Vedi anche l’articolo precedente.
Da Il Piccolo 24/08/11
Giù dalla finestra, i colleghi: «Era in ansia per il lavoro»
La protesta dei lavoratori addetti alle pulizie dei treni regionali, senza paga da tre mesi, ha avuto un prologo mercoledì scorso, quando in serata un gruppo di dipendenti ha bloccato, in via Flavio Gioia, l’accesso all’area ferroviaria di addetti della Cooperativa facchini di Bologna, incaricata da Trenitalia di subentrare alla ditta Carma, con la quale le Ferrovie avevano rescisso il contratto proprio in seguito ai mancati pagamenti degli stipendi. Quello che di fatto è stato un picchettaggio, legato a procedure sindacali non effettuate dalla nuova cooperativa, è stato il primo atto di una protesta che il giorno dopo ha bloccato per quattro ore il traffico ferroviario. Nella tarda mattinata di giovedì tre lavoratori si sono arrampicati sulla torre-faro della Stazione mentre una quarantina di essi occupava i binari. Le trattative proseguivano per alcune ore. Una ventina di treni in arrivo e in partenza venivano cancellati. La situazione si sbloccava verso le 16, a seguito dell’impegno di Trenitalia a garantire gli stipendi di di giugno.
di Corrado Barbacini
Le sue condizioni restano gravissime, è in rianimazione a Cattinara. L’altra sera si è gettato dal sesto piano di uno stabile tra via Pirano e via Baiamonti. Il protagonista di questa vicenda di sofferenza è uno degli operai addetti alle pulizie dei treni, per tre mesi rimasto senza paga. In casa ha lasciato soltanto una lettera d’addio indirizzata alla figlia, senza esplicitare i motivi per i quali aveva deciso di farla finita. Certo è però che la sua situazione lavorativa è drammatica, così come quella di una quarantina di suoi colleghi. Difficile al punto che giovedì scorso tre di essi erano saliti sulla torre faro della Stazione centrale e altri hanno occupato i binari. L’uomo lavorava per la Carma, alla quale è subentrata la Cooperativa facchini di Bologna, dopo che alla prima Trenitalia aveva rescisso il contratto. Il protagonista di questa terribile storia pochi giorni fa ha avuto un nuovo posto di lavoro, da 750 euro al mese, dal momento che è stato reintegrato. Ma quei mesi di paga non percepita e il Tfr mai versato gli hanno reso la vita ancora più difficile. «Le sue condizioni sanitarie stanno migliorando», ha dichiarato ieri sera un medico di Cattinara pur nella cautela della situazione causata da un volo dall’altezza di oltre 15 metri, frenato miracolosamente dai fili dello stenditoio e da una tettoia che ha attutito l’impatto. L’uomo è stato soccorso dai sanitari del 118 e l’ambulanza lo ha trasportato all’ospedale. Come si diceva, nessun biglietto di spiegazioni. E però, dice sconvolto Francesco Saponaro, un collega che lo aveva incontrato l’altro giorno, «non aveva nascosto la sua preoccupazione per un futuro difficile, reso praticamente impossibile da una situazione economica precaria». «Aveva ricevuto la mensilità di luglio da parte della cooperativa, ma doveva ancora ricevere quelle di maggio e giugno e poi il corrispettivo delle ferie e la liquidazione. Certo, non si può stabilire se la sua decisione sia stata causata dalle difficoltà economiche, ma forse hanno contribuito», commenta turbato Paolo Peretti, sindacalista della Filt-Cgil che ha seguito da vicino la vicenda del gruppo di addetti alle pulizie che di colpo si sono trovati senza lavoro. «L’altro giorno era con noi, ma nessuno si era accorto del suo stato d’animo», racconta Antonio Chiapparini, rappresentante dei lavoratori che hanno attuato la protesta. «Alcuni di noi – precisa – sono ormai allo stremo. C’è chi non riesce a pagare le bollette o il mutuo, e chi mangia alla Caritas. Siamo sconcertati e ci auguriamo tutti che possa farcela; se così non dovesse essere occuperemo i binari a oltranza»