NO TAV/ Dura contestazione alla festa del PD di Tavagnacco

Superate le 600 visite

 

Report da Tavagnacco 1° agosto

Povera Serracchiani oramai sta somatizzando la nostra presenza (stava male e ha parlato poco). Pensa di farsi in pace la campagna elettorale per le prossime Regionali (sarà lei la probabile candidata del csx) ed invece arrivano i No Tav a disturbare la nuova star emergente della politica. Dopo Selz, dunque, Tavagnacco, sempre con il fiato sul collo ed il prossimo appuntamento sarà ad Aurisina (errata corrige: ad OPICINA in 19 agosto ore 18.00)

Il documento che ha firmato la Serracchiani con il centrodestra e la Lega, a Strasburgo, è ignobile e la cosa gli va sbattuta in faccia.

Questa volta la contestazione è stata dura e ai piddi gli è stato dato dei venduti e quant’altro. Non smentiremo di certo questo fatto.

Per quanto riguarda i relatori, c’è da rilevare la “bella” performance del liberista Travan che dopo aver detto anche cose, tanto giuste quanto ovvie, ( la crisi è gravissima e non c’è più cash, cioè non c’è liquido, non ci sono soldi) ed aver criticato ferocemente il keynesismo e la politica del debito pubblico che ha caratterizzato america ed europa dal dopo guerra ad oggi, però di fonte alla TAV (che è puro Keynesismo! lo dice perfino Moretti! ) poi ha recitato la solita tiritera (obbligatoria per stare nel PD); ossia che “non possiamo mica essere tagliati fuori dall’europa”.

In una decina di minuti alla fine del dibattito (i piddi non hanno mollato il microfono) sono successe una serie di cose divertenti fra le quali un dirigente del PD che si dicharava favorevole alla TAV ha chiesto di alzare la mano a chi era favorevole ed hanno alzato la mano in 4 di numero! Ce cojon!

Per quanto riguarda la Serracchiani infine si ha l’impressione che oltre a fare le schifezze di Strasburgo non sappia più dire niente; la tipa è proprio negata è una specie di Gelmini di centrosinistra.

Sono stati distribuiti ben due volantini e la presenza di attivisti (oltre una quindicina) era in parte nuova e combattiva.

Si va verso la fondazione del Comitato NO TAV Udinese.

 

 

tavagna_01

 

tavagna_02

 

Primo volantino facciate A e B

 

Serracchiani peggio di Sonego

 

 

Perché il consociativismo esplicito e spudorato con il PdL e la Lega

 

contro il popolo della Valsusa in lotta?

 

Perché l’accanimento terapeutico per la tratta Venezia-Trieste della TAV?

 

13-07-2011

ANSA) – BRUXELLES, 13 LUG – ”In autunno l’Europa iniziera’ a discutere sulla revisione delle priorita’ delle reti transeuropee di trasporto.
In vista di questa scadenza le istituzioni dell’Ue devono avere ben chiaro che il sistema-Italia (istituzioni, politica, imprese) crede con forza
nello sviluppo di queste infrastrutture strategiche e che non saranno minoranze violente a rallentare il percorso o far recedere dagli impegni assunti”.
Lo sottolinea Carlo Fidanza, europarlamentare del Pdl-Ppe, membro della commissione Trasporti, che insieme ai colleghi Cancian (Pdl)
e Serracchiani (Pd) ha promosso una lettera al presidente della Commissione Ue Barroso e al commissario ai Trasporti Kallas
sottoscritta da 42 eurodeputati italiani di Pdl, Pd, Lega e Udc.

——————————————————————————————————–

From: FIDANZA Carlo
Sent: 07 July 2011 15:30
To: MEP-IT-7th-Legislature
Subject: Lettera al Presidente Barroso e al Commissario Kallas – TAV
Importance: High

Cari Colleghi,
in allegato potete trovare una lettera che vorremmo spedire al Presidente Barroso

e al Commissario con delega ai trasporti,

Kallas in merito alla questione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione,

parte integrante del progetto prioritario n.6 delle reti TEN.
Chi volesse sottoscriverla può rispondere alla presente e-mail

entro domani mattina alle ore 10.30.
Vi ringraziamo per la vostra collaborazione e sostegno. Cordiali saluti,
Carlo Fidanza, Antonio Cancian, Debora Serracchiani

——————————————————————————————————–

 

Dear President Barroso, Dear Commissioner Kallas,
following the recent unfortunate events occurring over the last weeks, which saw local minority groups trying to block, also with violence, the beginning and the progress of the works for the section of the TEN-T priority project n.6 between Turin and Lyon in the northern Italian region of Piedmont, exactly in the area of Maddalena di Chiomonte, Val di Susa, we, Italian Members of the European Parliament strongly denounce those unacceptable facts, which delay the project and caused several injuries, mainly among security forces. Despite those difficulties, the Italian Authorities, on a bipartisan commitment, wanted to respect the arrangements previously taken with the EU regarding the opening of the construction site by 30 June 2011, and consequently starting with the drilling of the tunnel for the project. During the Intergovernmental Conference in Rome on 6 July 2011, both the Italian and the French Governments have highlighted and confirmed
their strong willingness to carry on with this project.
We, Italian Members of the European Parliament are fully convinced that this project has to be achieved and we are committed to support the development of tran sport infrastructures which contribute to the modernisation of Italy, in this specific case, but in general of Europe as a whole. Therefore, for the above mentioned reasons and in view of the upcoming revision of the Trans-European Transport Networks, which, as recently declared by the Commission, will see PP6, named as “Mediterranean Corridor”, as integral part of the next multi-annual financial framework, we, Italian Members of the European Parliament want to confirm our strong support in this important cause.

Traduzione Caro presidente Barroso, Caro commissario Kallas,

dopo gli sfavorevoli eventi recentemente accaduti durante le ultime settimane, che hanno visto gruppi minoritari locali che provavano ad ostruire, anche con la violenza, l’inizio del progetto n.6 di priorità della TEN-T fra Torino e Lione nella regione
italiana del Piemonte, esattamente nella zona di Maddalena di Chiomonte, Val di Susa, noi, membri italiani del Parlamento Europeo denunciamo fortemente quei fatti inaccettabili, che fanno ritardare il progetto ed hanno causato varie lesioni, principalmente fra le forze di sicurezza. Malgrado quelle difficoltà, le autorità italiane, su un impegno bipartitico, hanno voluto rispettare le
disposizioni precedentemente prese con l’UE per quanto riguarda l’apertura del cantiere entro il 30 giugno 2011 e conseguentemente cominciando con la perforazione del traforo come da progetto.
Durante il congresso intergovernativo a Roma il 6 luglio 2011, sia i governi italiani che francesi hanno evidenziato e confermato la loro forte compiacenza a continuare con questo progetto.
Noi membri italiani del Parlamento Europeo siamo completamente convinti che questo progetto debba essere realizzato e ci impegniamo per sostenere lo sviluppo del trasporto e delle infrastrutture che contribuiscono all’ammodernamento dell’Italia, in questo caso specifico, ma in generale dell’Europa complessivamente. Di conseguenza, per i motivi suddetti ed in considerazione della revisione imminente di reti di trasporto transeuropee, che, come recentemente dichiarato dalla Commissione, vederà PP6, chiamato “Corridoio Mediterraneo”, come parte integrante della struttura finanziaria pluriennuale seguente, noi, membri italiani del Parlamento Europeo vogliamo confermare il nostro forte appoggio per questa causa importante.

 

 

 

Comitati No Tav del Friuli ———>

 

 

 

 

Lato B

 

Il Corridoio 5 è una grande truffa

 

Mauro Moretti, ad del gruppo Ferrovie dello Stato , il 29 aprile 2011,

ha messo una pietra tombale non solo sulla tratta TAV Ve-Ts,

ma sul significato stesso del Corridoio 5.

 

Moretti infatti ha dichiarato:

“Trieste e Lubiana non hanno bacini di passeggeri sufficienti a proseguire su quella tratta.

Noi in questo momento abbiamo un sistema che rispecchia la domanda che viene espressa dal territorio,

abbiamo anzi il problema di riempire i treni. Non esiste il tema della carenza di offerta a Est di Mestre.

E a parte questo, anzi soprattutto, oltre confine non si sono ancora neppure le progettazioni preliminari.

Non so nemmeno se gli sloveni lo vogliono questo progetto,

sebbene le informazioni di cui dispongo continuino a confermarmelo.

Più che di fare i corridoi, loro hanno il problema di valorizzare il porto di Capodistria, lo sappiamo da sempre.

Se poi ci sono problemi di carattere finanziario da parte nostra, gli sloveni ne hanno anche di assai più grandi

a reperire le risorse ingentissime necessarie a costruire il corridoio ferroviario.”

 

http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2011/04/29/news/treni-l-ad-moretti-gela-trieste-tav-solo-fino-a-mestre-1.50771

 

La TAV dopo Illy.

Vediamo cosa dice oggi il nuovo progettista di RFI, Carlo Comin, che ha preso in mano

la progettazione della tratta Venezia-Trieste dopo la cadura di Riccardo Illy.

 

PASSEGGERI

Siamo partiti dall’andare ad Alta Velocità da Trieste a Milano e Torino perché la TAV

“rende competitivo il trasporto ferroviario rispetto a quello aereo” (Illy aprile 2008).

Sintesi delle posizioni di Comin (con le sue stesse parole)

Dopo due anni e mezzo siamo arrivati al punto che Trieste “l’Alta Velocità non la vede”

perché “fare una linea ad Alta Velocità avrebbe comportato un risparmio di 2, 3 minuti

è meglio far vedere alla gente la costiera secondo me no, dal treno, che è uno spettacolo unico…”

(Comin 2010)

 

MERCI (quelle qui sotto riportate sono esattamente le parole di Comin)

1) I traffici merci per ferrovia tra Venezia e Trieste sono POCA ROBA.

2) LA CAPACITA’ ATTUALE E’ SICURAMENTE ADEGUATA.

3) Siamo assolutamente vicino al milione di TEU e forse lo superiamo;

cioè 10 volte la capacità attuale del porto di Trieste

4) La prima criticità non è la linea ferroviaria, la prima criticità è il porto di Trieste.

5) il Porto di Trieste non genera traffico verso Est.

Non dovrà essere orientato verso Est perché sennò farà a cazzotti con Capodistria.

6) Vi faccio questo scenario per farvi capire i tempi:

DICIAMO FRA 70, 80 ANNI

7) Oggi lo Stato non ha soldi.

8) MA NON HA NEANCHE LA NECESSITA’ DAL PUNTO DI VISTA DELLA DOMANDA.

9) NON SAPPIAMO NEANCHE CHE TIPO DI TRASPORTO CI SARA’ FRA 40-50 ANNI.

10) NESSUNO CI OBBLIGA A FARE IL LAVORO.

 

http://www.info-action.net/index.php?option=com_content&view=article&id=663:report-assemblea-no-tav-di-porpetto&catid=82:noi

http://www.youtube.com/watch?v=MQ1kfBeLnFg&feature=player_embedded

Poi per concludere in allegria vedetevi questo filmato da youtube nel quale il Senatore del PDL Paolo Scarpa

dichiara (il 6 maggio in Comune a Portogruaro) che la TAV non serve a un fioco secco

http://www.youtube.com/watch?v=S9_k1pVLtBk

 

Comitati No Tav del Friuli