NO TAV/ La minaccia di Castelli

GIU’ LE MANI DALLA VALSUSA.

Alberto Perino “Siamo tutti Black Bloc”

Continuano le iniziative in Regione
Giovedì 7 luglio assemble a San Giorgio di Nogaro

“La Tav non si farà mai – dice Alberto Perino, leader del movimento No-Tav – perché non ci sono i soldi, perché non hanno le idee chiare e perché ci siamo noi. L’unica cosa che riescono a fare è aprire cantieri per mangiare i soldi pubblici”.
Sabato 2 luglio confermato il Presidio in Piazza Matteotti ad Udine dalle 16.00 alle 20.00
Domenica 3 luglio manifestazione nazionale in Valsusa

 

 

fiaccolata
20 mila alla fiaccolata di martedì 28 giugno
29 giugno Corriere della Sera

No-Tav, al via i cantieri. Domenica manifestazione generale di protesta

Partono i cantieri Domenica nuova manifestazione

00:08 CRONACHE Martedì sera la fiaccolata di protesta a Susa. Dimessi tutti i feriti Foto

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27 giugno 2011: “nebbia” in Valsusa, il fumo dell’esorbitante numero di lacrimogeni sparato
lacrimogeni
Il testo del volantino della valsusa per la fiaccolata di questa sera martedì 28 giugno
MOBILITAZIONE POPOLARE AD OLTRANZA
CONTRO L’AGGRESSIONE ALLA VALLE DI SUSA

MARTEDI’ 28 GIUGNO ORE 20,30

FIACCOLATA A SUSA

partenza dalla stazione ferroviaria

Lunedì 27/6/20011, alle prime luci dell’alba forze di polizia con blindati hanno attaccato violentemente i presidianti No Tav della Maddalena di Chiomonte:

– un escavatore Itaci 280 con pinza è stato usato in maniera criminale dall’operatore, per rimuovere tronchi di betulla, a rischio di provocare incidenti mortali sui giovani No Tav che sostavano simbolicamente su di essi per dimostrare la contrarietà della Valle ad un’opera dannosa, inutile, costosa;

– lacrimogeni a frammentazione sono stati sparati alla cieca incendiando le tende del campeggio disposte sul suolo della Comunità Montana;

– la ruspa degli aggressori ha danneggiato le auto dei cittadini fuori del punto di accoglienza della centrale;

– i cittadini che si opponevano pacificamente e con determinazione all’opera sono stati inseguiti e colpiti nei boschi o filmati e schedati all’uscita della presunta area di cantiere, che peraltro verrebbe installato in dispregio delle più elementari prescrizioni di studio che erano richieste dagli stessi organi nazionali e dalla normativa vigente…

Solo la ferma volontà di resistenza pacifica dei dimostranti ha evitato che l’aggressione militare si tramutasse in una caccia all’uomo tipica degli scenari antidemocratici delle peggiori dittature.

Un governo che ospita al suo interno i soggetti eversivi della P4 e una giunta regionale pubblicamente compromessa dallo scandalo della sanità vorrebbero dare lezioni di legalità al popolo valsusino, che da più di venti anni lotta democraticamente per la salvaguardia del suo territorio, per garantire salute, sicurezza e lavoro.

La linea storica internazionale Torino-Lione c’è già ed è sfruttata ad un terzo delle sue potenzialità.

Virano con il suo osservatorio continua ad ingannare l’Italia e l’Europa, propone uno scempio ambientale ed economico devastante, che incrementerebbe ancora di più la voragine del debito pubblico. E questo avviene mentre vogliono chiudere o ridimensionare gli ospedali di Susa e di Avigliana, mentre si sottraggono risorse alla scuola pubblica e si attacca pesantemente l’occupazione nelle fabbriche della Valle. Vogliono portarci via le sorgenti, inquinare l’aria e il suolo, abbattere le case!

FERMIAMOLI! RESISTERE PER ESISTERE!

TUTTI A SUSA MARTEDI’ SERA

PER RITORNARE PRESTO A RIPRENDERCI LA MADDALENA!

Bussoleno 27/6/2011 IL MOVIMENTO NO TAV

Perino

«Abbiamo perso un round, non la guerra» commenta il leader del movimento – Alberto Perino -. Abbiamo resistito poi le forze dell’ordine hanno sparato migliaia di lacrimogeni. Adesso dobbiamo portare via tutti i materiali dalla Maddalena. Poi vedremo il da farsi, di certo non siamo sconfitti»

 

 

Per aggiornamenti sui siti No Tav Piemonte

www.notav.eu | www.notav-valsangone.eu | www.notav.info

L’attacco dello Stato

Lunedì 27 giugno: terminata l’assemblea alle ore 0.30, continua la notte bianca

Secondo Repubblica erano in 2000

Fiaccolata anti-Tav: «Siamo in 10 mila» – Foto

Ripartiamo da Chiomonte con una fiaccolata per resistere al presidio della Maddalena da domenica notte in maniera continuata nei giorni successivi. L’appuntamento è nel piazzale della stazione ferroviaria di Chiomonte alle 21 per poi dirigersi al presidio della Maddalena e resistere per quelli che ormai sono i giorni decisivi. Abbiamo fondati e seri motivi per aspettare un intervento di sgombero dalle prime ore della notte tra domenica e lunedì. Prepariamoci però a rimanere al presidio per alcuni giorni. E’ l’ultimo sforzo, le volontà politiche del governo si sono espresse e non lasciano ormai spazio ai dubbi, ci siamo e ci saremo. Oggi un’assemblea popolare molto partecipata ha lanciato questo appello, resistere, con coraggio e determinazione. A seguire dopo la fiaccolata ci si preparerà per la notte. Ci sarà inoltre una veglia di preghiera al pilone votivo.

 

Chiomonte Accampamento Resistente dal 21 al 26 giugno

 

Repubblica Torino 24 giugno

Tav, l’ultimatum della Ue
“30 giugno, o via i fondi”

Chiomonte: no all’uso della violenza

 Tav, l'ultimatum della Ue "30 giugno, o via i fondi"

Il commissario Ue ai Trasporti scrive a Matteoli. Intanto nel piccolo centro della Val di Susa dove si deve aprire il cantiere per la Torino-Lione l’assemblea comunale ha approvato  un documento in cui il paese si dice contro la militarizzazione della valle e considera inaccettabile l’uso della violenza “da qualunque parte provenga” di MARIACHIARA GIACOSA

 

Sabato 25 giugno ore 17.30 Assemblea alla Madallena

Giovedì 23 giungo Il Consiglio Comunale di Chiomonte si è espresso con un OdG all’unanimità così

Dall’assemblea della Maddalena

L’assemblea della Maddalena riunita il 20 giugno 2011
invita il popolo NO TAV a rimanere in stato di vigilanza permanente e
invita chi ne ha possibilità di presenziare al presidio (specie nelle prime ore del mattino)
per almeno i prossimi 3 giorni, ritenute date sensibili a un’eventuale movimento di truppe.
Senza creare falsi allarmi, vigiliamo e manteniamo alta l’attenzione e la partecipazione.
Ricordiamo che Radio Libera Maddalena trasmetterà sulla frequenza 88.60 FM
ogni eventuale novità (il campo di azione dell’antenna copre per il momento da Susa a Salbertrand)

Assemblea del presidio della Maddalena

Postato il Tuesday, 21 June @ 09:53:39 CEST di

 

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notav.eu

Accampamento Resistente

Data Evento: martedì, 21 giugno 2011
Data Finale: domenica, 26 giugno 2011
Categoria: Presidio della Maddalena Presidio della Maddalena
Descrizione: Settimana di iniziative sulla montagna libera e ribelle
21-26 giugno 2011. Libera Repubblica della Maddalena, Chiomonte, Valsusa (To)

Dopo l’“Accampamento esplorativo” organizzato lo scorso luglio qui nei terreni del previsto cantiere di Chiomonte, si ripropone un’esperienza che oggi assume ancor più significato, vista l’ormai consolidata esistenza della Libera Repubblica della Maddalena. Durante l’accampamento di quest’anno – ormai non più “esplorativo” ma “resistente” – si proporranno iniziative, presentazioni, conferenze, proiezioni, spettacoli teatrali, laboratori, giochi, concerti ecc. da realizzare collettivamente nel territorio liberato della Maddalena. Oltre a ciò, tutti i giorni, dal 22 al 26, saranno garantiti colazioni, pranzi, cene per i partecipanti, con la richiesta di un contributo a offerta libera per le spese organizzative. È necessario portarsi la tenda, il sacco a pelo e il necessario per campeggiare, compresi piatti, bicchieri, posate, per evitare il più possibile l’uso della plastica!
Il campeggio è totalmente autogestito, non ci sono ruoli predefiniti, se non quelli che decideremo di darci insieme… Tutti i partecipanti sono invitati all’attenzione e al rispetto per ciò che ci ospita (campi, vigne, lavanda ecc.) e a contribuire, dando una mano, alla buona riuscita dell’iniziativa…

Per contatti: mail: accesplorativo@yahoo.it – Telefono: 3474296722

Martedì 21
Ore 22:30. Nella notte del solstizio d’estate, gran falò di apertura, simbolo della montagna che resiste e della fratellanza tra i popoli in lotta.

Mercoledì 22
Ore 9:30. Laboratori dei saperi: panificazione naturale e distillazione.
Ore 16:00. Cile, uno sguardo su situazione sociale, conflittualità e repressione del dissenso.
Ore 21:00. “Il Racconto del Fiume Rubato”, il cantastorie Andrea Pierdicca e il chitarrista Federico Canibus raccontano (con le parole di Alessandro Hellmann) “Cent’anni di veleno – il caso ACNA, l’ultima guerra civile italiana”.

Giovedì 23
Ore 9:30. Passeggiata con riconoscimento e raccolta erbe selvatiche.
Ore 11:30. “L’uso medicinale delle erbe locali” con Rosita (Mompantero).
Ore 16:00. “Conoscere e usare le erbe”, con Laura Guala.
Ore 17:00. “Primavera in Kurdistan”, proiezione del film-documentario di Stefano Savona, e aggiornamento sulla situazione del popolo kurdo.
Ore 21:00. Convegno: “Dai Celti agli Escartoun alle Repubbliche partigiane… Resistenza all’autorità ed esperienze di autogestione nei secoli sull’arco alpino” (con Michela Zucca, Walter Ferrari, Maurizio Poletto).

Venerdì 24
Ore 9:30. Seminario di approfondimento sul significato storico e possibilità attuali di percorsi di “autogoverno” e “autodeterminazione” sulle Alpi.
Ore 15:00. “Fino all’ultima goccia”, mostra e presentazione dell’opuscolo. Contro la mercificazione e predazione dell’acqua; esempi di gestione comunitaria delle risorse idriche.
Ore 22:00. Concerto: ça (rock-punk da Marsiglia).

Sabato 25.
Ore 9:30. No Tav. Confronto tra esperienze di lotta contro l’Alta Velocità, dai Paesi Baschi alla Catalunia, dalla Valsusa ad altre regioni italiane.
Ore 15:30. Nucleare. Incontro e confronto con compagni e attivisti di lotte antinucleari in Europa, da Golfech (Francia, anni ’70 e ’80) alle recenti mobilitazioni contro i treni di scorie in Germania. A seguire assemblea sulle mobilitazioni contro il prossimo passaggio di scorie radioattive in Piemonte, previsto a inizio luglio
Ore 17:00. “Una valle coraggiosa contro lo strano mostro”, spettacolo di teatro delle ombre con la collaborazione di Eris edizioni e associazione teatrale Le Carabattole.
Ore 21:30. Concerto: Brigata Bendini (Heretica, La Gorgia, Lou Quinse – hardcore&folk) e Dialcaloiz (hard rock Valsusa).

Domenica 26
Ore 10:00. Sardegna, tra militarizzazione, inquinamento del territorio e resistenze sociali.
Ore 16:00. Spettacolo teatrale No Tav: estratto da “Opera bluffa. Ode per un binario morto”, di e con Beppe Gromi e Massimo Valz Brenta. A seguire Laboratorio creativo No Tav per bambini.
Ore 18:00. “Le donne e la resistenza”, parole e musica con Sara e Errico. Letture tratte da I giorni veri, di A. Zangrandi (partigiana cadorina).
Ore 22:00. Canzoni di protesta e Anonima coristi (dal Pinerolese, canti corali di lotta).

Clicca sulle immagini per scaricare il manifesto ed il pieghevole con il programma
scarica il manifesto Scarica il programma

 

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notav-valsangone.eu

FACCIAMO UN PÒ DI CHIAREZZA? La campagna di criminalizzazione nei confronti  del Movimento No TAV prosegue sui mezzi di informazione che innescano quotidianamente un massacro mediatico bipartisan, assolutamente sproporzionato ai fatti accaduti.
Non conta che la Comunità montana e 24 Comuni interessati dal progetto abbiano deliberato contrarietà  all’opera e che questi siano stati ancora esclusi dall’ultimo tavolo politico tenutasi a Roma solo ai primi di maggio di quest’anno.
Non conta che decine di migliaia di persone abbiano manifestato ripetutamente il loro dissenso in oltre 20 anni di lotta e di resistenza  per la difesa dei beni comuni.
Ciò impone, per fare chiarezza, alcuni commenti e un invito:
attenti  a soppesare e confrontare quanto leggete e quanto vi viene detto, prima di decidere quale tesi abbracciare.
noi vi proponiamo …

la lettera dei Comitati NO TAV Val Sangone e Collina Morenica
AI CITTADINI DELLA VAL SANGONE E COLLINA MORENICA

l’appello delle madri di Valle di Susa indirizzata al Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano e signora Clio, alle donne del Parlamento italiano e del Parlamento europeo, alle Religiose e Missionarie, alle donne del Volontariato, a tutte le donne.
NOI, MADRI DI VALLE DI SUSA appello da far girare e da firmare

Un contributo alla riflessione e all’approfondimento sulle finalità del Movimento NO TAV e sui mezzi più adeguati per conseguirle

TAV E NONVIOLENZA


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notav.info

UNA VALLE SOTTO TUTELA DEL MOVIMENTO NO TAV

Submitted by CLP on 19 giugno 2011 – 19:27

 

Dopo Dal famoso inverno del 2005 la lobby politico-economica che vuole costruire la tav in val di Susa ha riprogettato l’opera spostando l’imbocco del tunnel geognostico a Chiomonte. Sono ormai venti anni che il movimento si batte contro quest’opera e ad oggi non un chiodo è stato piantato e non un cantiere è iniziato. Tutti gli abitanti della val di Susa hanno così cominciato a frequentare, vivere e difendere la val Clarea, nel comune di Chiomonte. Dopo l’aggressione di fine maggio e gli appelli alla militarizzazione della valle di Susa il movimento ha deciso di presidiare e difendere questa valle, la val Clarea, che verrebbe distrutta da un cantiere di 36 ettari. Per fare questo il movimento no tav ha “posto sotto tutela” 75 ettari circa di territorio, con una vigilanza massiccia e continua. Come da sempre si è fatto la val di Susa si metterà con i propri corpi di fronte alle ruspe e a chi vorrà avanzare per impadronirsi di questa terra, devastarla, distruggerla per poi magari riconscegnarla sfatta ai pochi sopravvissuti dopo decine di anni di cantieri. Da sempre la valle e il movimento si oppongo, ma per fare ciò, come potrete vedere è necessario l’aiuto di tutti. Chi oggi in Italia crede ancora sia possibile creare un futuro diverso e migliore venga a Chiomonte. Come potrete vedere dalle immagini siamo organizzati per accogliervi e ospitarvi con tutte le comodità minime per una dignitosa resistenza. La cucina è grande e il posto per campeggiare è immenso. Servono però energie per tenere in ordine e pulita questa valle ma soprattutto per difenderla. Venite a Chiomonte! Venite a trovarci!

 

notav.info

Virano: “I cantieri Tav e l’Europa non ci impiccano il 30 giugno”

19 giugno 2011 – 16:17 |

Con quest’affermazione ancora una volta pesiamo il commissario Virano. Dopo che il 31 maggio è passato, è ci ha illuminato con la frase “ dopo il 31 maggio c’è il primo giungo, il due giugno, il tre giugno…” ora scade un po’ nel ridicolo dicendo a Repubblica: “Nessuno ci impicca alla data X, se dovremo prenderci due o tre giorni in più per non consentire a chi vuole bloccare il cantiere di farlo, ce li prenderemo senza dubbio». Ora in un paese normale, governanti e cittadini gli direbbero: “dai ora basta lascia stare vai a casa!”. Invece no, il buon architetto, commissario e presidente è lì al suo posto e parla da guru delle grandi opere.

 

Repubblica 17 giugno

“Tav, addio fondi europei
se il cantiere non apre subito”

L’allarme dal Lussemburgo del vicemistro Castelli: “Il rischio che salti tutto è molto concreto. Il governo deve decidere se far rispettare l’autorità dello Stato o no e perché”
di MARIA CHIARA GIACOSA

“Se i cantieri non si aprono entro la fine del mese, il rischio che salti tutto è concretissimo: è il governo che deve decidere se far rispettare l’autorità dello Stato o no perché”. Il nuovo ultimatum sulla Tav arriva da Lussemburgo per bocca del viceministro alle infrastrutture Roberto Castelli, che ha partecipato ieri, al posto di Matteoli, al vertice dei ministri europei dei Trasporti durante il quale però non si è parlato di Torino-Lione né dei cantieri alla Maddalena che l’Europa vuole aperti entro la fine di giugno.

“Il Ministero dei Trasporti ha fatto tutto quello che doveva fare – ha sottolineato Castelli-  non è più un problema nostro ma del governo in generale e attendiamo che il governo lo risolva”. “Io e Matteoli non potevamo metterci l’elmetto e avviare i lavori, non è nostro compito  –  ha ribadito il viceministro – E’ una questione di ordine pubblico perché ci sono persone che con la violenza impediscono che i cantieri vengano aperti”.
Suona la campanella anche a casa propria il viceministro del Carroccio come se, dopo la exit strategy delineata dal collega Maroni a Torino appena una settimana fa (niente militari, solo forze di polizia determinate, tolleranza zero nei confronti dei violenti e cantieri aperti entro il 30 giugno), fosse ancora necessaria una decisione del Governo sulla strategia da mettere in atto.

Tutto questo mentre Bruxelles ha una doppia lente puntata sulla Maddalena a Chiomonte: mancano solo due settimane alla scadenza di fine giugno, entro il quale il cantiere deve essere aperto per non perdere i 671 milioni di euro di fondi comunitari. 
“Acque tragicamente ferme, anzi stagne” le chiama Paolo Balistreri, direttore di Transpadana, il comitato che promuove la linea: “Certo che il rischio che salti tutto è altissimo, noi lo denunciamo da almeno un anno” sbotta. Balistreri prende per buono l’ennesimo ultimatum, ma si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Sono molto perplesso: sappiamo da mesi di questa scadenza, il Parlamento si è espresso, Maroni è venuto a Torino e ha detto “avanti tutta”. Sono sbalordito che stiano passando tutti questi giorni senza che capiti nulla”. Anche perché secondo Balistreri “più il tempo passa più l’opposizione al supertreno si organizza e si dà l’idea che anche azioni illecite, come check point e barricate, siano accettate e legittime”.

Quella di Castelli non è una novità, ma “l’ennesima sollecitazione” per Mario Virano che sulla scadenza di fine mese ha tarato il lavoro dell’Osservatorio nei mesi scorsi e di queste settimane: “Il commissario Kallas e il suo staff ci guardano con molta attenzione, ci ricordano scadenze e impegni internazionali perché la Francia non è disponibile a chiudere l’accordo se non parte Chiomonte. E’ tutto pronto, Questore e Prefetto devono solo dire “pronti via”” sottolinea. Anche secondo l’assessore regionale Barbara Bonino “occorre rispettare gli impegni. Da adesso in poi contano i fatti: o siamo in grado di aprire quel cantiere o la maggioranza silenziosa che vuole il progresso e rispetta le regole si sentirà tradita”.