Messaggero Veneto MERCOLEDÌ, 23 FEBBRAIO 2011
Pagina 11 – Udine San Giorgio. De Toni: «Pagati canoni non dovuti». Oggi un’assemblea
Depurazione, chiesti rimborsi
SAN GIORGIO. Assemblea pubblica, questa sera a Villa Dora di San Giorgio di Nogaro, alle 20.30, per fare il punto sui canoni di depurazione, rimborsi, allacciamenti, sfioratori, dopo l’incontro di lunedì tra il rappresentante del Comitato di difesa ambientale, Paolo De Toni e i rappresentanti dell’Ato, del Cafc e il commissario del comune di Torviscosa. A essere coinvolti da queste problematiche, ricordiamolo, sono i cittadini dei comuni di Cervignano, Torviscosa e San Giorgio.
«L’incontro di lunedì è stato abbastanza positivo – dichiara De Toni –, in particolare Battiston, direttore del Cafc, si è impegnato a dare, entro tre settimane, risposte precise e puntuali sugli argomenti sollevati. Va rilevato che alla riunione era presente anche il dottor Castalli, Autorità di vigilanza per le risorse idriche della regione Emilia Romagna (Lucio Cinti per il Fvg), consulente dell’Ato Centrale Friuli, che alla fine ha dovuto convenire sul fatto che i canoni di depurazione 2007 e 2008 non erano esigibili e che invece il Tubone ha preteso di riscuotere, per cui vanno trattati a parte. Cioè in linea di principio – afferma De Toni –, questi canoni non dovuti riscossi dopo la sentenza 335/2008 della Corte costituzionale, dovrebbero essere restituiti in maniera diretta e immediata e non nei tempi quinquennali previsti dal decreto Prestigiacomo che regola i rimborsi e che riguarda il periodo precedente alla sentenza. La contraddizione è evidente anche perchè, per esempio, nelle linee guida dell’Ato, nelle quali si indica il periodo quinquennale che va dal 16 ottobre 2003 al 16 ottobre 2008, viene ovviamente esclusa la frazione di due mesi e 13 giorni dell’annualità 2008 che l’utente invece ha versato. Negativo – rileva invece De Toni – è l’atteggiamento che riemerge contro le fontane da parte dell’Ato che dovrebbe preoccupare notevolmente i sindaci attuali e futuri di tutta la Bassa friulana».
Intanto nell’incontro promosso dal Cafc la scorsa settimana con i sindaci dell’ex Cdl, su allacciamenti e linee guida emanate dall’Ato, sindaci che si sono visti recapitare gli elenchi dei cittadini che devono allacciarsi alla pubblica doppia fognatura, come stabilito dal regolamento del Tubone, confermato poi dall’assemblea dei sindaci dello scorso dicembre, tutti i sindaci si sono detti d’accordo sulla necessità di allacciarsi per una maggiore tutela ambientale e allo studio ci sono misure che possano attenuare le difficoltà dei cittadini attraverso convenzioni con studi tecnici e istituti di credito, mentre il Cafc organizzerà sportelli informativi sul territorio. I sindaci di Cervignano e San Giorgio e il commissario di Torviscosa, hanno chiesto di concedere ai cittadini un tempo maggiore per presentare le richieste di autorizzazione ed effettuare i lavori, che per taluni comporteranno costi notevoli. (f.a.)
Cittadini
Lunedì 21 febbraio il Comitato incontrerà ad Udine il Direttore dell’ATO Ing. Canali, il Direttore del CAFC, Ing. Battiston e il Commissario del Comune di Torviscosa Dott. Di Nardo per fare il punto su canoni, rimborsi, allacciamenti, sfioratori …
Quindi viene indetta l’assemblea del 23 febbraio per aggiornare la popolazione su questi problemi
Qui vogliamo per il momento puntualizzare il fatto che è anche ora che Pietro del Frate, Paride Cargnelutti e Lucio Cinti parlino chiaramente alla popolazione.
La nostra impressione è che:
1) Pietro del Frate, dopo una momentanea apertura, abbia ora ripreso una posizione ambigua.
2) Paride Cargnelutti è sempre stato zitto, ma essendo quello che ha messo Armando Di Nardo a commissario nel Comune di Torviscosa vuol dire che ha sposato la politica del tubo di Florit (ora passato al CAFC da dove tenta di continuare a comandare);
3) Lucio Cinti ultimamente si potrebbe dire che ha anche tentato di fare qualcosina; per esempio ha richiesto che l’ATO prenda una decisione esplicita sullo sfioratore di Via dell’Istria, ma l’ATO non ha dato nessuna risposta.
Bisogna ricordare che a San Giorgio ci sono alcune centinaia di famiglie (nelle Vie: Piave, Isonzo, Tagliamento, Cadore, Foscolo; Bombaiù, Adria; Tiziano, Martiti della Libertà, Tirrenia; dell’Ancona, Coronis Alta, Istria, Marittima, che sono soggette alla truffa dello “sfioratore” il che significa pagare il canone di depurazione anche se non c’è il servizio e non aver diritto ai rimborsi come tutti gli altri cittadini. Infine, sui rimborsi diciamo solo che l’ATO ha preso la decisione, tutta politica, di andare in soccorso dei Gestori e di limitare i rimborsi a 5 anni.
Partecipate !
Comitato di Difesa Ambientale
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