Messaggero del 20/05/11
Il sindaco nella bufera per la centrale a biomasse
Sedegliano, Giacomuzzi difende il suo lavoro e la regolarità dell’opera Nella rovente assemblea con 150 persone è stato contestato più volte
SEDEGLIANO Sala dell’oratorio gremita di gente, circa 150 persone, provenienti anche dai paesi limitrofi, l’altra sera per la conferenza informativa sulla futura centrale a biomasse orgganizzata dal Comitato contro la sua realizzazione. Un pubblico attento ha seguito con preoccupazione e interesse fino ad oltre mezzanotte i relatori i quali hanno snocciolato dati ricavati dai documenti del progetto. Il tema della ricaduta sulla salute dei cittadini del comune e dintorni dell’impianto è stato il fulcro delle esposizioni con dati e rappporti scientifici consolidati e concreti. La sede dell’oratorio ha fatto da “parafulmine” fino al termine degli interventi, quando si è innescato tra il pubblico un dibattito dai toni piuttosto accesi. Contestato il sindaco Dino Giacomuzzi quando è intervenuto come ” cittadino” per dare la sua versione ufficiale sulla questione: «tutto a posto, tutto a norma, tutto regolare, iter corretto, sindaco che si attiene ai giudizi di enti superiori che hanno dato l’ok all’impianto» ha detto. Per lui, nella bagarre più completa, è stato difficile rettificare le informazioni già esposte «corrette, ma non complete». Dopo la presentazione di Luciano Zorzenone , presidente Cordicom Fvg, Marco Molaro, referente del Comitato 1401 ha elencato le discariche, centrali a biogas, cave, depuratore di liquami, la vicina cava ex Parussini e «un deposito di amianto» che sono sorti o sorgeranno nella zona industriale di Pannellia. Oggetto di attenzione e approfondimento insieme alle conseguenze sulla salute pubblica e l’ambiente circostante delle emissioni dal camino, alto 60 metri , tra cui la diossina, sostanza bioaccumulabile, della centrale e il loro controllo continuo, che dovrebbe essere 3 volte all’anno. Maristella Cescutti