Assolto il prigioniero climatico Luca Tornatore
da La bora
Trieste Assolto perché innocente e subito scarcerato. Dopo più di un mese di gattabuia Luca Tornatore, il ricercatore dell’Università di Trieste fermato la notte del 14 dicembre a Christiania, è libero. A scagionarlo sono state le immagini di un filmato proiettato in aula, le deposizioni di due amici e, a detta di alcuni testimoni, il contraddittorio di alcuni agenti presenti ai disordini scoppiati a margine della conferenza sul Clima a Copenhagen.
“Mi hanno riconosciuto innocente contro ogni previsione della mia avvocata– ha dichiarato appena rilasciato il ricercatore ai microfoni, in un’intervista pubblicata da globalproject, spiegando – lei mi aveva preparato al peggio: difficilmente la giustizia danese sarebbe andata contro la testimonianza della polizia”. E, invece, così ha fatto il giudice, riconoscendo l’errore dei poliziotti danesi: non era Tornatore l’uomo fotografato durante gli scontri di Christiania in procinto di lanciare una bottiglia, probabilmente riconvertita a molotov.“Il riconoscimento del fatto che i poliziotti possono sbagliare è una cosa importantissima” ha affermato il ricercatore, non dimenticandosi di ringraziare tutti quelli che si sono mobilitati a suo nome durante la prigionia. “Il carcere non è piacevole ma ero sicuro che noi (lui e gli altri prigionieri climatici, ndr) ne saremmo usciti a testa alta”.
E così è stato. Anche se la vicenda non è ancora definitivamente archivata. Il pm, secondo la giustizia danese, ha 15 giorni di tempo per appellarsi alla sentenza del giudice e reclamare un nuovo processo. Da parte sua, Tornatore, potrebbe valutare di chiedere il risarcimento per il mese trascorso in carcere.