Da Il messaggero veneto del 14/09/11
Tibaldi sull’elettrodotto:
la Regione ricorra al Tar
Il Comitato per la vita del Friuli rurale tre ore davanti alla Quarta commissione: «Ci sono tutti gli elementi per impugnare il decreto di compatibilità ambientale».
di Paola Beltrame
POZZUOLO. Tre ore di intervento e una settantina di slide per spiegare le ragioni dell’opposizione alla linea aerea dell’elettrodotto Redipuglia-Udine: così Aldevis Tibaldi, referente del Comitato per la vita del Friuli rurale ha relazionato di fronte alla IV commissione regionale, presieduta da Alessandro Colautti. L’incontro è stato preceduto da una polemica su tempi e modalità: per Tibaldi, la tardiva comunicazione non ha consentito di far arrivare per tempo un consulente dagli Usa e si recrimina sul fatto che non sono stati sentiti i Comuni interessati; inoltre, non è stata possibile, come richiesto, la registrazione video. Accuse respinte da Colautti, che assicura di voler ascoltare tutti, amministratori compresi, e di aver calendarizzato correttamente nei tempi tecnici la domanda.
La lunga requisitoria del presidente del comitato ha riguardato «le assurdità della procedura seguita da Terna – riferisce l’interessato – per imporre alle amministrazioni locali l’elettrodotto, avvalendosi della debolezza degli esecutivi regionali, da Illy in poi. Il progetto non rispetta la volontà e la dignità dei cittadini, in quanto non tiene conto dei problemi della salute in primis e dello sviluppo economico della zona attraversata. Sono stati visionati sia lo scopo dell’opera, che non serve alla regione, ma per portare energia a basso costo al resto del nord Italia, sia i costi dell’interramento, molto minori di quanto millantato da Terna». L’impressione di Tibaldi dopo la maratona verbale a difesa della linea interrata: «L’iniziativa si è dimostrata necessaria – spiega -, ma non deve restare un aspetto rituale: la Regione ha tutti gli elementi per intervenire al Tar contro il decreto di compatibilità ambientale. Le ragioni che ci hanno portati a combattere questa battaglia sono state sostenute a chiare note anche dai consiglieri Travanut, Colussi, Corazza, Pustetto e Picco, che sono intervenuti in appoggio, oltre al componente del comitato Daniele Marangone, imprenditore agricolo. Uno che sotto i cavi ci lavora, e ha fatto capire la paura e il rischio con una linea ben più potente».
Colautti afferma che farà «tesoro di quanto ascoltato e di quanto presenteranno i sindaci in una successiva audizione, se vorranno richiederla». Ma «la risposta migliore – conclude il consigliere presidente – sarà la sintesi che emergerà dal tavolo tecnico, che l’assessore Ciriani costituirà in rappresentanza della Regione, dei Comuni e con la consulenza di un soggetto terzo al di sopra delle parti».