NOTAV/ Volantinaggio nelle stazioni

Giornata contro le grandi opere inutili

Sabato 11 dicembre 2010 davanti a varie stazioni dei treni, in Regione FVG, volantinaggi in occasione della giornata europea contro le grandi opere inutili.

Segue l’appello di indizione. In fondo gli articoli dei giornali regionali.

Qui i link al video del convegno tenutosi ad Avigliana (TO)  il 10 dicembre e al report della manifestazione in Val Susa dell’ 11 dicembre

http://www.11-12-2010.eu/Home/Video.php#Avigliana

Manifestazione in Val Susa da indymedia piemunt

Noi cittadine e cittadini, associazioni e movimenti firmatari della Carta di Hendaye – Dichiarazione comune del 23 gennaio 2010, chiamiamo le  cittadine e i cittadini europei a mobilitarsi per fare dell’11 dicembre 2010 una giornata di resistenza coordinata in differenti Paesi d’Europa intorno al tema del trasporto ferroviario.
Da parecchio tempo abbiamo lanciato l’allarme per segnalare gli impatti negativi e irreversibili derivanti dalla costruzione di nuove linee ferroviarie dedicate all’Alta Velocità e alle autostrade ferroviarie, alla privatizzazione della loro gestione e all’aumento dell’indebitamento pubblico grazie a questi progetti faraonici.
Siamo convinti che l’unione delle nostre lotte a quelle di altre resistenze popolari intorno al tema delle Grandi Opere Inutili, che comprende ovviamente l’Alta Velocità ferroviaria, sia inevitabile e benvenuta.
Per questa ragione invitiamo le cittadine e i cittadini, le associazioni e i movimenti che lottanocontro questi progetti smisurati e inutili in tutta Europa a unirsi a noi l’11 dicembre 2010.

SI’ alla modernizzazione della rete ferroviaria esistente
NO allo spreco dell’Alta Velocità Ferroviaria
Oggi in Europa vi è ampio consenso sulla necessità che siano attivati investimenti affinché il servizio di trasporto ferroviario passeggeri e merci divenga attraente, accessibile a tutti, capace di servire in modo equilibrato i territori e di armonizzare lo sviluppo economico.
Questa comune visione deriva dalla consapevolezza del crescente pericolo dell’impatto dei mezzi di trasporto e delle infrastrutture sull’ambiente, del rischio di compromettere la sopravvivenza alimentare e la salute delle generazioni future, del preoccupante esaurimento delle ricchezze naturali, delle energie non rinnovabili, della biodiversità e delle terre fertili.
L’impoverimento derivante dalla crisi mondiale suggerisce di indirizzare gli investimenti del denaro pubblico verso progetti adatti a sostenere prioritariamente i più bisognosi prima di offrire a pochi il lusso – pagato da tutti – di viaggiare più velocemente.
Invochiamo il principio di precauzione e chiediamo :

L’arresto immediato di tutti gli smisurati progetti in corso di linee ad Alta Velocità e delle autostrade ferroviarie a causa dei pericoli socio/economici e ambientali derivanti dalla loro realizzazione.

La modernizzazione, la manutenzione e l’ottimizzazione delle linee esistenti è la soluzione sufficiente, accettabile dal punto di vista ambientale e ad un costo finanziario inferiore della costruzione di nuove linee.

Sappiamo che le GRANDI OPERE INUTILI sono promosse per trasferire denaro pubblico nelle mani dei grandi costruttori e sono sostenute da una costosa propaganda per l’ottenimento del consenso popolare con argomenti seducenti e ipnotici.
La giornata di sabato 11 dicembre è organizzata dal Movimento NO TAV insieme alle associazioni e ai movimenti firmatari della Carta di Hendaye.
I Comitati No TAV sono impegnati da 21 anni, con una opposizione popolare e nonviolenta, ad impedire la realizzazione della nuova ferrovia Lione Torino, un’opera devastatrice della natura, dannosa per la salute dei cittadini, inutile perché esiste già un validissimo collegamento ferroviario.
Le cittadine e i cittadini che aderiscono ai Comitati No TAV sono le sentinelle dei territori e per primi hanno compreso che la realizzazione di questa ferrovia è un errore, lo hanno dimostrato con duro lavoro, studio e l’aiuto di scienziati ed economisti.
L’APPELLO che il Movimento No TAV lancia è rivolto alle cittadine e ai cittadini che lottano contro le GRANDI OPERE INUTILI e contro lo SPRECO del DENARO PUBBLICO.

“NO TAV : UNA GARANZIA PER IL FUTURO”

 

Rassegna stampa.

 

Piccolo del 11/12/10

Volantinaggio No Tav alla stazione

 

CERVIGNANO Volantinaggio No Tav nella stazione ferroviaria di Cervignano. Continua la bufera sui disservizi di Trenitalia, dopo le recenti proteste dei pendolari, che hanno smosso l’intervento della Regione per attivare le corriere sostitutive in caso di ulteriori soppressioni dei convogli. D’altronde il caso del treno fantasma Trieste – Cervignano – Udine, ha interessato soprattutto i viaggiatori che volevano arrivare nella stazione del capoluogo della Bassa alle 14.48, e che solo nel mese di novembre si sono trovati con il convoglio soppresso ben 10 volte. E oggi, in occasione della “Giornata europea contro le grandi opere”, si muovono anche i Comitati No Tav del Friuli Venezia Giulia, che insistono sulla «necessità di abbandonare gli sprechi dei progetti costosi dell’alta velocità a favore dell’ammodernamento della rete ferroviaria esistente». L’azione di volantinaggio di questa mattina, volta a sensibilizzare cittadini e viaggiatori, sarà contemporaneamente messa in atto anche nelle stazioni di Udine e Trieste. I membri del comitato chiamano a raccolta quanti vorranno aderire al volantinaggio, che potranno “prenotarsi” sul portale web www.11-12-2010.eu. E questa mattina, la stessa forma di mobilitazione coinvolgerà anche i Comitati di Francia, Spagna e Germania. Insieme agli italiani, anche i No Tav di questi paesi europei hanno infatti aderito alla Carta D’Hendaye, che è stato consegnata a Strasburgo lo scorso mese di maggio. «Una palese conferma che la Tav nella nostra regione non ha bacino di utenza – insorge il portavoce del Comitato di Bagnaria Arsa, Giancarlo Pastorutti – è venuta dalla recente dichiarazione del ministro Matteoli, che ha annunciato eventuali limitazioni di servizi in Friuli Venezia Giulia, decise alla luce di basse frequentazioni riscontrate su certe linee. Inoltre – continua il portavoce – è da rilevare che per alcuni convogli nazionali, a carico di Trenitalia, la Regione ha stanziato 2milioni di euro per garantire il servizio. Inoltre proprio l’altro ieri si è diffusa la notizia che vede Trenitalia a un passo dall’acquisizione di “Arriva Deutschland”, la rete di trasporti regionali tedesca. Forse sarebbe meglio – chiosa Pastorutti – che il gestore a capitale pubblico, prima di fare investimenti all’estero dove i treni funzionano, ponesse come priorità una maggiore offerta e una migliore qualità del servizio nel territorio nazionale». (el. pl.)

 

Messaggero del 11/12/10

No Tav, volantinaggio anche a Cervignano

 

CERVIGNANO. Oltre che a Trieste e a Udine, in occasione della “Giornata europea contro le grandi opere”, i Comitati No Tav Fvg organizzano alla stazione ferroviaria di Cervignano un volantinaggio di sensibilizzazion. L’iniziativa è promossa dai comitati di Spagna, Germania e Italia che aderiscono alla Carta D´Hendaye che è stato consegnata a Strasburgo lo scorso mese di maggio. L’appello di questa giornata europea, è di abbandonare gli sprechi dei progetti costosi dell´alta velocità a favore dell’ammodernamento della rete ferroviaria esistente. «Una palese conferma che la Tav nella nostra Regione non ha bacino di utenza- afferma il portavoce dei No Tav Bassa friulana, Giancarlo Pastorutti- è venuta dalla risposta del ministro Matteoli ad una interrogazione di un senatore friulano». Matteoli afferma che «eventuali limitazioni di tratte in Friuli Venezia Giulia sono state decise solo alla luce di basse frequentazioni riscontrate su certe linee ma, comunque la clientela friulana dispone di molteplici soluzioni alternative di viaggio con interscambio nella stazione di Venezia-Mestre. Inoltre, è da rilevare che per alcune tratte nazionali, a carico del gestore nazionale, la Regione ha stanziato 2 milioni di euro per garantire il servizio. È dei giorni scorsi la notizia che sempre il gestore nazionale è a un passo dall’acquisizione di Arriva Deutschland, la rete di trasporti regionali tedesca della britannica Arriva. Forse sarebbe meglio che il gestore a capitale pubblico – conclude Pastorutti -, prima di fare investimenti all´estero dove i treni funzionano, ponesse come priorità una maggiore offerta e una migliore qualità del servizio nel territorio nazionale».