Sequestro CSA/ Rassegna stampa 19 dicembre

 

 

 

MV SABATO, 19 DICEMBRE 2009

Pagina 2 – Udine
La manifestazione partirà alle 15 da via Scalo nuovo e arriverà in piazza Primo maggio senza entrare in centro

Csa, oggi il corteo di protesta: in trecento contro lo sgombero


di GIACOMINA PELLIZZARI

Oggi è il giorno della manifestazione contro il sequestro del centro sociale di via Scalo nuovo. Alle 15, il corteo partirà da via Scalo nuovo e seguendo viale delle Ferriere, viale Europa Unita, via Roma, piazzale della Repubblica, via Carducci, via Gorghi, via Piave e piazza Patriarcato, arriverà in piazza Primo maggio senza entrare in centro. Sono attese circa 300 persone provenienti da tutta la provincia, ma non da fuori regione.

Complice l’ultimo sabato dello shopping natalizio, il corteo eviterà il centro storico. Così ha deciso il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico per andare incontro alle esigenze dei ragazzi e dei commercianti che, per timore di perdere clienti, avevano invitato i manifestati a rinviare la protesta a dopo Natale.
Con questa iniziativa gli occupanti del centro sociale vogliono protestare contro il «sequestro preventivo del centro che – a loro avviso – costituisce un chiaro tentativo di chiudere la bocca a uno spazio che da anni lotta per una nuova cultura autogestita ed è sempre stato in prima fila nella difesa dei diritti delle donne, dei migranti, del territorio e dell’ambiente, che si è sempre battuto contro il militarismo ed ogni forma di oppressione». La protesta, però, si scaglia anche contro «la condanna penale inflitta a due studenti del liceo scientifico Marinelli per l’occupazione della scuola e alle denunce subite da altri 8 ragazzi, alcuni minorenni, responsabili solo di essere stati presenti al momento del sequestro». Con la loro presenza in piazza, infatti, i giovani del centro sociale vogliono difendere «la libertà di espressione e di associazione» e dire «no» «al fascismo strisciante che si sta imponendo».
Da qui l’invito «a tutti gli udinesi a partecipare al corteo e a portare la loro solidarietà». I primi segnali sono già arrivati perché ieri mattina, almeno così riferiscono i giovani, su una torretta del centro sociale autogestito, ora sequestrato, è comparso uno striscione che recita: «Giù le mani dal Csa». Sul cancello, invece, è stato appeso un cartello con scritto: «Infame repressione di stampo cileno e fascista!!!».
Oggi, insomma, gli ex occupanti del centro sociale con striscioni e slogan faranno sentire le loro voci. Molti gli slogan preparati, tra questi: «Autogestione: desiderio del presente necessità del futuro». Allo stesso modo stanno mettendo a punto la trattativa da condurre con le Ferrovie per ottenere, una volta dissequestrato, con un regolare contratto di affitto l’utilizzo dell’edificio di via Scalo nuovo. «Il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico ha dato mandato al sindaco di metterci in contatto con le Ferrovie» ripete il leader storico del centro, Paolo De Toni, prima di criticare la campagna del Pdl contro il centro sociale. «Il Pdl – afferma De Toni – crea spauracchi per nulla». Allo stesso modo, De Toni invita il senatore Ferruccio Saro «che tanto si è prodigato per tutelare i commercianti, a farsi garante della legalità assicurando il rimborso del canone di depurazione spettante a decine di migliaia di friulani».

Il Gazzettino

CENTRO SOCIALE Oggi alle 15 il corteo. Ci sarà pure l’assessore Franzil
La guerra delle scritte
Il Pdl fa 300 manifesti. Intanto sull’edificio spunta uno striscione

Sabato 19 Dicembre 2009,
UDINE – (cdm) La vigilia del corteo del centro sociale è stata attraversata da messaggi incrociati. Da una parte uno striscione, issato l’altra notte sulla torretta dell’edificio di via Scalo Nuovo, con la scritta «Il Csa non si tocca» siglata con la “A” simbolo dell’anarchia. Dall’altra, trecento manifesti che dicono, a caratteri cubitali, «Honsell aiuta il centro sociale e abbandona le associazioni culturali e del volontariato»: manifesti che portano la firma del Pdl, con – in prima linea – i consiglieri regionali Massimo Blasoni e Alessandro Colautti, il capogruppo comunale Loris Michelini e il dirigente provinciale Adriano Ioan. I “poster” anti-Honsell, come anticipato dal nostro giornale, saranno sistemati in tutta la città dal 21 al 30 dicembre. Intanto, i ragazzi del Csa, con una mail lanciano un appello: «Invitiamo tutti gli udinesi a partecipare al corteo» che partirà alle 15 da viale delle Ferriere per concludersi in piazza Primo maggio. Gli ex occupanti bollano come «pretestuose e prive di senso» le polemiche «sollevate dai rappresentanti di talune associazioni di categoria, prese di posizione che non sono peraltro neppure condivise dalla maggioranza degli aderenti a queste associazioni». Il riferimento pare proprio a Confcommercio.
C’è anche un terzo messaggio, in questa storia. Ed è lo slogan che oggi accompagnerà il corteo. «Sarà “autogestione, desiderio del presente, necessità del futuro”», anticipa Paolo De Toni, una delle voci storiche del Csa. Alla fine, la sua controproposta non è passata: «Dovremo seguire il percorso imposto, esterno al centro – spiega -. Ci aspettiamo almeno 200-300 persone. Hanno aderito movimento di base e associazioni come le Donne in nero. Il Pdl? Ha fatto tanto can-can per niente. Il centrodestra cerca di strumentalizzare il discorso dei negozianti». Al corteo ci sarà anche l’assessore (e segretario del Prc regionale) Kristian Franzil, come conferma lui stesso.
Il centro, oggi sembra molto ambito dalle sigle politiche. Se Forza Nuova terrà il suo presidio vicino all’Upim, pochi metri più in là, in piazzetta Belloni i Giovani Padani faranno il loro gazebo con il senatore Pittoni.