Giovedì alle ore 18.00 c’è Riccardo Riccardi al Deganutti ad Udine, a raccontare balle agli studenti, supportato da quei furbastri di Legambiente e dal collaborazionista di regime Alberto Terasso di Telefriuli
Segue volantino
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Volantino formato testo
Basta buttare via i soldi in “grandi opere” utili solo alla speculazione affaristica
No ai soldi per la TAV
SI ai soldi per le scuole
Vuoi informarti veramente sulla TAV? Vai a questi link http://www.youtube.com/watch?v=MQ1kfBeLnFg (cercare “TAV Ronchi Trieste youtube” su Google ) | Per i tracciati del FVG
http://www.notavfvg.altervista.org/
per una rassegna delle bugie che hanno raccontato dalla Giunta Regionale di Riccardo Illy a quella di Renzo Tondo (cercare “Comin no tav Porpetto”su Google) |
Nella foto il geologo Carlo Comin, progettista di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che compare negli stralci di filmato registrati il 9 giugno 2010 in Consiglio Comunale a Duino (Ts) ed il 23 settembre 2010 in Consiglio Comunale a Sgonico (Ts) e pubblicati su youtube
Il Comin-pensiero
TRAFFICO PASSEGGERI
L’Alta Velocità sulla linea Venezia-Trieste non serve, questo è un fatto oramai accertato ed è lo stesso Comin a dirlo (vedere il filmato per credere!) in quanto questo servizio non avrebbe abbastanza clienti, però tutti i “politici” continuano a sostenere che l’AV è indispensabile e che la nuova linea ferroviaria deve essere progettata come se fosse AV, con costi tanto enormi quanto inutili (circa 40 milioni di euro a Kilometro)
TRAFFICO MERCI
Ma non serve neanche l’Alta Capacità, come si deduce sempre dalle parole del progettista.
Qui di seguito facciamo una sintesi delle posizioni di Comin attraverso le sue stesse parole.
1) I traffici merci per ferrovia tra Venezia e Trieste sono POCA ROBA.
2) LA CAPACITA’ ATTUALE E’ SICURAMENTE ADEGUATA.
3) Siamo assolutamente vicino al milione di TEU e forse lo superiamo; cioè 10 volte la capacità attuale del porto di Trieste.
4) La prima criticità non è la linea ferroviaria, la prima criticità è il porto di Trieste.
5) il Porto di Trieste non genera traffico verso Est e non dovrà essere orientato verso Est perché sennò farà a cazzotti con Capodistria.
6) Vi faccio questo scenario per farvi capire i tempi: DICIAMO FRA 70, 80 ANNI
7) Oggi lo Stato non ha soldi.
8) MA NON HA NEANCHE LA NECESSITA’ DAL PUNTO DI VISTA DELLA DOMANDA.
9) NON SAPPIAMO NEANCHE CHE TIPO DI TRASPORTO CI SARA’ FRA 40-50 ANNI.
10) NESSUNO CI OBBLIGA A FARE IL LAVORO.
Morale della favola
Oramai emerge sempre più chiaramente che l’importante è fare “la grande opera” anche se cambia di continuo significato, scopi, percorsi, tracciati e progetti. Con ciò si dimostra da un lato la sua inutilità per il futuro, e dall’altro la sua “necessità” per il medio periodo, cioè per far girare i soldi che poi sono un indebitamento del contribuente. Soldi, tantissimi soldi, per alimentare un sistema fatto di lobby politiche, progettisti, “general contractors”, appaltatori e sub appaltatori; un sistema oramai incapace di fare a meno di quel meccanismo di corruzione che nelle “grandi opere” trova il suo habitat naturale.
Così mentre i governanti blaterano di trasferire le merci da gomma a rotaia (cosa giustissima e fattibilissima) invece continuano a costruire autostrade per i TIR e a progettare linee ferroviarie costose ed inutili e non fanno nulla per trasferire da subito, sulle linee esistenti, i camion direttamente sui vagoni.
Partecipa anche tu al “Primo Maggio No Tav” a Cervignano del Friuli, a Gradisca d’Isonzo o a Trieste
Coordinamento Regionale No Tav fip Udine Via Scalo Nuovo 14 aprile 2011 |