ONLIT: cancellare le grandi opere!!

Val Susa: caricati i gazebo
I manifestanti sulla gru (Notav.info)

17 agosto

No Tav, bloccata per un’ora la A32

Ancora tensioni e scontri nella notte. Ieri sera un gruppo era riuscito a tagliare la nuova recinzione del cantiere della Maddalena. Ferito un manifestante. Poi gli attivisti hanno creato una barricata lungo la Torino-Bardonecchia

16 agosto

No Tav, tensioni al cantiere: «Ci hanno caricati»

CRONACHE Gazebo sgomberato: «Allargano recinzione».

No Tav, disordini in Val  Clarea«Sgomberato con forza il gazebo»

l ‘Osservatorio Nazionale sulle Liberalizzazioni nelle Infrastrutture dice no all’opera

No Tav, tensioni al gazebo in Val Clarea

Manifestante in sciopero della fame allontanato dal presidio vicino al cantiere, «ci hanno caricato»

Il cantiere a Chiomonte (Lapresse)
Il cantiere a Chiomonte (Lapresse)

MILANO- Un manifestante in sciopero della fame allontanato con la «forza». Una ventina di persone «caricate» in Val Clarea, nei pressi del cantiere per la Tav. Ancora tensioni in Val Susa. Il movimento che si batte contro l’opera denuncia un’aggressione da parte delle forze dell’ordine. «Abbiamo un gazebo vicino alle reti che delimitano l’area del cantiere. In mattinata decine di agenti hanno cercato di disperdere una ventina di persone in presidio per allargare le recinzioni. Ci hanno caricati», spiegano. Tra questi anche Guido che da giorni porta avanti lo sciopero della fame. «È un consigliere comunale. Lo hanno spintonato». Una versione smentita dalla Questura di Torino che spiega «tutto si è svolto senza alcun incidente e in maniera pacifica». Le operazioni «sono state effettuate dopo quattro intimazioni a lasciare l’area».

LA TENSIONE– Insomma, continua la protesta per la linea ad alta capacità che dovrebbe attraversare la valle. La polizia lunedì aveva avvisato i manifestanti che dovevano allontanarsi dall’area che si trova tra Giaglione e Chiomonte. E martedì, intorno alle undici, sono usciti dai cancelli per disperdere il presidio. Ma il movimento No Tav, non ci sta. E accusa: «Ci hanno caricati. Vogliono allargare le recinzioni». L’ennesimo episodio di tensione in un agosto pieno di iniziative organizzate dal coordinamento.

L’OPERA– E intanto l’ ‘Ossevatorio Nazionale sulle Liberalizzazioni nelle Infrastrutture e nei Trasporti (Onlit) in una nota, commentando la manovra del governo, dice no all’opera in Piemonte, così come ad altre infrastrutture. «Il ponte sullo Stretto, il traforo della Val Susa e il terzo valico Milano-Genova vanno cancellati in quanto non in grado di reggere ad una seria analisi della domanda e di comparazione tra costi e benefici, mentre la realizzazione del nuovo traforo del Brennero trova la sua ragione nel sostenuto traffico di merci in treno attuale e futuro».

Benedetta Argentieri