TRIESTE/ «Rigassificatore, annientato l’ecosistema del golfo»

Dal Piccolo GIOVEDÌ, 02 DICEMBRE 2010

 

AMBIENTE ED ECONOMIA

«Rigassificatore, annientato l’ecosistema del golfo»

Uno studio di cinque docenti: con l’impianto sottratti ogni anno 1451 ettari di habitat marino

Si tratterebbe di 1.451 ettari di habitat marino sottratti ogni anno all’ecosistema del golfo di Trieste, con una perdita economica compresa fra i 3.270.329 e i 5.271.120 euro, nei settori della pesca, dei processi di auto depurazione e del turismo subacqueo.

Queste le conseguenze della realizzazione del rigassificatore di Zaule da parte di Gas Natural, in base a uno studio compiuto da Donatella Del Piero, docente di Biologia marina, Ranieri Urbani della facoltà di Chimica, Marina Zweyer della Facoltà di Medicina dell’Università cittadina, e da Marina Cabrini dell’Ogs e Carlo Franzosini della Riserva marina di Miramare, con l’approvazione del Tavolo tecnico rigassificatori Trieste.

«Una cospicua parte del danno ambientale – è stato detto – sarà dovuta all’utilizzo di acqua di mare, in un anno dai due ai tre ricircoli di quella presente nella baia di Muggia e circa il 4-5 per cento dell’intero bacino del golfo di Trieste, il cui ricambio idrico è inferiore rispetto ad altre località che ospitano simili impianti, come Barcellona e Tokyo. La combinazione di cloro, utilizzato per impedire l’intasamento delle tubazioni da parte di organismi marini, lo shock termico e lo stress meccanico, rappresentato dal passaggio attraverso le pompe – hanno aggiunto – comporterebbe una sostanziale sterilizzazione e la denaturazione di quanto presente nelle acque marine. Tutto questo – hanno sottolineato – non appare nelle relazioni di Gas Natural».

In base agli studi fatti, «tutto quello che sarà introdotto nell’impianto sarà poi espulso in una forma quasi sterile, con l’annientamento di gran parte delle forme di vita presenti, l’ossidazione dei sali minerali cosiddetti nutrienti e la restituzione di sostanze chimiche tossiche. Così come per gli aspetti di sicurezza antropico-industriale, più volte evidenziati negli scorsi mesi dallo stesso Tavolo tecnico – hanno concluso – anche riguardo gli studi di impatto ambientale, il progetto di Gas Natural si dimostra incompleto e inadeguato». (u. s.)