei confronti dell’impianto che Gas Natural vorrebbe realizzare in Zona industriale, ha infatti spiazzato tanto il gruppo spagnolo quanto l’amministrazione regionale. L’ha fatto diramando nel pomeriggio una nota con cui, in un colpo solo, è riuscito a mandare all’aria la trama “misteriosa” tessuta fino a quel momento re all’aria e ad accendere i riflettori sul nuovo passo avanti compiuto dal colosso dell’energia. «Oggi (ieri ndr) i funzionari di Gas Natural hanno illustrato in Regione, alla presenza di rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, il progetto definitivo del rigassificatore di Zaule – ha dichiarato l’assessore – . Questo significa, pertanto che prosegue la realizzazione di un’opera contro la quale il Comune di Trieste si è più volte espresso, ritenendola pericolosa dal punto di vista ambientale e non giustificata da motivazioni energetiche, e in palese contrasto con sviluppi economici alternativi». A spingere l’esponente della giunta Cosolini a svelare l’esistenza dell’incontro tenuto segreto, infatti, è stata proprio la convinzione di dover tenere gli occhi bene aperti, senza correre il rischio di abbassare la guardia rispetto ad un progetto, evidentemente, tutt’altro che abbandonato. «Il Comune – ha continuato Laureni – conferma il suo impegno, a tutela dell’ambiente e contro l’impianto gnl in questione e comunica che avvierà, nei prossimi giorni, degli incontri con gli amministratori locali dei Comuni interessati e della Provincia, ai fini di formalizzare una posizione del tutto compatta e contraria a quest’opera. Un’opera tutt’altro che accantonata. Dopo aver ottenuto il parere favorevole del ministero, Gas Natural ha tutta l’intenzione di portare avanti la procedura autorizzativa». Con che tempi e con quali modalità, tuttavia, al momento non si sa. Alla richiesta di chiarimenti sull’incontro di ieri e sui prossimi passi, infatti, la multinazionale ha risposto con un secco «no comment». Una linea del silenzio identica a quella tenuta dalla stessa Regione. (m.r.)