I massacri di Gheddafi … e quelli di Berluskoni

Bengasi festeggia la liberazione

"Gheddafi, addio per sempre"  Bengasi festeggia la liberazione

Donne in piazza a Bengasi

27 febbraio
Così l’Italia ha armato la Libia
24 febbraio
REPORTAGE
“Gheddafi, addio per sempre”
Bengasi festeggia la liberazione
Nelle strade della capitale degli insorti la gioia tra le macerie. I poliziotti sono fuggiti tutti. Il servizio d’ordine è in mano ai ragazzi, tutti giovanissimi dal nostro inviato PIETRO DEL RE

BENGASI – Dal penitenziario assaltato venerdì scorso, alla sontuosa caserma dei pretoriani del Colonnello bruciata due giorni fa, i luoghi della rivolta sono già diventati tappe di pellegrinaggio. Nella Bengasi post Gheddafi non c’è più un solo poliziotto. Sono fuggiti tutti o passati dalla parte dei vincitori. A ogni angolo di strada, i ragazzini offrono il loro contributo alla rivoluzione, dirigendo il traffico con piglio marziale e distribuendo ai passanti le stellette strappate da divise dismesse in fretta e furia.
Ma il primo sacrario cittadino è la piazza dove, domenica, sotto il piombo dell’esercito sono cadute 300 persone. Da allora è presieduta giorno e notte da folti drappelli di giovani che, facendo sgommare i loro potenti pick-up, inneggiano a un futuro di libertà. Quella che era l’aiuola centrale è oggi arata da diverse buche dai bordi bruciacchiati e profonde un metro e mezzo circa. Sono le buche scavate dalle granate lanciate dall’esercito contro gli oppositori al regime

Il nostro Virgilio, in quello che fino a pochi giorni fa fu l’inferno della Libia, è Idriss al Charif, professore di Economia e leader di questa rivolta inaspettata e dirompente, in cui prima o poi la Storia annovererà centinaia di uomini e donne che hanno compiuto gesti eroici, al limite del martirio. L’altro ieri, i nuovi padroni di Bengasi l’hanno precettato per rifondare la televisione e la radio locali. Di fronte al suo nuovo ufficio, nereggia una delle caserme della polizia appena data alle fiamme dagli insorti. All’interno del commissariato, tra i detriti del saccheggio, alcune travi ancora esalano fumo. Penetriamo in una stanzetta senza finestre, con al centro una sedia da dentista. “Vede, qui sedeva il poveretto di turno, al quale gli sgherri di Gheddafi volevano far confessare qualcosa”, spiega il professore, prima di chinarsi a raccogliere da terra un oggetto metallico. “Ecco, quando capitava che un oppositore si rifiutasse di parlare, questi tronchesi servivano a tagliargli le dita, il naso, le orecchie o i genitali. Qui e in altri posti come questo abbiamo trovato un intero arsenale di tortura da Inquisizione medioevale”. 

 

Bengasi

 

Frattini e Berlusconi: pagliacci e criminali

 

Il baciamano e i razzi

baciamano

 

Gheddafi fa quello che anche Berlusconi vorrebbe fare

… peccato che questa verità sia relegata nelle vignette. In realtà berluskoni al posto dei razzi ha le televisioni e tutti i manipolatori professionisti che lavorano quotidianamente per lui per massacrare il cervello della gente, ( oltrechè di tanto in tanto la polizia che massacra i manifestanti)

 

23 febbraio

LIBIA IN FIAMME

Fosse comuni a Tripoli|Il video
«Diecimila i morti e 50mila feriti»

Lo rivela una fonte dell’Aia E Malta respinge l’aereo con la figlia di Gheddafi


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La vignetta di Giannelli - Dal Corriere della Sera di mercoledì 23 febbraio 2011

La vignetta di Giannelli – Dal Corriere della Sera di mercoledì 23 febbraio 2011 –

 

  Libia , mille morti.   "i soldati sparano  sui civili"    Gheddafi in tv: "Leader a vita, morirò qui"    Video

Raid sui manifestanti a Tripoli. Il colonnello appare in tv: “Non posso dimettermi, useremo la forza contro questi drogati. Italia e Usa danno razzi agli insorti”. Ammutinate due navi che dovevano bombardare Bengasi. L’Eni: bloccato gasdotto per l’Italia. Berlusconi chiama il raìs. Partono navi della Marina per aiutare gli italiani. L’Unhcr: “Non respingete i rifugiati“. Obama: “Violenza spaventosa”. Il Consiglio di sicurezza Onu: basta repressione

 

22 febbraio

 

Bombe sulla folla

Gheddafi per 22 secondi in tv: «Sono a Tripoli»
Cala il flusso del gas
in Italia: si va verso lo stop

14:31 CRONACHE Una decina di città in mano agli insort

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Tumulti in Marocco, vittime

 

«Raid aerei sulla folla»


Frattini: «La Ue non intervenga»