SAN CANZIAN/ Contro il centro commerciale
Marzo 17th, 2017 | General, Isontino
Già da tempo circolava la voce della prossima creazione di un nuovo centro commerciale tra Pieris e Begliano (l’ennesimo della zona) ma è con una delibera votata all’unanimità dal consiglio comunale del comune di Pieris-San Canzian (Comunisti Italiani e Rifondazione comunista compresi oltre a PD e centro-destra) che è iniziato l’iter burocratico. Immediata però è stata l’autorganizzazione della popolazione che ha costituito un comitato contro il centro commerciale.
Domani venerdì 26 alle 20.30 incontro con i commercianti in comune a Pieris
Venerdì 2 settembre alle 20.30 incontro pubblico con la presentazione del progetto presso la sala del consiglio.
Altre info sul blog del coordinamento libertario isontino e sul gruppo di facebook del comitato contro il centro commerciale
da Il Piccolo
Già 300 le firme contro il centro commerciale
24 agosto 2011 — pagina 24
di Laura Blasich SAN CANZIAN D’ISONZO Sono oltre 300 i cittadini che si sono già schierati contro il nuovo centro commerciale di Begliano-Pieris. Tante sono le firme raccolte dal comitato sorto contro la realizzazione della struttura di grande distribuzione da 15mila metri quadri prevista dal Comune di San Canzian d’Isonzo in un’area di 86mila metri quadri. Le firme di adesione all’appello contro il centro vanno inoltre a sommarsi vanno a sommarsi alle decine di e-mail e contatti facebook venuti da cittadini dei comuni limitrofi, tutti concordi, stando al comitato, nel sottolineare l’inutilità dell’ennesimo centro commerciale nell’Isontino. Il Comitato contro il centro commerciale ha inoltre trovato come alleati Arci, Comunisti Uniti, ma anche Legambiente e Wwf, convinte che la conservazione del paesaggio e la cura del suolo siano ormai obiettivi imprescindibili di qualsiasi attività politica. «Ciò che colpisce nella decisione presa dall’amministrazione di San Canzian d’Isonzo di creare un centro commerciale – afferma il comitato – è che si basa sul fatto che in ambito comunale c’è una presenza commerciale inferiore rispetto a quella negli centri vicini». Secondo il comitato, non si tratta di una giustificazione sufficiente per creare l’ennesimo doppione a qualche chilometro di distanza dalle strutture già esistenti: l’Isontino è piccolo e già gravato da una rete commerciale decisamente pervasiva. Il comitato chiede quindi all’amministrazione comunale, e per quanto di competenza alla Provincia e alla Regione, di creare un coordinamento con le altre amministrazioni locali, affinché si lavori per un piano unico sulla media e grande distribuzione, evitando di riprodurre a distanze ridottissime strutture commerciali identiche tra loro di cui non si sente l’esigenza. Il comitato e le altre organizzazioni che ne condividono le motivazioni hanno convenuto quindi sull’urgenza di affrontare la questione, confrontandosi con l’amministrazione comunale e promuovendo iniziative per informare la popolazione. Il progetto viene comunque sempre ritenuto una scelta sbagliata che «da un lato non offre prospettive di sviluppo per la comunità e dall’altro pianifica un consumo di territorio che rischia in futuro di lasciare solo strutture in abbandono». Se da un lato può apparire positiva la volontà espressa dall’amministrazione di istituire un percorso partecipativo di Agenda 21 locale, dall’altro questa non sembra al comitato una strada percorribile data l’esiguità dei tempi concessi: il periodo che va dal 2 settembre, data di presentazione del progetto, al 22 settembre, data di adozione della variante in Consiglio comunale, «non è assolutamente sufficiente per rendere davvero partecipe la popolazione su una scelta di tale importanza».
San Canzian: oltre 300 firme contro il centro commerciale
24 agosto 2011 — pagina 13 sezione: Regione
SAN CANZIAN L’appello contro il centro commerciale di 15mila mq di superficie di vendita, che coinvolgerebbe 86.000 mq nella zona a ridosso del cavalcavia tra Begliano e Pieris in comune di San Canzian, ha già superato le 300 firme di adesione, le quali vanno a sommarsi alle decine di e-mail e contatti facebook, partiti da cittadini di altri comuni limitrofi, i quali sono tutti concordi nel sottolineare l’inutilità dell’ennesimo mega-centro nell’Isontino. Adesioni all’iniziativa sono giunte anche da Arci, Comunisti Uniti e da associazioni ambientaliste come Legambiente e Wwf, concordi nel sottolineare come la preservazione del paesaggio e la cura del suolo siano ormai obiettivi imprescindibili di qualsiasi attività politica. Il gruppo di cittadini conclude: «Chiediamo all’amministrazione comunale – e per quanto di competenza alla Provincia e alla Regione – di creare un coordinamento con le altre amministrazioni comunali, affinché si lavori per un piano unico sulla media e grande distribuzione, evitando di riprodurre a distanze ridottissime strutture commerciali praticamente identiche tra loro di cui non si sente l’esigenza».
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